Molti italiani vorrebbero Emma Bonino al Quirinale. Perché è donna, perché è competente, perché è onesta e mai sfiorata da scandali, perché ha condotto battaglie spesso solitarie per i diritti civili e umani e politici in tutto il mondo, forse anche perché è sopravvissuta a Pannella e perfino a Capezzone. Insomma, un sacco di ottimi motivi, tutti veri e condivisibili. Ma della sua biografia, in questo paese dalla memoria corta, sfuggono alcuni passaggi politici che potrebbero indurre qualcuno, magari troppo giovane o troppo vecchio per ricordarli, a cambiare idea e a ripiegare su candidati più vicini al proprio modo di pensare. A costo di essere equivocati, come ormai accade sempre più spesso, complice il frullatore del web, li ricordiamo qui per completezza dell’informazione, convinti come siamo che di tutti i candidati alle cariche pubbliche si debba sapere tutto. “Conoscere per deliberare”, diceva Luigi Einaudi, cuneese come lei. Nata 65 anni fa, la Bonino è stata parlamentare in Italia sette volte e in Europa tre volte, a partire dal lontano 1976. Da sempre radicale, si è poi candidata nel ’94 con Forza Italia fondata da Berlusconi, Dell’Utri, Previti & C., e col centrodestra berlusconiano è rimasta alleata, fra alti e bassi, fino alla rottura del 2006, quando è passata al centrosinistra. Ha ricoperto le più svariate cariche: deputata, senatrice, europarlamentare, commissario europeo, vicepresidente del Senato, ministro per gli Affari europei nel governo Prodi. Ed è stata candidata a quasi tutto: presidente della Repubblica, presidente del Consiglio, presidente delle Camere, ministro degli Esteri e della Difesa, presidente della Regione Piemonte e della Regione Lazio, alto commissario Onu ai rifugiati, rappresentante Onu in Iraq, addirittura a leader del centrodestra (da Pannella, nel 2000). Nel ’94, quando si candidò per la prima volta con B., partecipò con lui e la Parenti a un comizio a Palermo contro le indagini su mafia e politica. Poi, appena eletta, fu indicata dal Cavaliere assieme a Monti come commissario europeo. Il che non le impedì di seguitare l’attività politica in Italia, nelle varie reincarnazioni dei radicali: Lista Sgarbi-Pannella, Riformatori, Lista Pannella, Lista Bonino. Nel ’99 B. la sponsorizzò per il Quirinale, anche se poi confluì su Ciampi. Ancora nel 2005, alla vigilia della rottura, la Bonino dichiarava di “apprezzare ciò che Berlusconi sta facendo come premier” (una legge ad personam dopo l’altra, dalla Gasparri alla Frattini, dal lodo Schifani al falso in bilancio, dalla Cirami alle rogatorie alla Cirielli) e cercava disperatamente un accordo con lui. Sfumato il quale, scoprì all’improvviso i vizi del Cavaliere e le virtù di quelli che fino al giorno prima lei chiamava “komunisti” e “cattocomunisti”. Molte delle sue battaglie, referendarie e non, coincidono col programma berlusconiano: dalla deregulation del mercato del lavoro (con tanti saluti allo Statuto dei lavoratori, articolo 18 in primis) e contro le trattenute sindacali in busta paga. Per non parlare del via libera alle guerre camuffate da “missioni di pace” in ex Jugoslavia, Afghanistan e Iraq. E soprattutto della giustizia: separazione delle carriere, amnistia, abolizione dell’azione penale obbligatoria, responsabilità civile delle toghe e no all’arresto per molti parlamentari accusati di gravi reati: perfino Nicola Cosentino, imputato per associazione camorristica. Alle meritorie campagne contro il finanziamento pubblico dei partiti, fa da contrappunto la contraddizione dei soldi pubblici sempre chiesti e incassati per Radio Radicale. Nel 2010 poi la Bonino fece da sponda all’editto di B. contro Annozero : il voto radicale in Vigilanza fu decisivo per chiudere i talk e abolire l’informazione tv prima delle elezioni. Con tutto il rispetto per la persona, di questi errori politici è forse il caso di tenere e chiedere conto.
Da Il Fatto Quotidiano del 06/04/2013.
Marco, prima o poi assillero’ la tua segretaria per poter avere un appuntamento, magari in un bar, con te..nella speranza di venir richiamato anche molti mesi dopo. Indro docet. A tal proposito ti anticiperei l’argomento : il dogma “Lex dura Lex sede Lex” dopo il ventennio di B va (andrebbe) implementato con “… nisi reus scripsit legem” non ti pare? Attenderei tua…A presto.
Svela la tua di maschera San Travaglio (il tuo cognome è tutto un programma) e vatti a fare un harem (di galline però) in un qualsiasi paese islamico. E se non ci sono le galline, trovati un’altra bestia. Una povera pecorella smarrita… ma del resto lei (San Travaglio) sa come la definiva il suo primo e vero giornalista, Indro Montanelli (non uomo di spettacolo alla Berlusconi, quale lei San Travaglio dimostra di essere ogni giorno di più – infatti chi disprezza compra – o anche chi fa finta di disprezzare…): un Inquisitore. Se un giorno la terra tornerà piatta sarà anche grazie ai suoi patetici spettacoli.
Sì fa presto a dire NO alla Bonino. Proprio in virtù delle cose scritte, in alcuni passaggi mal-scritte, e della storia di Emma Bonino, oggi sopratutto lei può rappresentare al meglio i dettami costituzionali rappresentati dalla carica del colle: garante di tutti.
Mi auguro che il “gufare” di Travaglio e altri porti in questa direzione.
Un radicale dormiente.
Quante inesattezze…..Travaglio utilizza la menzogna ad arte per screditare le persone. Mi fa orrore.
Sarebbe carino che tu indicassi quali “inesattezze” e quali menzogne hanno suscitato il tuo “orrore”. Tutto quello che scrive Travaglio me lo ricordo personalmente (io c’ero) e sarebbe bene che lo sapessero tutti coloro che desiderano Bonino al Quirinale. D’altra parte, conosco tanta gente che apprezza la Bonino proprio per il cursus honorum che Travaglio ricostruisce nel suo meritorio articolo.
Bravo ! Ben detto! Mi associo!!!
eccomi
1)7 radicail tra cui la Bonino,furono eletti in 7 collegi uninominali nel 94 per gentiel concessione di Berlusconi che riteneva che i radicali per la loro storia,non potessero non essere presenti in parlamento,non ci fu un vero accordo di governo,tant’è che in tutti gli altri collegi e nelle quote proporzionali i radicali presentaronon loro candidati che preserto voti e a roma Pannella si candido’ contro Fini nel collegio
2)I radicali fin dal 96 sono andati da soli alle elezioni,è quindi falso scrivere che furono alleati di Berlusconi fino al 2005.
3)E quale sarebbe la colpa dei radicali se Berlusconi,a parole,è d’accordo con alcune delle idee dei radicali e che i radicali portano avanti fin da prima che berlusconi scendesse in politica,come la separazione delle carriere dei magistrati,sulla responsabilità civile dei magistrati (e voglio ricordare a Travaglio e ai suoi smemorati adepti,che anche gli italiani,con il SI al referendm dell’86 erano d’accordo sulla responsabiltà civile dei magistrati),sull’abolizione del reintegro obbligatorio anche sopra i 15 dipendenti in caso di lincenziamento senza giusta causa,l’abolizione delle trattenute automatiche sindacali in busta paga e le altre cose?E’ come dire che se Grillo propone l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti e Berlusconi pure,allora Grillo è un berlusconiano :)),Travaglio sei proprio ridicolo.
4)La Bonino nel 99 non fu affatto sponsorizzata da Berlusconi come presidente della repubblica :)),ma dove l’ha letta questa fregnaccia Travaglio?
5)Sulle missioni di pace:certo,se fosse stato per Travaglio e Santoro,nella ex jugoslavia magari sarebbero continuati gli eccidi di centinaia di migliaia di persone,che vennero fermati con l’intervento della Nato,mentre il suo amico Santoro faceva i collegamenti da Belgrado tenendo le difese di Milosevic.Iraq:i radicali si batterono fino all’ultimo per evitare la guerra spingendo per l’esilio di Saddam e dopo al guerra denunciarono quasi da soli il fatto che l’esilio era a portata di mano ma che Bush e Blair lo bloccarono e fecero partire la guerra.Fate una ricerca su internet.
6)”No all’arresto per molti parlamentari”:ehhh?Quali sarebbero questi molti parlamentari per cui i radicail hanno votato contro l’arresto?E nel caso di Cosentino,il solo Turco si era letto tutte le carte e secondo lui non c’erano gli estremi e quindi nel caso dell’arresto esisteva il fumus.
7)Radio radicale e soldi:Travaglio mente sapendo di mentire,perchè omette tutta una serie di cose.I radicali (altro che Grillo) furono i primi a portare trasparenza nella vita politica fin dal 76 quando entrati in parlamento,trasmettevano (all’inizio abusivamente) tramite radio radicale,quello che succedeva in parlamento.E lo fecero usando il finanziamento pubblico ai partiti che gli altri partiti usavano per fare la loro propaganda.E lo fecervo fino al 90,appunto,in quel modo,senza prendere una lira per il servizio pubblico che svolgevano e che neanche la rai faceva.E oltre alle sedute del parlamento,trasmettevano e trasmettono i grandi processi,i congressi di tutti i partiti,le riunioni del csm e tanti altri eventi di tipo politico di ogni genere e proposto dalle parti piu’ diverse,un vero e proprio servizio pubblico.Nel 90 allora,il parlamento riconobbe questo servizio e concesse un finanziamento una tantum.Poi nel 94 o nel 96 ci fu una gara per l’assegnazione di una convenzione per trasmettere le sedute del parlamento,con regole stringenti sul numero minimo di ore giornaliere e senza poter fare pubblicità e a quel punto,le altre radio di livello nazionale non parteciparono perchè ci avrebbero perso e solo i radicali si presentarono aggiudicandosi la convenzione che costava 10 miliardi all’anno,quando la RAI ne chiedeva 40 per fare quel servizio.I radicali non chiedono soldi per radio radicale per intascarseli come partito o per usarli come propaganda,sono finanziamento dedicato appositamente alla trasmissione delle sedute del parlamento e radio radicale continua poi a trasmettere tutti gli altri avvenimenti politici senza prendere soldi per quello,radio radicale fa un servizio pubblico che Travaglio non sa manco cosa sia,altro che Santoro e la cosa non ha niente a che vedere con il finanziamento pubblico dei partiti (tra l’altro furono i radicali a raccogliere le firme del referendum che aboliva il finanziamento pubblico ai partiti,altro che il suo amico Grillo che ora sembra faccia tutto lui).
8)Vigilanza rai e chiusura talk show:tutte falsità di Travaglio.I Radicali,semplicemente,proposero un regolamento che proponeva semplicemente la par condicio in campagna elettorale,anche per il cosiddetti talk show politici,come applicazione puntuale della legge sulla par condicio,cosa che era fattibilissima.Se nonchè,l’amichetto di Travaglio,Santoro e gli altri conduttori,si lanciarono subito a dire che non era possibile,che si faceva censura,dando cosi’ la scusa al direttore della RAI per dire che allora i talk show durante la campagna elettorale non si sarebbero svolti.Non c’entra nulla l’editto bulgaro,Travaglio,sei in totale malafede,come troppo spesso ormai,fu colpa proprio dei conduttori e della federazione della stampa se in campagna elettorale i talk show furono sospesi (e non chiusi).
Ti bastano queste spiegazioni?Travaglio o è in totale malafede oppure è un inetto e non capisce un tubo,scegli tu.Io propendo per la malafede,purtroppo,ma non so se sia piu’ grave la malafede o l’inettitudine.
Ah davvero? Allora perchè non inizi a spiegare quale sarebbe la versione ESATTA dei fatti? Dire che quello che scrive Travaglio è inesatto senza però confutarlo non ti dà molta credibilità.
E poi… Ti fa orrore? Guarda, dopo questa tua frase mi sento tranquillamente libera di pensare lo stesso di te.
Travaglio dimentica;on ha speso una parola la Bonino in sostegno alla procura di Palermo,sicuramente non spenderà una parola in sostegno al PM Di Matteo e se verrà fatta l’amnistia sicuramente includerà anche i reati di corruzione e tutti i politici corrotti la scamperanno.Come tutti i radicali è autoreferenziale e vanno bene solo le sue iniziative quindi non ha appoggiato i referendum sull’acqua pubblica (forse la Bonino la vuole privata)contro il nucleare e il legittimo impedimento.E’ una delle paladine del cosiddetto “garantismo” la foglia di fico che serve coprire le ruberie e i reati della casta
http://www.radicali.it/20110603/referendum-acqua-conoscere-deliberare
Condivido tutto, anche perché l’ho sempre pensato, ricordando gran parte dei fatti richiamati da Travaglio al quale va il merito di cantare (da solo) fuori dal coro. Chissà perché in Italia a volte succede che contro un’idea sbagliata nessuno osi pronunciarsi, così che viene di fatto condivisa da tutti. Ricordo bene la campagna “Bonino for president” da nessuno osteggiata, anche se poi fortunatamente non andò in porto. Ho ben presente, e non posso perdonarglielo al PD, l’accettazione della candidatura di questo personaggio alle elezioni del Lazio, subita passivamente dai democratici e alla quale dobbiamo la vergogna della Polverini. Ricordo (Travaglio non l’ha menzionato) che quando Fini ruppe con Berlusconi e ci fu il voto di fiducia, la pattuglia radicale, eletta nelle liste PD, uscì dall’aula contribuendo al salvataggio di quel governo con tutti i conseguenti danni per il paese. Non ho mai capito come abbia potuto, a suo tempo, il PCI eleggere al primo scrutinio un personaggio come Cossiga, ancor meno capirei un altro errore del genere. Se proprio è necessario eleggere finalmente una donna, ce ne sarebbero tante, dalla Bindi a Barbara Spinelli passando per la Finocchiaro.
Attualmente è osannato il sig. Napolitano, in gioventù fascista poi komunista tanto da applaudire i carri armati in Ugnheria, e infine Montiano…. cosa dovremmo avere ora come presidente? Cuffaro?
Finalmente! Sono ormai anni che Il Fatto, soprattutto (ma non esclusivamente!) grazie a Furio Colombo, tesse l’apologia dei radicali (il cui segretario spesso scrive sul giornale), dimenticando -oltre alle cose ricordate da Travaglio- la vera e propria falsificazione che questi operano delle cose quando a loro conviene. Oggi dicono di essere stati contro Bush iunior e la seconda guerra in Iraq, ma all’epoca TUTTI I GIORNI il loro segretario Capezzone alla radio faceva l’apologeta della destra americana e della sua politica (guerra compresa). Capezzone non ha cambiato opinione, loro sì. E ci sarebbero molti altri esempi. La cosa più irritante dei radicali è la loro illimitata presunzione. Non si è mai sentito Pannella pronunciare una sola parola di autocritica, e basta sentire la loro radio per capire che cosa sono il dogmatismo e l’idolatria.
io sarei per una triade di sag
ge:SANTANCHE’.MINETTI,CARFAGNA.
Se fosse stato per Travaglio gazzettaro delle procure semper in tivù, Tortora poteva anche marcire in galera.. Non è marcito, ma è morto di cancro per tutto quello che ha passato. Quanto qui afferma, insinuando con la incompletezza della informazione e senza contraddittorio, gli si rivolterà contro. Abbia il coraggio di confrontarsi faccia a faccia con la Bonino o Pannella. Se non lo fa, non merita nemmeno un aggettivo che pur verrebbe spontaneo dargli.
Ognuno in politica la pensi come vuole, però si lasci stare la scienza! Le cause del cancro sono sicuramente ambientali e genetiche, questo è provato; invece non è provato che vi sia alcuna relazione significativa fra la sofferenza morale e questa malattia.
Infine, si smetta di speculare su un morto!
e “mens sana in corpore sano” non ti dice nulla? Neghi la vicendevole influenza fra mente e corpo? e la somatizzazione?
Non toccate il soldato Travaglio, ma si giudichi nel merito delle cose scritte, con il suo classico stile da temino sommario, così spesso pungente e puntuale, così come non sempre fin dove necessario elaborato.
Molte delle cose dette sono patrimonio della cultura politica radicale e non certo appoggi strumentali o peggio sodali al gran mariuolo Berlusconi, che per far politica deve pure cavalcare posizioni politiche legittime e non solo fraudolente e funzionali ai suoi casi.
E’ dunque semmai il caso di dire che molte delle “battaglie” berlusconiane hanno corrisposto quelle che erano da molto tempo prima le posizioni espresse dai Radicali, dei quali evidentemente Travaglio, come quasi tutti, nulla sa.
Non ci sono errori politici addebitabili ad Emma Bonino che è una fedele interpete delle regole; semmai qualcosa la si può addebitare a Pannella, ma non certo la volontà di riforma del mercato del Lavoro, che prima la si dà a questo Paese e prima lo si libera da quello che è un vero cancro, della partitocrazia e della sindacatocrazia nostrana.
Così come pure sulla Giustizia (separazione delle carriere, amnistia, abolizione dell’azione penale obbligatoria, responsabilità civile delle toghe).
Quanto a Radio Radicale, si tratta di un servizio ideato nel 1976 e volto in modo meritorio al punto da ver alfabetizzato alla politica lo stesso Travaglio, con la trasmissione integrale deglio eventi e il servizio delle dirette parlamentari per il quale la RAI avrebbe chiesto almeno tre volte tanto (per iniziare) ciò che veniva dato a Radio Radicale per un servizio fatto certamente meglio di come il carrozzone Rai avrebbe potuto farlo.
Ecco, diciamo che Travaglio, come l’ex ventennale direttore di Radio Radicale, Massimo Bordin, non capisce oltre lo schema di superficie le cose; non sa vedere e raramente ci coglie quando assume una posizione, come di recente sulla strategia del M5S. I due non si sopportano, ma sono molto simili in sarcasmo e supponenza, ma rimane il fatto che non sanno vedere.
Emma Bonino è praticamente una santa, oltreché l’ideale Presidente della Repubblica, ma Travaglio (ed anche Bordin per altri versi si badi) non coglie il valore assoluto della persona, ma solo sa pronunciare i suoi schizzetti di fanghiglia sommaria, e pure affatto o poco attinente.
Dibattito legittimo, ma la Gaibanelli, che sarebbe vera garante, inattaccabile e super partes, mai sarà eletta. Qualcuno ha inopinatamente fatto anche il nome della Bindi, che per me rimane solo una marca di torte e semifreddi. La perfezione non esiste signore e signori, allora facciamoci guidare da pragmatismo e buonsenso considerando che la stragrande maggioranza degli italiani accetterebbe molto volentieri la Bonino come proprio presidente contribuendo a stemperare il clima di contrapposizione preconcetta che ha sempre fatto male a questo paese. Valutiamo l’enorme valore simbolico ed il progresso sociale che una Donna alla prima carica dello Stato darebbe, finalmente, a un paese notoriamente maschilista e misogino. Pensate alla grande reputazione internazionale della Bonino. Travaglio è coerente con se stesso ma non mi pare ponga alcun veto.
Condivido pienamente l’analisi. Coloro che parlano del sistema partitocratico e della peste italiana sono gli stessi che ne hanno preso parte con gli stipendi d’oro, i vitalizi, i finanziamenti pubblici agli organi di stampa radicali spacciando il tutto per servizio pubblico. Quindi di cosa parliamo, non bisogna aggiungere altro. Quello che ha scritto Travaglio appartiene all’obiettività e non al tifo partitico! Shut up!
i lapidatori tirano le pietre non per fare male a qualcuno ma per combattere un proprio male che cercano di riconoscere in quella persona. buttare fango sugli altri per difendere nonun’idea ma un partito, mi ricorda nanni moretti che per difendere le denunce dei cattocomunisti contro i comunisti con ecce bombo descrive il movimento come dei cretinetti che non sanno nemmenodove sorge il sol! auguri travaglio! cogli di ognuno le virtù per emularle piuttosto che i difetti che ti entrano nell’anima.
primo, il presidente della repubblica, e’ una figura di garanzia, e non deve fare politica. secondo, che la bonino sia vicina a berlusconi, beh questa, e’ davvero una bufala colossale. mi sarei aspettato che il sig, travaglio, avesse postato per correttezza, il suo articolo una volta concluso il sondaggio. forse lui preferisce i prodi, i veltrusconi, o magari i rodota’.
mio caro travagliato secchione. Perchè non non fai il compitino anche su Grillo che ti pubblicizza i libri sul blog controllato dal tuo azionista editore casaleggio? perchè non dici per esempio che dello scempio fatto da berlusconi il tuo grillo ne ha approfittato a piene mani con i condoni ficali e tombali? perchè non spieghi a chi vanno i guadagni del blog?
Si capisce bene che travaglio preferirebbe Dalema,
Il problema di questo pezzo non è nel fatto che l’autore prenda posizione contro un’eventuale elezione di Bonino al Quirinale, perché quello è del tutto lecito. Il problema è piuttosto che lo fa usando argomentazioni false. Travaglio sa benissimo, ad esempio, che il rapporto Radicali-Berlusconi si interrompe nel 1996, non nel 2006. L’art 21 della Costituzione è sacrosanto, ma non legittima l’uso della menzogna.
Comunque è falso che i Radicali abbiano appoggiato la guerra in Iraq: proponevano un salvacondotto a Saddam Hussein per mandarlo in esilio altrove, per una transizione non-violenta dalla dittatura alla democrazia.
Travaglio non perde occasione per scrivere boiate
http://radicalweb.org/2013/04/presto-dire-cazzate-travaglio/
Io vorrei che l’inquisitore Travaglio la smettesse di schizzare veleno dalla sua boccuccia stretta, ormai siamo al punto che qualunque persona venga “nominata” per un qualunque incarico debba guardarsi, non più le spalle, ma la penna ( usata a suo uso e consumo) di Travaglio, sta diventando stucchevole.
Rettifiche:
1) Nel 94 i radicali trovarono solo un parziale accordo elettorale col Polo della Libertà (FI + LegaNord) presentandosi contro il Polo del buon governo (FI + AN) nei collegi del centro-sud.
2) Nel 96 siglarono un contratto elettorale che impegnava Berlusconi a sostenere delle riforme istituzionali (presidenzialismo, federalismo e uninominale all’americana), ma tutto finì davanti ai giudici quando Silvio, subito dopo aver perso le elezioni, si accorse che col proporzionale le avrebbe vinte e cambiò bandiera.
3)Da allora i radicali concorsero sempre SOLI alle elezioni fino al 2006.
4)Nel frattempo Berlusconi trovò il tempo di sabotare i 20 referenda contro i rimborsi elettorali, la quota proporzionale del mattarellum, le rigidità del mercato del lavoro, i privilegi fiscali, burocratici e quelli corporativi di sindacati e magistratura presentati dai radicali nel 2000 (e già falcidiati dalla Corte “costituzionale”), definendoli “comunisti” (l’abrogazione dell’articolo 18, del sostituto di imposta e dei termini “ordinatori” per la pubblica amministrazione, in barba ai suoi creditori) e invitando gli elettori a disertare le urne, perché a quelle cose ci avrebbe pensato lui.
5)Per ribadire il concetto, alle politiche del 2001 Berlusconi accettò il diktat contro i radicali di Bossi, Fini e Casini per meglio poter fare la “rivoluzione liberale” con forcaioli, corporativisti e baciapile (salvo pentirsene, perché ovviamente non hanno fatto nulla di liberale).
6)Nel 2005 Bonino approvò solo la riforma previdenziale di Maroni, come già nel 94 quella Dini (e magari l’avessimo varata allora!), mentre si complimentò sarcasticamente con Berlusconi per essere riuscito, sulla giustizia, a occuparsi solo dei suoi processi (come Travaglio del resto)
7)Costretti dalla censura mediatica e i quorum del Porcellum a coalizzarsi, nel 2006 i radicali lo fanno con “i buoni a nulla” contro i “capaci di tutti”, mentre Capezzone pianta Bonino e Pannella per saltare sul carrozzone dei vincenti a fare il megafono del cavaliere. Dunque Emma è sopravvissuta non a Pannella, ma con Pannella al volta faccia di Daniele Capezzone.
8) Radio radicale è sovvenzionata con regolare gara d’appalto (stravinta contro concorrenti molto più “esosi”).
9) Il fatto di avere alle spalle una lunga carriera istituzionale, svolta sempre egregiamente, dovrebbe a rigore di logica essere un punto a favore di Emma. Sarebbe un ottimo presidente come è stata un ottimo parlamentare, commissario europeo, ministro ecc…
10) La sua formazione legalitaria è quella garantista propria dello stato di diritto. Il che la renderebbe un perfetto GARANTE DELLA COSTUZIONE, quella scritta e uguale per tutti, contro privilegi e arbitrii di sorta, si chiamino opportunità politica, sociale, economica o “ragion di stato”, ovvero “licenze” emergenziali a senso alterno (dall’antiterrorismo all’antimafia), magari alla moda, ma più degne d’uno stato etico. La legge deve vincolare anche e soprattutto il potere, non legittimarlo a fare “Giustizia a ogni costo”. Piaccia o meno a Travaglio questo dovrebbe dire un presidente della repubblica ed Emma lo farebbe MEGLIO DI TUTTI!
P.S:
Magari un buon presidente della repubblica avrebbe avuto qualche difficoltà a controfirmare una legge come quella che ha tradito il responso referendario sulla “responsabilità civile delle toghe”. Ma forse Travaglio è “troppo giovane o troppo vecchio” per ricordarsi del caso Tortora. Oggi neanche un politico ha più la carriera assicurata. A un magistrato basta essere politicamente in linea col CSM per fare impunemente di tutto e trovarsi in Corte di Cassazione, mentre un magistrato efficiente e coscienzioso come Falcone ha dovuto collaborare col governo Andreotti per continuare a svolgere indagini contro la mafia…
dopo aver letto che emma bonino e’ la nuova santa maria vergine…aspetto il nuovo gesu
marco, ti sei dimenticato di dire che la bonino e statala grancassa mediatica, che ha consentito l’aggressione della serbia,in quel periodo aveva un incarico a livello europeo,e non passava giorno che non raccontasse delle oppressioni subite dai kosovari, naturalmente erano tutte bugie, però hanno consentito che una opinione pubblica rimbecillita da queste bugie non si sia opposta alla prima guerra di aggressione condotta anche grazie al contributo itagliano. pietro
Se qualcuno sapeva cosa stava succedendo ai kosovari, quella era Emma Bonino. Lei doveva sapere, visto il suo incarico a quei tempi. Sicuramente molto meglio di Te. Troppo comodo fare il pacifista dalla poltrona di casa, mentre vengono calpestai i diritti più elementari di interi popoli. Ma almeno non sentenziare su quelli che non stanno a guardare, prendono decisioni anche dolorosi e dopo assumono tutta la loro responsabilità Come ha sempre fatto la Bonino.
questa è un’altra perla cosi si capisce da chi prende ordini costei, http://www.stampalibera.com/?p=61889 certo che la spingono per la presidenza. pietro
eccomi
1)7 radicail tra cui la Bonino,furono eletti in 7 collegi uninominali nel 94 per gentiel concessione di Berlusconi che riteneva che i radicali per la loro storia,non potessero non essere presenti in parlamento,non ci fu un vero accordo di governo,tant’è che in tutti gli altri collegi e nelle quote proporzionali i radicali presentaronon loro candidati che preserto voti e a roma Pannella si candido’ contro Fini nel collegio
2)I radicali fin dal 96 sono andati da soli alle elezioni,è quindi falso scrivere che furono alleati di Berlusconi fino al 2005.
3)E quale sarebbe la colpa dei radicali se Berlusconi,a parole,è d’accordo con alcune delle idee dei radicali e che i radicali portano avanti fin da prima che berlusconi scendesse in politica,come la separazione delle carriere dei magistrati,sulla responsabilità civile dei magistrati (e voglio ricordare a Travaglio e ai suoi smemorati adepti,che anche gli italiani,con il SI al referendm dell’86 erano d’accordo sulla responsabiltà civile dei magistrati),sull’abolizione del reintegro obbligatorio anche sopra i 15 dipendenti in caso di lincenziamento senza giusta causa,l’abolizione delle trattenute automatiche sindacali in busta paga e le altre cose?E’ come dire che se Grillo propone l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti e Berlusconi pure,allora Grillo è un berlusconiano ),Travaglio sei proprio ridicolo.
4)La Bonino nel 99 non fu affatto sponsorizzata da Berlusconi come presidente della repubblica ),ma dove l’ha letta questa fregnaccia Travaglio?
5)Sulle missioni di pace:certo,se fosse stato per Travaglio e Santoro,nella ex jugoslavia magari sarebbero continuati gli eccidi di centinaia di migliaia di persone,che vennero fermati con l’intervento della Nato,mentre il suo amico Santoro faceva i collegamenti da Belgrado tenendo le difese di Milosevic.Iraq:i radicali si batterono fino all’ultimo per evitare la guerra spingendo per l’esilio di Saddam e dopo al guerra denunciarono quasi da soli il fatto che l’esilio era a portata di mano ma che Bush e Blair lo bloccarono e fecero partire la guerra.Fate una ricerca su internet.
6)”No all’arresto per molti parlamentari”:ehhh?Quali sarebbero questi molti parlamentari per cui i radicail hanno votato contro l’arresto?E nel caso di Cosentino,il solo Turco si era letto tutte le carte e secondo lui non c’erano gli estremi e quindi nel caso dell’arresto esisteva il fumus.
7)Radio radicale e soldi:Travaglio mente sapendo di mentire,perchè omette tutta una serie di cose.I radicali (altro che Grillo) furono i primi a portare trasparenza nella vita politica fin dal 76 quando entrati in parlamento,trasmettevano (all’inizio abusivamente) tramite radio radicale,quello che succedeva in parlamento.E lo fecero usando il finanziamento pubblico ai partiti che gli altri partiti usavano per fare la loro propaganda.E lo fecervo fino al 90,appunto,in quel modo,senza prendere una lira per il servizio pubblico che svolgevano e che neanche la rai faceva.E oltre alle sedute del parlamento,trasmettevano e trasmettono i grandi processi,i congressi di tutti i partiti,le riunioni del csm e tanti altri eventi di tipo politico di ogni genere e proposto dalle parti piu’ diverse,un vero e proprio servizio pubblico.Nel 90 allora,il parlamento riconobbe questo servizio e concesse un finanziamento una tantum.Poi nel 94 o nel 96 ci fu una gara per l’assegnazione di una convenzione per trasmettere le sedute del parlamento,con regole stringenti sul numero minimo di ore giornaliere e senza poter fare pubblicità e a quel punto,le altre radio di livello nazionale non parteciparono perchè ci avrebbero perso e solo i radicali si presentarono aggiudicandosi la convenzione che costava 10 miliardi all’anno,quando la RAI ne chiedeva 40 per fare quel servizio.I radicali non chiedono soldi per radio radicale per intascarseli come partito o per usarli come propaganda,sono finanziamento dedicato appositamente alla trasmissione delle sedute del parlamento e radio radicale continua poi a trasmettere tutti gli altri avvenimenti politici senza prendere soldi per quello,radio radicale fa un servizio pubblico che Travaglio non sa manco cosa sia,altro che Santoro e la cosa non ha niente a che vedere con il finanziamento pubblico dei partiti (tra l’altro furono i radicali a raccogliere le firme del referendum che aboliva il finanziamento pubblico ai partiti,altro che il suo amico Grillo che ora sembra faccia tutto lui).
8)Vigilanza rai e chiusura talk show:tutte falsità di Travaglio.I Radicali,semplicemente,proposero un regolamento che proponeva semplicemente la par condicio in campagna elettorale,anche per il cosiddetti talk show politici,come applicazione puntuale della legge sulla par condicio,cosa che era fattibilissima.Se nonchè,l’amichetto di Travaglio,Santoro e gli altri conduttori,si lanciarono subito a dire che non era possibile,che si faceva censura,dando cosi’ la scusa al direttore della RAI per dire che allora i talk show durante la campagna elettorale non si sarebbero svolti.Non c’entra nulla l’editto bulgaro,Travaglio,sei in totale malafede,come troppo spesso ormai,fu colpa proprio dei conduttori e della federazione della stampa se in campagna elettorale i talk show furono sospesi (e non chiusi).
Ti bastano queste spiegazioni?Travaglio o è in totale malafede oppure è un inetto e non capisce un tubo,scegli tu.Io propendo per la malafede,purtroppo,ma non so se sia piu’ grave la malafede o l’inettitudine.
Vorrei sapere cosa si salva in questo “sporco” Paese per Travaglio C.
Vorrei sentire critiche costruttive e non più soltanto critiche distruttive.
DELAZIONI DELAZIONI DELAZIONI…tutti manderebbero in Galera Tutti.E Basta con questo gettare fango su fango su fango.Ma chi è meglio di Bonino???Travaglio???Prodi???Rodotà???Sant’Oro???Dalema???Berlusconi??? Ad Averne di Politici come Emma BONINO!!! Ad averne!!!! DELAZIONI DELAZIONI DELAZIONI!
non posso che ringraziare Travaglio perché mentre nel web ci sono link che offendono la bonino per la sua attiva campagna a favore di una legge sull’aborto, avevo rimosso il motivo per cui da persona stimabile mi era diventata antipatica… ha militato nelle file di Forza Italia e una scelta del genere me la fa escludere dalle mie preferenze, sebbene donna e avrei voluto una donna a capo della Repubblica
Il pericolo ora sembra scongiurato. Altri però si profilano all’orizzonte, tipo Marini o Amato.