Archive for dicembre 2010
Buon Anno da Triskel182.
Posted in Attualità, tagged 2011, auguri, blog, buon anno, triskel182 on 31/12/2010| Leave a Comment »
Buon 2011 da VAURO.
Posted in humor, tagged 2011, annon nuovo, auguri, satira, vauro on 31/12/2010| Leave a Comment »
Buon 2011 da ALTAN
Posted in humor, tagged 2011, altan, auguri, contratto fiat, satira on 31/12/2010| Leave a Comment »
Linguine alla puttanesca (Marco Travaglio)
Posted in Attualità, tagged attualità, informazione, linguine alla puttanesca, maeco travaglio, politica on 31/12/2010| Leave a Comment »
Sospeso per ferie il campionato di calcio, è in pieno svolgimento quello di lingua, essendo l’attività leccatoria lo sport più praticato in Italia, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. In pole position, grazie ai continui allenamenti e alla predisposizione naturale, la categoria giornalisti, specializzata nello slinguazzamento del padrone, preferibilmente proprio, ma anche altrui. Purché padrone di qualcuno o qualcosa. Chi pensasse che Marchionne, padrone della Fiat, attiri soltanto le bave dei cronisti de La Stampa e del Corriere e del Sole-24 ore, cioè dei giornali suoi, peccherebbe di ingenuità: il servo encomio al maglione più eccitante del mondo accomuna i giornali più venduti, dunque specializzati nella laude al padrone e, non contenti, nell’insulto ai pochi operai e sindacalisti che ancora osano resistere al carro del vincitore. “Sindacati venduti”, titola Libero (una testata, un ossimoro): ce l’avrà coi sindacati gialli che firmano qualunque pezzo di carta gli passi il divo Sergio, compresi gli scontrini della maglieria? No, ce l’ha con la Fiom: se non s’è ancora piegata ai diktat del padrone in un paese dove camminano quasi tutti a 90 gradi, dev’esserci qualcosa sotto, anzi qualcuno dietro. Il bello di Libero è proprio questo: lecca e striscia a 360 gradi. Sistemata la Fiat nel titolo principale, ecco l’editoriale di Nuzzi: “L’armata rossa dei giornalisti finiani (sic, ndr) spara su Belpietro”. Svolgimento: “Cercano di impallinare il nostro direttore Maurizio Belpietro che si è permesso di dare una notizia scomoda e inquietante: qualcuno potrebbe attentare alla vita di Fini” e, si badi bene, Belpietro “non l’ha pompata a titoli cubitali”, no: prudente e schivo com’è, l’ha soltanto “inserita in un articolo di fondo”, il più letto del giornale, “mettendo persino indirettamente in gioco la sua credibilità personale” (tanto non ha nulla da perdere). (altro…)
Calano i dipendenti pubblici,la scuola perde 55mila unità.
Posted in Attualità, tagged attualità, comparto scolastico, crisi, dipendenti pubblici, disoccupati, meno 55 mila unità, personale docente e non docente, politica, riforma gelmini, scuola, tagli agli insegnanti on 31/12/2010| Leave a Comment »
I dati della Ragioneria generale dello Stato: nel 2009 gli occupati sono diminuiti dell’1,89 per cento rispetto all’anno precedente. I tagli maggiori riguardano il personale docente e non docente del comparto scolastico. Aumenta la presenza femminile soprattutto nella Sanità negli enti locali; lo stipendio medio è di 34.500 euro.
Calano i dipendenti pubblici, soprattutto per effetto dei tagli agli insegnanti, ma chi rimane ha per lo Stato un costo più elevato: più della metà sono donne (55 per cento) e guadagnano mediamente 34.500 euro. Sono alcuni dei dati forniti dalla Ragioneria generale dello Stato nel Conto Annuale, aggiornato al 2009 e appena pubblicato, sul pubblico impiego. Per quanto riguarda il numero degli occupati, la Ragioneria segnala che nel 2009 la cifra ha subito una riduzione rispetto all’anno precedente di circa 64.000 unità (-1,89 per cento) determinata principalmente dalla contrazione del personale docente e non docente del comparto scuola per 55.000 unità, di cui 26.600 a tempo determinato annuale e non annuale. Si è passati così da 3.366.376 unità nel 2007 a 3.375.440 nel 2008 per scendere a quota 3.311.582 nel 2009.
Aumenta la presenza femminile e la sua incidenza sul totale a tempo indeterminato: 1.840.440 unità nel 2007 (54,7 per cento); 1.859.951 unità nel 2008 (55,1 per cento) e 1.827.271 unità nel 2009 (55,2 per cento). La variazione in aumento della presenza femminile è determinata soprattutto dai comparti sanità, Regioni ed autonomie locali, ma anche enti di ricerca, magistratura e corpi di polizia. Nella scuola, nelle università e nei ministeri si registra una riduzione della presenza femminile solo in termini assoluti, mentre a seguito della contrazione complessiva dei comparti, in termini relativi, l’incidenza della componente femminile è comunque di segno positivo. (altro…)
Dalla spesa alle assicurazioni, dalla benzina alle tariffe autostradali ecco tutti gli aumenti del 2011.
Posted in Attualità, tagged acqua e rifiuti, adiconsum, assicurazioni, attualità, aumenti 2011, autostrade, benzina, canone rai, carburanti, gas, spesa, treni on 31/12/2010| Leave a Comment »
Un 2011 in salita per le famiglie italiane. Dal carrello della spesa, ai carburanti e autostrade, alle assicurazioni: l’anno che sta per arrivare regalerà una raffica di aumenti, che non saranno bilanciati – se non parzialmente – dal recupero dell’inflazione in busta paga (+1,7%, stima l’Istat) e dall’aumento delle pensioni (poco più di un punto percentuale). Solo per spese e tariffe, il presidente di Adiconsum, Paolo Landi, stima un rincaro fra i 500 e i mille euro. C’è poi l’aumento del 6% delle tariffe autostradali, l’incremento del 3,5% delle multe del codice della strada, e l’euro e mezzo di incremento del canone Rai, che passerà dagli attuali 109 euro ai 110,5 euro da pagare nel 2011.
Ecco voce per voce una rapida sintesi dei principali aumenti in arrivo nel 2011.
Acqua e rifiuti. Molte sono le segnalazioni di aumenti consistenti sia della tariffa dell’acqua che di quella dei rifiuti con aumenti anche del 20-30% giustificati dal fatto che la tariffa era ferma da alcuni anni o dai nuovi costi della differenziata. Poiché la spesa media per l’acqua è di 200 euro/anno con oscillazioni che vanno dai 100 ai 300 euro a seconda delle città e analoga situazione è quella dei rifiuti urbani, gli aumenti prevedibili possono oscillare da zero dove non ci sono variazioni ai 50 euro.
Assicurazioni. Aumenti consistenti sull’Rc auto sono in corso già da alcuni mesi. La situazione è differenziata in relazione al territorio, al veicolo, all’età del conducente, etc. In media gli aumenti sono attorno a +10/+15% che rapportato a un premio medio di circa 550 euro per uno o due veicoli per famiglia implica una previsione di maggior spesa dai 50 ai 150 euro. Per i giovani il costo medio è invece di oltre il doppio. (altro…)
2011, finisce l’era dei sacchetti di plastica.
Posted in Ambiente, tagged addio buste di plastica, ambiente, coldiretti, divieto, leggi, non biodegradabili, normativa on 31/12/2010| Leave a Comment »
Il primo gennaio entra in vigore il divieto di vendita delle buste per la spesa non biodegradabili. Quelle fuorilegge potranno essere ancora usate fino a esaurimento scorte a condizione che vengano date gratuitamente ai clienti.
Addio buste di plastica. Entra in vigore dal primo gennaio il divieto di commercializzazione dei sacchetti per la spesa non biodegradabili, ma quelli fuorilegge potranno essere ancora usati fino a esaurimento scorte a condizione che vengano dati gratuitamente ai clienti.
“Resta consentito lo smaltimento delle scorte in giacenza negli esercizi artigianali e commerciali alla data del 31 dicembre 2010 – spiega in una nota il ministero dell’Ambiente – purché la cessione sia operata in favore dei consumatori ed esclusivamente a titolo gratuito”.
Il ministero annuncia comunque controlli nei prossimi giorni per “verificare il rigoroso rispetto della normativa vigente”.
Numerose sono le iniziative per sostituire, come è già avvenuto in altri Paesi, le vecchie buste di plastica. Si va dal ritorno alle tradizionali sporte in fibre naturali del passato alla sostituzione della plastica con materiali innovativi biodegradabili come i nuovi ecoshopper realizzati in bioplastica ricavata da mais e da altre materie vegetali.
Per favorire il passaggio la Coldiretti ha organizzato alcune iniziative come “Porta la Sporta” e “Compostiamoci meglio”. La Coldiretti di Rovigo ha ideato e messo a disposizione dei frequentatori dei mercati di Campagna amica una borsa riutilizzabile con i loghi “Punto campagna amica” e “Coldiretti 100% solo prodotti agricoli italiani”.
tg24
«Acquisto Alitalia, premier indagato». No comment della procura di Lecce.
Posted in Attualità, tagged alitalia, attualità, berlusconi, esposto azionisti, politica, procura della repubblica di lecce, registro indagati, tutela del consumatore on 31/12/2010| Leave a Comment »
Gli atti sarebbero stati già trasmessi a Roma.
Lo riferisce l’avvocato Giovanni D’Agata, componente del dipartimento «Tutela del consumatore» dell’Idv.
Silvio Berlusconi sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura della Repubblica di Lecce per l’operazione di acquisto dell’Alitalia e gli atti sarebbero stati già trasmessi per competenza alla procura di Roma. A riferirlo, attraverso una nota, è l’avvocato Giovanni D’Agata, componente del dipartimento tematico «Tutela del consumatore» dell’Idv e fondatore dello «Sportello dei diritti». «No comment» sull’indiscrezione da parte del procuratore di Lecce, Cataldo Motta.
ESPOSTO DI ALCUNI AZIONISTI – Berlusconi sarebbe stato iscritto come indagato, aggiunge D’Agata, con numero di registro generale 13360/2010. L’esponente Idv, che difende alcuni ex azionisti Alitalia, sottolinea che tempo fa uno di loro, l’avvocato Francesco Toto, nell’interesse suo e di altri azionisti, obbligazionisti e creditori Alitalia «aveva depositato presso la Procura della Repubblica di Lecce un dettagliatissimo esposto sulla sciagurata operazione che aveva riguardato l’ex compagnia di Stato e sulla condotta tenuta dall’on. Berlusconi, allora candidato in pectore, e dal ministro dell’Economia e Finanze». L’esposto riguarderebbe in particolare le dichiarazioni dell’allora capo dell’opposizione Berlusconi su una cordata in grado di «non svendere la compagnia di bandera» e il successivo fallimento della cessione a Air France. L’indagine della Procura salentina, conclude D’Agata, seguirebbe l’azione civile già avviata presso il competente tribunale di Lecce.
corriere.it
Nuova Fiat Panda…
Posted in humor, tagged attualità, nuova fiat panda, operai, satira on 31/12/2010| Leave a Comment »
LETTERA APERTA DAI LAVORATORI FIAT MIRAFIORI AGLI STUDENTI.
Posted in Attualità, tagged crisi, diritti, fabbrica, lavoratpri fiat, manifestazioni, operai, politica, proteste, sindacati, studenti on 31/12/2010| Leave a Comment »
Dai lavoratori Fiat Mirafiori,
Agli studenti e alle studentesse dell’Università e a tutto il mondo della formazione,
Viviamo in un periodo in cui il ceto politico e la classe dominante, anche
attraverso un uso cinico della crisi economica, stanno ulteriormente
peggiorando le condizioni di vita, di studio e di lavoro di tutti i
settori più deboli della società.
Vorremmo farvi partecipi della nostra condizione.
Noi operai della Fiat circa trent’anni fa ambivamo e sceglievamo di
entrare a lavorare in fabbrica con la prospettiva di un, seppur basso ma
sicuro, salario mensile che ci consentisse un futuro dignitoso per noi e
per la nostra famiglia: questa piccola sicurezza ci ha concesso, nel
tempo, di poterci permettere il consumo di beni materiali in cambio del
nostro lavoro fisico.
Alle prime autovetture comprate a rate, andava a sommarsi il mutuo della
casa e magari la rata del prestito per sostenere lo studio dei nostri
figli, per assicurargli, illudendoci, un futuro migliore del nostro.
Per anni abbiamo continuato ad ingurgitare e defecare beni materiali,
producendo humus che concimava la pianta del sistema capitalistico. In
fabbrica parlavamo (e magari qualcuno stupidamente investiva) di azioni,
di borsa, di bolle di mercato…ed intanto quotidianamente i lavoratori
morivano sui luoghi di lavoro.
Ora in fabbrica si usa come arma psicologica la cassa integrazione, in
questo modo non guadagni, non spendi e quindi non sei nessuno, non esisti. (altro…)
Una Corte à la carte (Marco Travaglio).
Posted in Attualità, tagged attualità, costituzione, diritti, leggi, legittimo impedimento, marco travaglio, politica, una corte à la carte on 30/12/2010| Leave a Comment »
Dunque l’11 gennaio la Corte costituzionale deve decidere se la legge 51 del 7 aprile 2010 sul “legittimo impedimento” speciale per il premier e i ministri sia o no costituzionale. La Costituzione dice che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge. L’art. 420-ter del Codice di procedura penale dice che il giudice, se accerta che l’imputato non può presenziare a un’udienza per “assoluta impossibilità” dovuta a “caso fortuito, forza maggiore o altro legittimo impedimento”, rinvia l’udienza. La legge 51 dice che l’imputato premier o ministro è più uguale degli altri: con un certificato della segreteria di Palazzo Chigi può imporre al giudice di rinviare le udienze fino a 6 mesi (prorogabili due volte, per un massimo di 18), accampando imprecisati impedimenti dovuti alla “politica generale”, a “ogni attività coessenziale” alle funzioni di governo e addirittura all’”attività preparatoria”. Tutto e niente. Tanto il giudice non può verificare se l’impedimento c’è ed è legittimo: deve obbedire a un segretario della Presidenza del Consiglio, in barba alla Costituzione che vuole il giudice “soggetto soltanto alla legge”. Bastano queste poche note, oltre al parere di 999 costituzionalisti su 1000 (uno su mille ce la fa sempre a vendersi), per far comprendere a tutti, anche i più inesperti, che la legge è totalmente e palesemente e inequivocabilmente incostituzionale. Se la Consulta giudica in base al diritto, non c’è storia: accoglie delle tre eccezioni di incostituzionalità del Tribunale di Milano, rade al suolo la legge e B. torna imputato. Ma, da qualche tempo, la politica s’è infilata anche nel tempio dei giudici delle leggi. Ce l’ha fatto sapere il neopresidente Ugo De Siervo (nomen omen), quando ha incredibilmente spostato l’udienza sul legittimo impedimento dal 14 dicembre all’11 gennaio perché “il clima politico è troppo surriscaldato”. Cioè perché B., con l’avallo di Napolitano e dei presidenti delle Camere, aveva fissato la fiducia al governo proprio nel giorno in cui da tempo la Corte aveva fissato la fatidica udienza: il 14 dicembre. Così, anziché rivendicare la propria impermeabilità al clima politico e protestare contro lo sgarbo di governo e Parlamento, la Corte s’è scansata e se l’è data a gambe per non disturbare il manovratore. (altro…)
Dice Fassino…(Staino)
Posted in humor, tagged fassino, fiat, marchionne, operaio, satira, staino, vignette on 30/12/2010| Leave a Comment »
Michele Serra risponde a Maurizio Belpietro.
Posted in Attualità, tagged falso attentato a fini, informazione, l'amaca, libero, maurizio belpietro, michele serra on 30/12/2010| Leave a Comment »
Bastano le prime due righe, ma anche il resto dell’Amaca di ieri è strepitoso.
pazzoperrepubblica
Invece del “curs de lumbard per terun” suggeriamo il “curs de islamic per lumbard”.
Posted in Attualità, tagged giornali, informazione, jihad, la padania on 30/12/2010| Leave a Comment »
Cari padani-lumbard: non si scrive jiadh, si scrive jihad.
pazzoperrepubblica.blogspot.com
Scontri pastori-polizia a Civitavecchia: Aperte due inchieste, una su forze dell’ordine.
Posted in Attualità, tagged civitavecchia, forze dell'ordine, inchieste, manifestazioni, pastori sardi, procura repubblica, proteste on 30/12/2010| Leave a Comment »
Sono due le inchieste avviate dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia in seguito ai disordini scoppiati ieri 1 nella città laziale dopo l’arrivo di alcune centinaia di pastori sardi che intendevano recarsi a Roma.
Il primo fascicolo è stato aperto nei confronti di tre pastori denunciati per manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale. Il secondo fascicolo, al momento contro ignoti, verte a verificare il comportamento delle forze dell’ordine.
IL VIDEO – LE FOTO Ieri circa duecento membri del Movimento Pastori Sardi sono sbarcati all’alba, decisi a compiere un blitz nella capitale. Ma ad attenderli hanno trovato un presidio delle forze dell’ordine che ha impedito loro di salire sui pullman che li stavano aspettando per condurli a Roma. E li ha bloccati nell’area portuale. Due di loro sono stati denunciati in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale, tutti sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata.
repubblica
Tiziana Ferrario reintegrata al Tg1 delle 20, Minzolini rosica.
Posted in Attualità, tagged attualità, discriminazione politica, minzolini, politica, rai, tg1, tiziana ferrario reintegrata al tg1 on 30/12/2010| Leave a Comment »
La sentenza del tribunale di Roma: “Discriminazione politica”. Il sindacato dei giornalisti Rai esulta: “Grande sucesso”. Il direttore: “Decisione assurda.
Minzolini rosica: “Decisione assurda”
L’ultimo.
Posted in Racconti e Poesie, tagged benessere esistenziale, disincanto, entusiasmo, giorni, l'ultimo, progetti, speranze, vivere on 29/12/2010| Leave a Comment »
Tutte le volte che qualcuno dice, o scrive: “bisogna vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo” io mi interrogo. Se fosse il mio ultimo giorno, cosa farei?
L’elenco è piuttosto lungo. Scriverei alcune lettere, per spiegare a qualcuno cosa penso, cosa ho vissuto, com’è andata. Non potrei mai morire senza essere sicuro di essermi spiegato. Non a tutti, però. Avrei molti grazie da dire, ma non perderei tempo a mandare a quel paese chi dovrei. Non l’ho fatto durante la vita, figuriamoci all’ultimo. Tutti quelli che non mi hanno più sentito possono essere certi, da soli, che non si è trattato di dimenticanza. Poi vorrei organizzare un bel pranzo, invitare una decina di persone e festeggiare con loro tutto quel che è stato. Vorrei averli accanto, stare io accanto a loro, fino all’ultimo. Il menù prevedrebbe molte buone cose, cucina di mare, piatti intorno a cui giro da una vita, modificandoli, studiandone natura e ispirazione. Vorrei anche fare l’amore come piace a me, rileggere alcune pagine immortali, vedere un paio di film, stare un po’ da solo, fare qualche bordo a vela nel maestrale (il mio ultimo giorno, naturalmente, sarebbe un giorno di vento da nord ovest).
A metà delle mie fantasticherie però mi accorgo che qualcosa non quadra.
Se ogni giorno dovessi vivere “come se fosse l’ultimo” mi annoierei. Anche gli altri si annoierebbero. Dopo due o tre inviti non verrebbero più, e io stesso non saprei come divertirmi a questo modo. L’ultimo è l’ultimo, e non può essere ripetuto. E’ un giorno singolo, unico. No, non potrebbe funzionare. E’ così che ho provato a capovolgere tutto. Forse bisognerebbe vivere ogni giorno come se fosse il primo.
Il primo giorno mi piace molto. E’ quello in cui si fa un progetto, oppure in cui si mette la prima pietra. Il mio primo giorno lo ricordo, ne ricordo molti, tutti inizi di nuove vite. L’entusiasmo trepidante della prima riga di un romanzo, la lieve inquietudine di quando si mollano le cime per un lungo viaggio in mare. La prima promessa, il primo chilometro di un itinerario. La prima pagina di un buon libro, i primi passi accanto a una persona, il primo boccone di un cibo, il primo contatto con la pelle di una donna da amare, il primo bacio sulle sue labbra ancora sconosciute. Anche il primo giorno c’è maestrale, chissà perché. Tutto è davanti, si scorge all’orizzonte, se ne intuiscono le forme, sinuose come il sogno e incerte come la speranza. Il primo giorno si è più che mai lontani dalla morte, tanto da non vederla, da non sospettare neppure che esista. Che meraviglia.
Se ogni giorno dovessi vivere “come se fosse il primo” però mi annoierei. Ogni giorno dovrei mollare ciò che sto facendo per iniziare qualcos’altro, e io odio le cose lasciate a metà. Non vedere come va a finire mi deprime, come non scrivere mai l’ultima riga di una storia, non dare mai volta alle cime nel porto di destinazione. Cambiare labbra ogni giorno, senza mai coglierne il frutto maturo, è come non averle mai sfiorate. Vivere avendo tutto davanti, senza costruire memoria, è impossibile.
Allora cosa devo fare? Come devo vivere ogni giorno, perché sia un buon giorno, perché abbia senso, perché dia dignità alla mia vita? Me lo chiedo spesso…
Qualche giorno fa mi sono accorto che penso in egual misura al passato e al futuro, ma ho la religione del presente. Per una cosa ricordata ne immagino una a venire. Se mi viene in mente qualcuno che mi stava a cuore gli scrivo, ora, per evitare di perdere l’occasione. Per un momento che vivo ne rivivo alcuni e spero di averne altri di fronte. Se immagino qualcosa che non c’è mi siedo e la progetto, subito, per non perderne l’intuizione. Per una prima riga scritta devo trovarne una che concluda, per un pensiero lanciato dritto me ne serve uno obliquo, per un albero che osservo ho voglia di costruire un muro. Quando scopro un cibo che mi piace ho voglia di prepararlo in mille altri modi; se mi disgusta tendo a ricordarmene per sempre. I miei amici mi sono sempre in mente, ma vorrei incontrarne molti altri. Il disincanto e le speranze mi fanno sempre buona compagnia.
Nel frattempo, però, ho un mucchio di cose da fare, oggi, per utilizzare il tempo che ho. Mescolo cemento che tende ad asciugarsi, occorre che io mi sbrighi. Preparo cibo che ho voglia di mangiare, altrimenti va sprecato. C’è un oggi, per me, in cui non tengo conto né di chi è andato né di chi verrà. C’è il tempo senza tempo da sprecare, in cui non essere, non pensare, non avere memoria né progetti, in cui non fare. Ci sono regole a cui disubbidire, norme di comportamento da rifiutare. L’oggi di oggi, quello di quando scrivo la parola “oggi”, la frazione tra la “o” e la “g” e le frazioni infime al suo interno.
Se oggi fosse “quel giorno” penso che vivrei così, a metà strada tra il primo e l’ultimo, senza sprecare, senza ansia di fare, pieno di progetti mentre mi sforzo di ultimare quello che ho iniziato. Sapere che è l’ultimo non mi impedirebbe di sperare e non potrebbe rendere più vivida la mia memoria. Vivrei godendo come posso, dunque moltissimo, per poi condividere. Vivrei come oggi.
simoneperrotti
La bellezza del somaro.
Posted in Film, tagged armonia esistenziale, benessere economico, castellitto, film, la bellezza del somaro, mazzantini on 29/12/2010| Leave a Comment »
Ho visto “La bellezza del somaro” della coppia Mazzantini-Castellitto. Non ho mai particolarmente amato nessuno dei due, ma questo è un buon film, ricco di spunti. La storia è semplice, una coppia di professionisti 45-50enni, colti, boghesi, sensibili a quasi tutte le icone della cultura di sinistra, un po’ radical-chic, figli diversi della psicanalisi, sensibili all’ambiente, con una figlia adolescente, devono fronteggiare una novità che ha dell’indecente: la loro figlia è una Lolita soft, e porta a casa il suo “fidanzato” settantenne (un poetico Enzo Jannacci). Una sorta di “Indovina chi viene a cena” aggiornato ai nostri giorni, in cui essere nero non è più inaccettato ma essere vecchi è ritenuto culturalmente intollerabile.
La trama è esile, come si vede, e non sta in quella l’interesse del film. La pellicola è, in realtà, un buon affresco della generazione dei baby-boomers nostrani, appunto i 40-50enni, che come dice uno dei personaggi (con una battuta destinata a rimanere alla storia, forse non solo del cinema): “quando eravamo figli noi, i figli non contavano un cazzo. Ora che siamo genitori, i genitori non contano un cazzo”. Sintesi quasi perfetta di una generazione malnata. I due protagonisti (Castellitto – Morante) sono un architetto affermato che viene dal niente e una psicoterapeuta figlia di “un grande lacaniano”. Sono ansiosi, instabili, si fanno dominare dalla colf ucraina, dalla figlia adolescente, da una madre disinibita e snob, da un’amante (di lui) bella e spregiudicata, dai pazienti (di lei) bizzarri e invadenti, perfino dagli amici, coetanei instabili e discutibili, e da un settantenne che li sovrasta perché ha una propria dimensione esistenziale, è sereno, ed è dunque troppo più saldo di loro.
Figli degli anni Ottanta, nipoti di una generazione di ferro, i due protagonisti hanno confuso il benessere economico e sociale con l’armonia esistenziale, rimpiangono la moto che non hanno avuto (o con cui non sono mai andati a fare le vacanze in Corsica, mito inossidabile della generazione malnata), sono costantemente in ansia per questi mostriciattoli aggressivi e sputasentenze che sono i loro figli, per i quali sono eternamente in ansia, preoccupati di parlargli (troppo), di esserne amici (troppo), incapaci di far loro da modelli. (altro…)
Il giudice che invitò a cena Berlusconi ora chiede di votare a favore dello scudo.
Posted in Attualità, tagged attualità, consulta, costituzione, diritti, incostituzionalità, leggi, legittimo impedimento, luigi mazzella, mediaset, mediatrade, mills, politica, scudo, società on 29/12/2010| Leave a Comment »
I membri della Consulta hanno ricevuto una lettera che caldeggia la costituzionalità del legittimo impedimento. A scriverla è stato il loro collega Luigi Mazzella, lo stesso che a pochi mesi dalla decisione sul lodo Alfano, nel maggio 2009, ospitò nel suo appartamento il premier e il ministro della Giustizia
La missiva, che caldeggia la costituzionalità dell’ultima norma ad personam, approvata per bloccare i processi di Berlusconi, è a firma di Luigi Mazzella. Quel Mazzella che a pochi mesi dalla decisione sul lodo Alfano, nel maggio 2009, invitò a cena nel suo appartamento romano, tra gli altri, il presidente del Consiglio, il ministro Alfano e il giudice Paolo Maria Napolitano, anche lui componente della Consulta. La posizione di Mazzella non è isolata. Qualcun altro della Corte vorrebbe la conferma del legittimo impedimento, facendo leva sulla temporalità di una norma che scade a ottobre 2011. C’è però chi pensa che la legge non sia incostituzionale solo se interpretata in un determinato modo, lontano da quello degli avvocati del premier, Ghedini e Longo o dell’Avvocatura dello Stato. (altro…)