REGIONE SICILIA Palermo, 97 inquisiti per 10 milioni di spese personali a carico dei contribuenti.
IL DENARO è finito, invece, in numerosissimi rivoli che l’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e condotta dai pm Sergio De Montis e Maurizio Agnello sta ricostruendo anche con l’interrogatorio,neiprossimigiorni,deitredici destinatari degli avvisi di garanzia. Gli indagati per peculato sono in tutto 97 e tra loro anche l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, l’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio, e, tra gli altri, i deputati Nino Dina, Salvatore Cordaro, Gaspare Vitrano,MassimoFerrara,Franco Mineo, il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo, Bernardo Mattarella, Cateno De Luca, Riccardo Savona, Lino Leanza, Paolo Ruggirello, Salvino Pantuso, Carmelo Curenti e Alessandro Aricò. A rivelare nell’aula di palazzo dei Normanni di avere ricevuto un avviso di garanzia è stato l’ex capogruppo del Pd Antonello Cracolici, oggi presidente della commissione Affari istituzionali, che ha convocato per stamane una conferenza stampa per difendersi dalle accuse: “Ogni contestazione riguarda la mia attività di capogruppo – ha dichiarato – non mi viene contestato di aver messo un euro in tasca”. Avrebbe utilizzato il denaro, secondo l’accusa, per acquistare cialde per la macchinetta del caffè, acqua minerale e pubblicare necrologi sul quotidiano cittadino a differenza del sindaco di Marsala, Giulia Adamo, ex Forza Italia e Udc, accusata di avere acquistato un regalo di nozze in gioielleria spendendo 1690 euro. Di più, 2500 euro, sempre per un regalo di nozze a un’impiegata del gruppo, ha speso il Pd. E 24 bonifici, per un totale di 51 mila euro, sono stati scoperti nei conti dell’on. Rudy Maira (ex Pid) che li ha usati per l’acquisto di un’auto, utilizzata, secondo le fiamme gialle, per fini privati. Avviata nell’ottobre del 2012 con il sequestro di una copiosa documentazione a palazzo dei Normanni, l’inchiesta ha subito una svolta nei giorni scorsi con il deposito in procura di una dettagliata informativa dalla quale sono scaturiti gli avvisi di garanzia e le iscrizioni nel registro degli indagati.
IL TERREMOTO giudiziario ha scosso ulteriormente l’assemblea regionale popolata da oltre cento nuovi portaborse assunti per tre anni e già attraversata da tensioni e contrapposizioni con il governo guidato da Rosario Crocetta. Proprio ieri, per reagire all’inserimento di 39 milioni di euro di spese dell’Ars tra i fondi “senza copertura certa” che la Regione dovrà trattare con lo Stato, i commessi, eseguendo nuove direttive, hanno imposto agli assessori di scendere dall’auto all’ingresso di piazza Indipendenza: “Mi dispiace, non potete entrare con l’auto, dovete andare a piedi così come prevede il regolamento”. Da ieri fatto applicare alla lettera, senza eccezioni.
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