“Se portiamo una trentina di questi ragazzi in Parlamento, con queste tecnologie, sono finiti”. E’ il sogno di Beppe Grillo, che oggi è a Milano per lanciare i candidati del Movimento 5 Stelle per le comunali del capoluogo lombardo del 15 e 16 maggio. “E’ l’inesperienza il valore aggiunto – spiega Grillo riferendosi ai vent’anni di Mattia Calise, capolista e candidato sindaco del Movimento – perché un ventenne è limpido, non fa intrallazzi, non compra hedge funds”. Traffico, inquinamento, e il dito puntato contro il nuovo Pgt, il piano di governo del territorio recentemente approvato dal Comune. “Milano non potrà sopportare 35 milioni di metri cubi di cemento in più”, ha detto Grillo a una platea che ha riempito la nuova libreria Feltrinelli della Stazione Centrale. Un pronostico? E’ il candidati sindaco a rispondere: “L’obiettivo è ottenere qualche consigliere, per rendere più trasparente il consiglio comunale. Statistiche e percentuali per ora le lasciamo ad altri”.
Franz Baraggino da il fattoquotidiano del 3 marzo 2011.
Nonostante la Lista 5 stelle sia attiva da anni c’è ancora una diffidenza impressionante. Gli italiani sono disposti a votare uno dei soliti partiti “ufficiali” sperando di votare “il meno peggio”. E sapendo già che la speranza è mal riposta. Sono disposti a riprovare con chi li ha già fregati e delusi ma non con chi non lo ha mai fatto.
“Va bene, si, Grillo: ma i programmi dove sono?”: Evidentemente assicurare onestà e buonsenso non basta.
Non è peggio votare un programma bellissimo con la certezza matematica che le promesse impossibili non saranno mantenute, e dove possibili non lo saranno lo stesso per costituzionale disonestà ideologica?
Disponibili a fingere di credere al programma del solito PD, piuttosto che rischiare di non essere fregati da un “semplice movimento”.
Abbiamo la classe politica che meritiamo, dunque.