La retata di ultras della Lazio a Varsavia viene giudicata con serena rassegnazione dalla nostra ambasciata, che segue la vicenda nella convinzione che «la Polonia è un paese civile», e cerca di assistere come può gli italiani fermati dopo gli scontri con la polizia; non così il direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, secondo il quale «non avevano fatto niente di male, erano a Varsavia per vedere una partita di calcio». I coltelli e le asce al seguito dei vivaci supporter erano, evidentemente, oggetti d’uso personale: chi di noi, quando va all’estero, non completa la sua borsa di viaggio con un’ascia? Le dichiarazioni di Tare sono la miliardesima conferma della impossibilità congenita di risolvere la questione del tifo violento in Italia. Non c’è niente da fare, le società sono complici delle curve. O perché ne sono ricattate o perché — ed è anche peggio — non sono più in grado di cogliere la differenza tra il tifo e la guerra per bande, che è l’attività prediletta della quasi totalità dei curvaioli. La sola, decente dichiarazione che il portavoce di una società di calcio potrebbe fare, quando i suoi tifosi vanno in trasferta, è: scusateci. Ma non l’abbiamo mai sentita fare.
Da La Repubblica del 30/11/2013.
Mi scusi se mi permetto di intervenire, ma Lei scrive tutto ciò come persona informata sui fatti o semplicemente per riempire uno spazio con i soliti luoghi comuni che ruotano attorno a questi “curvaioli” come Lei li definisce?
Stanno uscendo varie versioni di questa vicenda, rispetto alla quale le uniche fonti sono un video di alcuni coltelli disposti su di un tavolo ed un filmato notturno per nulla chiaro.
Mi chiedo se eticamente sia giusto, quindi, pubblicare un articolo come il suo avendo a disposizione unicamente queste informazioni.
Tra le altre cose la invito a provare ad imbarcarsi su di un qualsiasi aereo con un ascia al seguito!
Cordialmente,
Lorenzo De Blasio
Scusi Michele Serra, ma lei sa quello che è veramente successo a Varsavia? Sa che sono stati effettuati rastrellamenti nei confronti di gente inerme? sa che non c’è un solo poliziotto ferito, un solo tifoso ferito? sa che ci sono persone, persone non tifosi, che sono stati denudati e perquisiti al gelo per i reati di adunata sediziosa, per aver intonato cori, e per essersi coperti il viso con delle sciarpe? perchè prima di scrivere banali e qualunquistiche cazzate non si informa? che bel mestiere il giornalista con il culo a calda che pontifica sulla pelle di ragazzi e ragazze, e anche persone anziane brutalizzate dalla polizia polacca,. si vergogni.