6MILA EURO AL MESE ALL’EX GOVERNATORE: TUTTO SECONDO LE NORME REGIONALI.
Tra Totò Cuffaro e la Sicilia il rapporto è indissolubile, anche dopo le dimissioni da governatore e la condanna definitiva a sette anni per favoreggiamento alla mafia. Dall’aprile di tre anni fa, ogni mese, anche adesso che è rinchiuso in una cella di Rebibbia, l’ex governatore riceve un bonifico di seimila euro lordi a ricordargli la munificenza della sua terra. Unico limite, l’impossibilitàdi ottenerli direttamente: la condanna in giudicato gli impone la presenza di un procuratore, indicato da lui stesso, che incassa le somme, frutto del vitalizio che la regione siciliana gli riconosce per la sua militanza ultradecennale all’Assemblea regionale.
PER IL DECRETO Monti del 2012, la condanna per reati di mafia di un deputato non è un ostacolo per ottenere il trattamento di quiescenza: lo è invece per chi è condannato in via definitiva per “delitti contro la pubblica amministrazione che comportino interdizione dai pubblici uffici”, come recita uno degli articoli del decreto recepito in Sicilia appena un mese fa sull’onda della spending review: anche nell’isola di Bengodi un ex deputato condannato dalla Cassazione per avere rubato denaro pubblico non può continuare a percepire il vitalizio come un normale pensionato.
Ma l’assemblea regionale gli lascia comunque una via di fuga per riottenere la pensione: “fatti salvi – recita il nuovo testo del regolamento – gli effetti della riabilitazione” giudiziaria, che monda i delitti, sbianca la fedina penale e garantisce il ritorno del vitalizio. E visto che il decreto Monti ha dimenticato i condannati per reati di mafia può dormire, in prospettiva, sonni tranquilli Raffaele Lombardo, successore di Cuffaro non solo a palazzo d’Orleans ma anche nel destino giudiziario, con una condanna, per ora in primo grado, a sei anni di carcere per concorso in associazione mafiosa.
E possono stare tranquilli anche tutti gli ex deputati (una decina circa) già condannati per mafia nel corso degli ultimi venti anni; a loro, con il vecchio sistema previdenziale, basta aver fatto tre legislature per andare in pensione a 50 anni: se ne hanno fatte solo due dovranno aspettare i 55 anni. Fino al 2012, infatti, l’Assemblea Regionale Siciliana permetteva agli ex deputati di andare in pensione anche a 50 anni se avessero avuto tre legislature alle spalle. Proprio come Cuffaro, che dopo le dimissioni da presidente della Regione nell’aprile 2008, venne eletto al Senato, rimanendo a Palazzo Madama fino al febbraio del 2011, mese in cui è decaduto per la condanna definitiva, a cui è seguita l’immediata richiesta di vitalizio.Che oggi non potrebbe più ottenere, visto che le regole sono cambiate e l’attuale regolamento dell’Ars prevede che il primo assegno pensionistico scatti al compimento dei 65 anni di età «a condizione di aver svolto un periodo effettivo di mandato per almeno 5 anni’”.
E se il baby pensionato Totò Cuffaro a soli 56 anni continuerà a percepire da detenuto la pensione, il caso imbarazza la politica siciliana, stretta in un assordante mutismo.
NON PARLA il presidente della commisione regionale antimafia Nello Musumeci, ieri irraggiungibile al cellulare, a cui tocca decidere se porre alla sua commissione una domanda semplice ma attuale: è giusto che gli ex deputati regionali condannati in giudicato per reati collegati alla mafia continuino a percepire vitalizi? Non sarà facile rispondere, per una commissione il cui segretario , l’onorevole Salvino Caputo (ex Pdl, ora Fratelli d’Italia), e’ candidato ad un mega vitalizio (all’attivo ha ben quattro legislature) nonostante sia anch’egli condannato con sentenza passata in giudicato: un anno e cinque mesi per tentato abuso di ufficio.
Da sindaco di Monreale (Palermo) tentò di cancellare una serie di multe che i vigili urbani avevano sollevato all’arcivescovo Salvatore Cassisa e ad alcuni suoi ex assessori.
Ora rischia la decadenza dall’assemblea regionale, che dovrà essere pronunciata dopo un parere della commissione verifica poteri sull’interpretazione della legge che prevede l’incandidabilità dei deputati con sentenza in giudicato. Commissione della quale Salvino Caputo è vice-presidente.
Da Il Fatto Quotidiano del 04/05/2014.
[…] [Fonti: http://www.lastampa.it/2014/05/03/italia/cronache/sicilia-cuffaro-condannato-per-mafia-ma-prende-un-vitalizio-da-mila-euro-r7VEzfwN8tMTAAUmchjVZK/pagina.html,http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/04/regioni-tagli-poltrone-finanziamenti-monti-danni-incalcolabili-dagli-scandali/372619/, https://triskel182.wordpress.com/2014/05/04/il-senso-della-sicilia-per-cuffaro-vitalizio-al-condannat…,http://www.corriere.it/politica/12_novembre_16/vitalizi-regionali-fiorito_2fc07370-2fb4-11e2-9676-750af71025bf.shtml%5D […]