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Archive for agosto 2012

Perché le idee sono un bene comune.

In un “festival della mente”, è naturale parlare di idee. Che cosa, infatti, sono le idee, se non ciò che viene dalla mente, che è “prodotto” o “scoperto” dalla mente? Come si dice, ordinariamente, “viene in mente”? Ma, possiamo anche, in certo senso, rovesciare l’affermazione e dire che la mente è ciò che viene dalle idee, che senza idee non c’è mente. Quando usiamo una parola così violenta come de-mente, non intendiamo forse uno per la cui mente non passa alcuna idea? Dunque, possiamo dire che mente e idee sono tutt’uno, che si tengono insieme e, in sintesi, che la mente tende alle idee e in esse trova il suo compimento, la sua realizzazione. In queste prime frasi della mia relazione, desidero tessere un elogio delle idee, considerandole beni che possono dare felicità, talora molta felicità. (altro…)

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Il quotidiano Avvenire, con la consueta pesantezza di toni quando si tratta di diritti dell’embrione e di status della “vita nascente”, ha agitato lo spauracchio dell’eugenetica nel caso l’Italia adeguasse la legge 40 sulla fecondazione assistita per rispondere ai rilievi critici della Corte europea dei diritti dell’uomo. Il ministro della Sanità si è subito accodato, senza un attimo di riflessione. Tra l’accusa di omicidio e quella di pratiche eugenetiche sembra non ci siano soluzioni possibili — salvo la castità e la non procreazione — per chi, consapevole della potenzialità distruttiva dei propri geni, vuole evitare di generare figli destinati quasi subito a morte orribile e certa. Il fantasma di Mengele e dei suoi “esperimenti” nei campi di sterminio viene sovrapposto a quello di aspiranti genitori responsabili, che non vogliono un bambino perfetto, ma solo un bambino che abbia la possibilità di crescere. (altro…)

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Se anche un cattolico più vicino alla società che al dogma (mi riferisco al vicesindaco di Milano, Maria Grazia Guida) si mette di traverso contro il testamento biologico, vuol dire che non c’è più speranza. Non c’è più speranza di far capire al mondo cattolico, nella sua quasi interezza, che non può costringere il resto del mondo a vivere e a morire secondo precetti che non gli appartengono. E che la confusione tra leggi dello Stato e volontà della Chiesa è un vero e proprio oltraggio inferto ai molti milioni di italiani non cattolici. (altro…)

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Marzio Breda del Corriere, decano dei quirinalisti, descrive un Napolitano sull’orlo di una crisi di nervi: “Mesi d’inferno e non poter fare nulla per uscirne”, “mani legate”, “prigioniero di un frustrante senso d’impotenza”, “molto turbato” perché “è scontato non aspettarsi puntualizzazioni o smentite del Quirinale che non può scendere sul piano del battibecco con chi lo insulta” (invece ieri ha puntualizzato ed è sceso eccome). E perché “l’ordinamento non prevede misure o provvedimenti con valore imperativo” per “fermare questa deriva da cui rischia di uscire ferito lui stesso, oltre che lesionato il prestigio dell’istituzione”. Per fortuna, almeno formalmente, l’Italia è ancora una democrazia e non si può vietare ai giornali di fare domande. Nemmeno le più urticanti, come quella sul presunto “ricatto al Presidente” descritto da Panorama (ma pure da Ingroia, che però lo attribuisce a Panorama ). Siccome i ricatti si nutrono di notizie compromettenti che pochissimi conoscono, il Fatto aveva suggerito al Colle di disinnescarli subito divulgando il contenuto delle telefonate con Mancino e attivandosi con i legali di quest’ultimo o con l’Avvocatura dello Stato per farne pubblicare i testi (altro che “impotenza” e “mani legate”). (altro…)

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Appena le agenzie di stampa hanno battuto la notizia che un consigliere del Comune di Roma aveva paragonato la sua città a Gomorra, ho pensato che nella capitale fosse stato scoperto un traffico di camorristi. Quando poi si è capito che il consigliere alludeva alla Gomorra biblica, mi sono sfilate nella mente le immagini che avrebbero potuto abbondantemente giustificare il parallelismo: la sporcizia irredimibile delle strade, la prostituzione minorile che ha invaso le più importanti vie consolari, la corruzione nei palazzi del potere. Immaginate quindi la sorpresa nell’apprendere che per la sua intemerata apocalittica il politico romano aveva tratto spunto dall’atto d’amore di una coppietta. (altro…)

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Da eccesatira.blogspot.it

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Chi mangia con le Regionali 2010: i partiti dichiarano spese per 63 milioni di euro, ma ne incassano 185. (altro…)

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Quello che ha preso 35 mila euro di multe in due anni e le ha pagate coi finanziamenti pubblici, stamattina ha spiegato a Radio 24 che bisogna «organizzare una vasta area riformista moderata tenendo fuori chi non ha senso di responsabilità istituzionale e cultura di governo».

Ecco.

Da PIOVONO RANE di Alessandro Gilioli

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In principio c’è il ragazzo di Tiananmen che balla col carro armato. Chissà chi avrebbe citato se ne avesse mai potuto parlare, in un interrogatorio o un’intervista. Non si scherza, là. Nella “dichiarazione conclusiva” di Maria Alëkhina, una delle tre di Pussy riot condannate a due anni senza condizionale, si citano i nomi di Nikolaj Berdiaev e di Guy Debord. Berdjaev (1874-1948) è il filosofo della libertà cristiano ortodosso, esiliato dai bolscevichi, che si ispirava a Dostoevskij. Debord è il fondatore dell’Internazionale situazionista e il teorico della società dello spettacolo morto (suicida) nel 1994. Sulla maglietta indossata al processo da Nadezhda Tolokonnikova c’è un pugno chiuso e la scritta “NO PASARAN!”, che le viene dalla Spagna di Dolores Ibarruri. La famosa canzone cantata e ballata nella cattedrale del Cristo Salvatore lo scorso 21 febbraio, in piena campagna per la rielezione di Putin, dice: «Madre di Dio, Vergine, diventa femminista… Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin». (altro…)

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Sorpresa: il capo dei vescovi italiani interviene in difesa della magistratura. In un momento in cui i giudici sono sotto attacco su vari fronti, il Vaticano si schiera con le toghe. Peccato, però, che la difesa d’ufficio sia in realtà un attacco ad altri giudici, quelli della Corte di Strasburgo, che hanno bocciato la legge 40 (fecondazione assistita) nella parte che riguarda la diagnosi preimpianto. “Bisogna ripensarci un attimo a livello nazionale, a livello di esperti, sia per il merito sia anche per il metodo, perché non si è passati attraverso la magistratura italiana. Bisogna pensarci. C’è stato un superamento della magistratura italiana, è singolare” ha detto ieri il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, al santuario genovese della Madonna della Guardia. LA PRESA di posizione del porporato arriva all’indomani della sentenza della Corte di Strasburgo. I giudici europei hanno dato ragione a una coppia, portatrice sana di una grave malattia genetica, la fibrosi cistica, che chiedeva una diagnosi dell’embrione prima dell’impianto. (altro…)

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Parole dure sui pm di Palermo, Di Pietro e B. Un sito lo accusa di pressioni pro Boccassini.

E alla fine le parole di Napolitano al telefono con Mancino saltano fuori: le pubblica (o, meglio, pubblica una ricostruzione condita da condizionali sotto il singolare titolo “Ricatto a Napolitano”) Panorama , la stessa testata che rivelò l’esistenza delle due telefonate intercettate dalla Procura di Palermo, nel giorno in cui il presidente della Repubblica finisce sotto botta anche per un presunto intervento sulla Procura di Caltanissetta per promuovere l’applicazione alle indagini sulle stragi di Ilda Boccassini. Che cosa avrebbe detto Napolitano a Mancino? Il Presidente della Repubblica avrebbe espresso “forti riserve sull’operato della Procura di Palermo, critiche ad Antonio Di Pietro e parole molto poco benevole nei confronti di Berlusconi”. (altro…)

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Le prossime elezioni rischiano di costare la pelle non solo ai grandi partiti, ma anche agli editori e ai prenditori che ingrassano alle loro spalle. Dunque prepariamoci a dosi quotidiane di olio di ricino (quando B. era il nemico, qualcuno avrebbe detto “metodo Boffo”) per i nemici della strana maggioranza Pdl-Udc-Pd, che poi tanto strana non è: Di Pietro, Grillo, alcuni pm che insidiano il nuovo regime tripartito, già bollati di “fascisti” e “populisti”, diverranno prossimamente nazisti, poi magari pedofili. Nessun mezzo o mezzuccio verrà risparmiato. L’antipasto lo fornisce La Stampa, che inaugura contro Di Pietro un nuovo genere giornalistico: l’intervista col morto. Il trapassato di turno è l’ex ambasciatore Usa in Italia Reginald Bartholomew, deceduto domenica. Ieri, a cadavere caldo, Maurizio Molinari ha pubblicato parte di un colloquio avuto con lui “il mese scorso” in un ristorante di Manhattan. Così il defunto non può smentire, né essere querelato. Titolo in prima: “Rivelazione: ‘Così fermai lo strano flirt fra l’America e Di Pietro’”. Dunque nel ’93 (quando Bartholomew divenne ambasciatore a Roma) Di Pietro aveva uno “strano flirt con l’America”. (altro…)

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Non chiediamo molto, ma almeno si rispetti il senso delle parole. Che senso ha chiamare “premio di maggioranza” qualcosa che non serve affatto a formare una maggioranza di governo? In ogni legge elettorale degna di questo nome con la sola eccezione della Grecia (che non dovrebbe essere un esempio per nessuno) il premio di maggioranza da un lato scatta solo al raggiungimento di una quota elevata di consensi (40-45 per cento) e dall’altro deve servire a garantire effettivamente la maggioranza dei seggi (55-60 per cento) e quindi la governabilità. Senza andare lontano è così nei nostri comuni dove il sistema ha dato ottima prova di sé assicurando governi di legislatura molto meno ballerini di quello nazionale. (altro…)

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Per i minatori del Sulcis è un (meritato) trionfo mediatico, anche a prescindere dal piccolo dramma in diretta, la lama sul polso, le urla, il trambusto. Quasi impossibile trovare un giornale che non ne parli bene, compresi quelli di destra. Noi commentatori, sapete, riconosciamo al volo il fascino “letterario” della miniera; così come ci piacque raccontare delle proteste d’alta quota, su gru e torri, lavoratori autosospesi tra terra e cielo; e di quegli altri sardi al confino all’Asinara, così tenaci e così spiritosi da fare la parodia dei talkshow, e definirsi “l’Isola dei cassintegrati”. (altro…)

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Annunciato da giorni e giorni, il nulla di fatto sulla legge elettorale è stato confermato ieri in Senato. Lo stallo non fa registrare né passi avanti né passi indietro, non serve che ci sia accordo sui due terzi del testo, se poi il terzo che manca contiene le innovazioni più pesanti, la quantità del premio di maggioranza, la scelta delle preferenze, la percentuale dei collegi rispetto alle liste bloccate. La smentita a più voci diramata da Berlusconi sulle voci che martedì sera lo davano pronto all’accordo (o alla rottura, secondo altre indiscrezioni) per andare subito alle elezioni, come spesso accade contiene insieme una verità e una bugia. (altro…)

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Il V Conto energia è entrato in vigore da due giorni. Ciò significa che gli impianti fotovoltaici che entreranno in esercizio da adesso in poi godranno del meccanismo di incentivazione normato dal Decreto 5 luglio 2012, detto, appunto V Conto energia. L’unica eccezione sono gli impianti realizzati su proprietà delle p.a. Che potranno ancora godere del IV conto energia, a patto che entrino in esercizio entro il 31 dicembre 2012.

Proviamo a elencare alcuni degli aspetti fondamentali di questo sistema di incentivazione.

L’introduzione della tariffa onnicomprensiva

Rispetto alle precedenti versioni del Conto energia, il V introduce il meccanismo della tariffa onnicomprensiva per il fotovoltaico: si tratta di una tariffa che accorpa in sé sia il valore dell’incentivazione sia quello dell’energia ceduta alla rete. La tariffa onnicomprensiva si applica quindi all’energia immessa in rete. L’energia che invece non viene immessa, ma è autoconsumata, godrà di un premio, definito premio per l’autoconsumo. Precedentemente, invece, la tariffa incentivante era applicata su tutta l’energia prodotta dall’impianto, indipendentemente dall’uso che se ne sarebbe fatto (vendita o autoconsumo). (altro…)

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La legge italiana che disciplina l’utilizzo delle procedure mediche di fecondazione assistita e più particolarmente le limitazioni che essa impone, sono oggetto di critiche e polemiche fin dalla sua approvazione nel 2004. Critiche e polemiche che riguardano sia la legge in sé, sia le linee guida emanate dal ministero della Salute per specificarne, integrarne e aggiornarne le previsioni.
Come si ricorda un referendum parzialmente abrogativo venne fatto fallire nel 2005 con il non raggiungimento del quorum di votanti. (altro…)

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Tutti gli ultimi segnali fanno pensare che la campagna elettorale prossima ventura sarà incentrata sull’affidabilità, l’autorevolezza e la ’spendibilità’ della classe dirigente italiana di fronte al mondo, alla Ue, alla Merkel, allo spread, al debito etc.

Detta diversamente: ovunque sentiremo dire che «solo una politica di continuità» con il governo attuale – oggi si parla di ‘road map’ – ci porterà fuori dalla crisi.

E’ una bufala interessante, dal punto di vista mediatico, per almeno tre motivi. (altro…)

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