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Tassare gli immobili della Chiesa sarebbe lo stesso e errore che ha fatto Berlusconi togliendo l’ICI ai comuni, i quali hanno dovuto creare altre imposte per compensare il deficit.Infatti tutti i beni della Chiesa sono a disposizione dei cittadini in forme diverse: dal culto alla carità. La Chiesa spende grosse somme per il restauro e la manutenzione dei suoi beni artistici,che sono patrimonio di tutti i cittadini. La maggiorparte delle sue entratre inoltre vengono spese per opere di carità verso gli indigenti. Togliendo, con la tassazione dell’ICI denaro alla Chiesa,si diminuisce la sua capacità di assistenza,obbligando lo stato a provvedere,ad un costo per lui (quindi per i cittadini) spropositato,perchè non dispone di volontari,i quali permettono al clero di agire con spese minime.