Un incontro “cordiale”, “positivo” anzi, “un bel-l’incontro”. Fiom e Movimento 5 Stelle ieri si sono conosciuti per la prima volta. E, a quanto pare, si sono piaciuti. L’incontro sarà pubblicizzato sul web, ma dalle ricostruzioni del Fatto i punti di incontro sono stati diversi. Dal reddito di cittadinanza alla rappresentanza sindacale, dalla revisione dei Trattati europei fino alla riduzione dell’orario di lavoro.
Maurizio Landini e gli altri esponenti della segreteria Fiom sono giunti in via Uffici del Vicario verso mezzogiorno. Al piano dove è collocato il gruppo pentastellato sono stati ricevuti da Roberta Lombardi e dai membri delle commissioni Lavoro e Affari sociali, circa una ventina di deputati. E sono stati accolti bene. C’è chi ha voluto fare la foto, chi si è messo al collo, e ci girava ancora nel pomeriggio, il cartellino del sindacato. Da lì in avanti è iniziato l’annusamento.
Sapendo chi aveva di fronte, Landini si è presentato con un dossier con il “programma” della Fiom – lo stesso presentato la settimana scorsa a Pd e Sel – ma con una differenza. Una pagina intitolata “Cos’è la Fiom”. “Noi ci finanziamo interamente con i contributi dei nostri iscritti, non abbiamo fondi pubblici né finanziamenti di alcun genere” ha spiegato il segretario Fiom. Un modo per rompere il ghiaccio.
ERA STATO Grillo a dire che “il sindacato è morto” anche se poi, in un altro comizio, aveva espresso giudizi positivi proprio su Fiom e Cobas. Certi giudizi sono stati ribaditi ieri: “Il sindacato è distante dai problemi di chi lavora” oppure “esiste da tempo una crisi di rappresentatività”. E ancora: “Quando si parla con il sindacato si finisce per parlare con il Pd”, le principali obiezioni. Ma Landini ha avuto soprattutto apprezzamenti. “Un incontro di grande serenità d’animo” spiega al Fatto Claudio Cominardi, deputato 5Stelle membro della Commissione lavoro. “Siamo contenti perché molte battaglie le condividiamo, ad esempio il reddito di cittadinanza su cui invece abbiamo riscontrato un certo scetticismo da Cgil, Cisl e Uil”. A Cominardi è piaciuta la concretezza, tra i deputati erano presenti sia metalmeccanici che imprenditori e il poter parlare di questioni di grande importanza come ad esempio gli effetti della riforma Fornero anche su lavoratori diversi dai classici “esodati” e di cui non si parla mai. Nel gruppo cinquestelle la discussione su cosa fare della legge Fornero è avviata e l’ipotesi di chiederne l’abrograzione è stata già fatta. Le posizioni non sono state pienamente coincidenti. Sul reddito di cittadinanza, ad esempio, Landini ha chiesto che non venga pensato in alternativa alla cassa integrazione ma come suo completamento “per il diritto allo studio e per sostenere chi non ha un lavoro”. “Ma l’importante è averne parlato – spiega Cominardi – io vorrei fare anche una discussione sulla riduzione dell’orario di lavoro. Ci servono utopie concrete”. Un primo incontro, dicono entrambe le parti, a cui però ne seguiranno altri. “Positivo e cordiale” spiegano in Fiom. “Ci incontreremo ancora – aggiunge Cominardi – c’è da lavorare e confrontarsi”.
Da Il Fatto Quotidiano del 25/04/2013.
sono stati i secondi dopo la Cisl a distruggere il diritti del lavoro nelle aziende, fottendosene dei probblemi dei delegati, facendo finta di fare quel qualcosa che non hanno mai fatto. La triade sono altro che partiti, vivono di sonvenzioni e contributi elargiti dallo stato. Gli unici che hanno fatto del vero sindacato in Italia sono quei lavoratori che hanno capito in tempo il tradimento di questa gente lo ha denunciato e si sono uniti nei cobas che non rispondono alla gerarchia della potere politico piramidale.Non confondiamo i cobas con la fiom se lo fate vuol dire che non avete capito nulla.Fatevi raccontare la verita’ dai lavoratori traditi cercate e fatevi raccontate le loro storie non parlate con ii vertici della fiom o fim , sono solo bei discorsi senza contenuti, anzi i contenuti sono quasi sempre il contrario delle naturali aspettative. Ho le interviste dell’ILVA dove questa gente e’ stata denunciata per le morti in quell’inferno. Appoggiare collaborare o sostenere qualsiasi sindacato confederale sarebbe come fare inciuci con il PDL e sarebbe un errore madornale per il M5s…Giuseppe Sblendorio ex delegato ed RLS Fiom CGIL e attivista M5s.
Bene anzi benissimo finalmente uno dei problemi di maggior disagio comune agli ultrasessantenni e ai giovani esce dal fondo del pantano. I giovani devoni lavorare e devono costruire la loro vita, i pensionandi devono fare posto..si chiama turnover generazionale ed e’ totalmente normale!!