Le province italiane risorgono: saranno abolite ma solo formalmente, perché saranno sostituite da “enti d’area vasta” con un presidente a elezione diretta e un consiglio espressione di regioni e rappresentanti dei sindaci dei comuni compresi nel nuovo ente.
Quanto alle caratteristiche dell’ente intermedio, dovrà essere composto da minimo 300mila abitanti, estendersi su una superficie di almeno 3000 chilometri quadrati.
È quanto spiegato dal presidente della Provincia di Trevis0, Leonardo Muraro al termine di un incontro avvenuto presso la sede distaccata del ministero della Semplificazione, alla Villa Reale di Monza, cui hanno partecipato anche il Ministro dell’economia, Giulio Tremonti e il Ministro delle riforme e leader della Lega, Umberto Bossi.
Secondo quanto ricostruito nel corso della riunione, la costituzione dell’ente sarebbe contenuta nel comma 2, aggiunto in un secondo momento all’articolo 2 del ddl costituzionale, che prevede l’eliminazione delle province. Il ddl varato la scorsa settimana in effetti prevedeva un solo comma e nulla di quanto emerso ieri.
Il presidente della Provincia di Treviso, ha poi spiegato che sul contenuto del ddl, di abolizione delle province “è successa una cosa abbastanza grave: il documento che era stato votato dal C.d.M., quello del ministro Calderoli, non è il documento che è poi girato nelle sedi dell’Upi (Unione Province Italiane) e che è stato divulgato dalla stampa”. Un documento, ha continuato Muraro, che “prevede espressamente un”entità di area’ tra comuni e regioni, dove viene eletto un presidente per cui c’è una formula elettiva che rafforza le istituzioni, e dove c’è un concentramento di organismi regionali e consorti, che saranno accorpati in questo ente”.
Da soldiblog.it del 17/09/2011.
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