PARE che il nuovo programma di Belen Rodriguez sia accusato di “maschilismo” da un manipolo di indignati che raccoglie firme online. Nel breve compendio visibile su Internet si vede il solito crocchio di ragazzuoli e ragazzuole che soppesano reggipetti, rimirano sciancrature, calibrano scollature, incerti se adottare questa o quella mise come le zie dalla sartina e dalla modista, tanti anni fa. Viene quasi da difendere il maschilismo, che è una cosa molto brutta ma molto seria, e con questo sdilinquirsi tra balocchi e profumi c’entra davvero poco.
C’entra, piuttosto, il narcisismo bisex che anima decine di programmi e interi palinsesti satellitari, con modelli e modelle e vice modelli e vicemodelle che indossano tante cosine in salottini carini, sotto lo sguardo amorevole di stilisti e vicestilisti prodighi di consigli sul tipo di asola, e discussioni appassionate su lacca per capelli sì/lacca per capelli no. È il defilé più lungo della storia umana (iniziato nei lontanissimi Ottanta e tuttora in corso) e suscita qualche pensiero nero non tanto sul sessismo nelle sue varie forme quanto sul progressivo infrollirsi di legioni di ambosessi occidentali che come massima urgenza da sbrigare devono decidere se quest’anno va il lilla o il terradisiena.
Da La Repubblica del 22/04/2014.
L’ha ribloggato su .
Eh beh,si….soprattutto il milione di famiglie senza reddito(notizia del giorno)ha come massima urgenza da sbrigare il decidere se quest’anno va il lilla o il terradisiena….