No, cittadino Bondi, non ci sarà nessuna guerra civile. Siamo (tutti) troppo stanchi, stremati, sfiniti, e le sorti del vostro consumatissimo satrapo non sono più, vent’anni dopo, una vera ragione di passione o di disgusto. Nessuna rivoluzione nasce dalla muffa, dalle vecchie carte, dai rancori irranciditi. Ai ragazzi, del vostro amico Silvio, non importa un fico. Non lo amano e non lo odiano, semplicemente non lo tengono in alcun conto. È il passato. Ma le pare, cittadino Bondi, che sarebbe decoroso vedere persone di una certa età (come lei, come me, come tutti gli stagionati adulti protagonisti di questa triste storia) occupare la scena per scannarsi tra loro nel nome di un vecchio pregiudicato, così avanti con gli anni da non poter contare, neppure volendolo, sullo spettacolare esito della galera? Ma non sente, cittadino Bondi, in tutta questa storia, il fiato guasto di una digestione inceppata, di un metabolismo ammalato? Ma che ne direbbe, cittadino Bondi, se invece di ingombrare la scena, e continuare a dare scandalo di fronte ai nostri figli, con queste nostre vecchie faccende meschine, ce ne andassimo a giocare a bocce e a bere un bianco, e litigare in privato? Io intanto non sono mai stato così contento di prendermi due settimane di vacanza.
L’amaca
torna il 20 agosto. Buon vino bianco a tutti, anche a Bondi.
Da La Repubblica del 04/08/2013.
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