In Europa esplode la rivolta contro l’austerità e le politiche di rigore. È l’Europa del Sud, in particolare, a mobilitarsi con grandi manifestazioni a Madrid, Lisbona, Atene e poi Parigi e, per la prima volta, l’Italia. La novità più rilevante è forse questa: a Roma, Milano, Torino, Padova e poi in tantissime città più piccole, decine di migliaia di studenti e di lavoratori hanno manifestato contro il governo Monti (e Profumo). E se a creare questa valvola di sfogo è stata la Ces, la Confederazione europea dei sindacati, all’insegna dello slogan “Per il lavoro e la solidarietà e contro l’austerità”, la protesta è andata oltre il recinto sindacale con l’irruzione nelle piazze di moltissimi giovani, soprattutto studenti. Se c’è un’immagine che forse può sintetizzare la giornata, al di là di quella triste degli scontri e delle botte, è la foto del ragazzino spagnolo di 13 anni colpito dai manganelli della polizia di Tarragona affiancata all’immagine del ministro italiano Piero Giarda che rispondeva alle interrogazioni parlamentari in un’aula di Montecitorio praticamente deserta.
È LA DISTANZA plateale tra condizioni di vita che vengono percepite come le peggiori del dopoguerra e una politica istituzionale individuata come l’avversario, a spiegare gran parte della rivolta. Non è un caso che lo slogan “stiamo morendo di fame” si sia sentito allo stesso modo a Madrid, Atene e Roma. La preoccupazione della Troika (Ue-Bce-Fmi) è stata finora quella di evitare il contagio monetario tra Paesi ma ieri si è avuto un evidente contagio sociale. La primogenitura della protesta spetta ancora alla Spagna. A Madrid e Barcellona si sono tenute le manifestazioni più importanti. La polizia è intervenuta con la mano pesante, sparando anche proiettili di gomma. Gli arresti sono stati almeno 70 e moltissimi i feriti. Ampia adesione allo sciopero anche a Lisbona, in Portogallo, con il blocco della maggior parte dei trasporti e anche qui con cariche e feriti. Meno partecipato di altre volte, ma comunque numeroso il corteo di Atene dove ha fatto notizia l’immagine della donna di mezza età che ha esibito un cartoncino bianco con la scritta disperata: “Ho paura della fame, mio Dio”. Se in Germania la protesta non ha attecchito, migliaia di manifestanti sono invece scesi in piazza a Parigi e in 130 città francesi: “L’austerità nuoce gravemente alla salute” è stata la risposta dei lavoratori alle rassicurazioni di Hollande. Ma la novità di ieri è stata Roma , e l’Italia in generale, che si è unita al coro europeo anche per la scelta della Cgil di indire lo sciopero generale sia pure di 4 ore. Un corteo è stato organizzato in ogni città e il segretario generale, Susanna Camusso ha scelto quello di Terni, partito dalle acciaierie della Thyssen Krupp, in disarmo, per dire al governo Monti che la sua politica “è stata un disastro” e che “l’austerità sta strangolando il lavoro”. Secondo la Cgil l’adesione allo sciopero è stata del 50%, ma è un dato non verificabile. A fare la differenza, però, sono stati i giovani, soprattutto gli studenti. Circa 50 mila a Roma come non se ne vedevano dal movimento studentesco dell’Onda. Ragazzi e ragazze delle scuole medie che, al grido di “Tutti insieme famo paura”, cioè facciamo paura, hanno reso evidente lo scarto che esiste tra la politica ufficiale e un settore nevralgico della società. Dopo gli scontri che hanno caratterizzato la giornata, un politico che ha molto fiuto, come Beppe Grillo, ha consigliato ai poliziotti, al “soldato blu”, di “togliersi il casco e abbracciare la protesta”. Il centrodestra ha invece espresso “solidarietà” alla polizia mentre il Pd ha cercato di non urtare le ragioni della piazza protestando per l’eccessiva reazione della polizia. Nichi Vendola si è detto “sconcertato” per come sono stati picchiati ragazzi inermi. LE BOTTE ci sono state e hanno seguito dinamiche diverse. A Torino un poliziotto è stato circondato e picchiato con mazze da baseball, mentre a Milano ci sono stati scontri e vetrine infrante. A Roma, fino al Lungotevere, non si era avuto invece alcun problema, ma la carica della polizia è stata particolarmente violenta. Da registrare anche l’occupazione simbolica della Torre di Pisa e il grande corteo della Fiom che si è svolto a Pomigliano.
Da Il Fatto Quotidiano del 15/11/2012.
[…] Cannavò (Rivolta in tutta Europa : il rigore ci sta uccidendo) sintetizza la giornata ricordando «la foto del ragazzino spagnolo di 13 anni colpito dai […]