Sono volati ceffoni e spintoni alla Regione Piemonte (ieri) e in Campidoglio (ieri l’altro). Zuffe istituzionali. Uomini sull’orlo di una crisi di nervi che si afferrano per la cravatta. Ecco una possibile risposta a chi si domanda come mai, con una situazione economica e sociale così drammatica, la gente non si scanna per le strade. La gente non si scanna per le strade perché, in sua vece, si scannano i consiglieri comunali e regionali, e presto, forse, deputati e senatori. Il principio di rappresentanza, una volta tanto, ne esce confermato.
Un’ipotesi di massima (che metterebbe d’accordo, una volta tanto, quelli che odiano la politica e quelli che la ritengono indispensabile) sarebbe incaricare dello scontro estremo e simbolico — tipo Orazi e Curiazi — gli eletti dal popolo. Che si guadagnerebbero eccome il pane, e anche il companatico, immolandosi per le rispettive cause, incarnando pubblicamente il conflitto sociale, lo scontro ideale, l’odio politico. Ulteriore vantaggio è che i giovani, più vigorosi e prestanti, avrebbero certamente la meglio garantendo, ben più drasticamente di Renzi, il ricambio della classe dirigente.
Da La Repubblica del 27/11/2013
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