Napolitano: “Fermate la deriva dei giovani senza lavoro”.
Le misure.
ROMA— Arriva ancora una volta sul tavolo del governo la proroga di sei mesi dell’ecobonus e degli sconti per le ristrutturazioni edilizie, e spunta la possibilità di “rottamare” anche mobilio e cucine. Mentre si accelera il meccanismo dei pagamenti dei debiti dello Stato alle imprese che nel 2014 potranno essere completamente estinti, come ha dichiarato il relatore del provvedimento al Senato, Antonio D’Alì (Pdl). Il nuovo meccanismo, messo a punto dal Tesoro anche su indicazione del cosiddetto piano Messori-Bassanini, rafforza la versione della Camera, che aveva già aperto la strada a nuovi meccanismi finanziari. Ora la norma introdotta dal Senato prevede esplicitamente la «garanzia dello Stato» sui debiti acquistati dalle «banche» e oggetto dei piani di rimborso degli enti locali. In questo modo l’operazione diventerà più appetibile in quanto, se gli enti locali si dimostrassero per qualsiasi motivo «insolventi», interverrebbe come «prestatore di ultima istanza» la Cassa Depositi. Il decreto “salda debiti”, che ha ricevuto ieri l’ok della Commissione Bilancio del Senato, ha previsto anche l’estensione ai professionisti della possibilità di riscuotere gli arretrati dallo Stato.
Quanto ai bonus il presidente del Consiglio Letta è sembrato stringere i tempi: «Il cdm di domani (oggi, ndr) affronterà il rilancio delle politiche di ristrutturazione che comprende anche gli aspetti di eco-compatibilità e le politiche della prevenzione», ha detto ieri in visita alle zone terremotate dell’Emilia. «Sono ottimista », ha confermato ieri il ministro per le Infrastrutture Lupi.
Il provvedimento sull’ecobonus è all’ordine del giorno e, sul
piano economico, è la seconda mossa fiscale del governo dopo lo stop alla rata dell’Imu di giugno (ieri è stata anche rinviata la data di presentazione del 730 dal 31 maggio al 10 giugno). Tuttavia, come è avvenuto la scorsa settimana, non è escluso che la riunione si limiti ad un nuovo esame, oppure che vari solo l’ecobonus. Il nodo sono i 230 milioni necessari per rifinanziare le due misure per la fine dell’anno (80 ecobonus e 150 ristrutturazioni). Sul punto i partiti della maggioranza sono divisi, con il Pd schierato per l’ecobonus e il Pdl che privilegia le ristrutturazioni edilizie. Il bonus energetico è attualmente al 55%: se non sarà rinnovato, lo sconto fiscale scenderà dal primo luglio prossimo al 36% . Analoga la vicenda del bonus edilizia: dal gennaio del 2012 l’importo detraibile è salito al 50% spalmabili in dieci anni con un tetto di detraibilità raddoppiato a 96 mila euro. La misura scade il 30 giugno prossimo e dunque dal primo luglio lo sconto scenderà al 36% con un tetto di 48 mila euro di detraibilità.
Infine la questione lavoro resta in primo piano: ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha invitato a combattere la «deriva psicologica dei giovani» di fronte ad una situazione «molto critica».
Da La Repubblica del 31/05/2013.
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