Scandalo voti sulla caccia alle balene.
Il Sunday Times svela compravendita di voti sulle balene: somme di denaro, ma anche prostitute e biglietti aerei offerti ai rappresentanti di alcuni Paesi per votare sì alla caccia.
A ridosso della riunione della Commissione Baleniera Internazionale (IWC) ad Agadir, in Marocco, iniziata il 15 giugno, il Sunday Times ha portato alla luce un traffico di voti che decide della sorte delle balene. L’inchiesta del quotidiano inglese ha dimostrato come all’IWC almeno sette Paesi (Guinea, Kiribati, Tuvalu, Marshall Islands, St Kitts and Nevis, Grenada, Tanzania) votino in base al versamento di somme di denaro che vengono concesse loro da Paesi, come il Giappone, che hanno interesse ad orientarne la posizione su questo tema. A rilanciare la notizia in Italia è stata l’associazione ambientalista Greenpeace.
Proprio ad Agadir si potrebbe decidere della riapertura della caccia commerciale alle balene: sul tavolo delle negoziazioni è presente infatti una proposta che rischia di compromettere la moratoria.
Greenpeace ha già contattato il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Giancarlo Galan – sotto il cui ministero ricade la questione della caccia baleniera – e il Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, affinché si attivino urgentemente per fermare la compravendita dei voti che rischia di condannare le balene.
Abbiamo chiesto direttamente a Giorgia Monti, responsabile Campagna Mare di Greenpeace Italia, di commentare la notizia:
“Il Sunday Times ha utilizzato i suoi giornalisti sotto false spoglie per svelare quelle che sono le tecniche utilizzate dal Giappone per spingere i Paesi più piccoli e più bisognosi di aiuto a votare a favore della caccia alle balene. Questi Paesi, in cambio della promessa di finanziamenti, sono stati “invogliati” ad assumere una precisa posizione: ciò è gravissimo perché fa perdere credibilità alla Commissione Baleniera Internazionale in un momento particolarmente delicato, in quanto sul tavolo delle trattative, ad Agadir, c’è una proposta che potrebbe riaprire la caccia commerciale (bloccata da una moratoria di 24 anni). Greenpeace chiede che tutti i Paesi diano inizio ad un’attività diplomatica forte per scongiurare l’avvio della caccia alle balene. Davanti a questo scandalo non basta più dire “io sono contrario alla caccia alle balene”, ma bisogna attivarsi affinché i voti non vengano comprati”.
http://www.timesonline.co.uk/tol/news/uk/article7149086.ece
Lifegate
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