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Archive for agosto 2014

Gerini-Green-DropIl Festival del cinema di Venezia è l’occasione per far conoscere al grande pubblico quelle produzioni in concorso che si occupano anche di ambiente e ecologia e proprio un premio, il Green Drop Award ne riconosce il merito.

Il Premio Green Drop Award, voluto dall’associazione Green Cross Italia, che riconosce quelle produzioni in concorso che prestano particolare attenzione alla sostenibilità e all’ambiente, torna puntuale quest’anno al Festival del Cinema di Venezia 2014 con una giuria particolarmente importante: Silvia Scola, vice presidente dell’Associazione Nazionale Autori Cinematografici, Blasco Giurato, direttore della fotografia di Nuovo Cinema Paradiso e Chiara Tonelli che ha capitanato la squadra vincitrice del Solar Decathlon 2014.

La proclamazione della pellicola vincitrice sarà annunciata il prossimo 5 settembre al Lido e il trofeo ambito è la goccia in vetro soffiato del maestro Simone Cenedese che contiene al suoi interno un campione di terra proveniente dall’Antartide. (altro…)

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Le battute si sono sprecate, in rete e fuori: d’altronde se ad una provocazione (come quella de l’Economist che fa gli interessi suoi) si risponde con un’altra provocazione, questo è quello che si ottiene.
Proprio non serve a nulla, la scenetta col carretto dei gelati, in un momento come questo, dove il paese è in deflazione e non ci sono al momenti spiragli per essere ottimisti.
A parte essere Renzi. Il 40% e passa non dovrebbe far dormire lui, non gli italiani, che a furia di promesse, si potrebbero anche accorgere che il gelato sarà anche buono, ma si scioglie in fretta. (altro…)

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ProfughiDA CHE PARTE STIAMO
L’unica “civiltà” possibile deve ancora nascere.

È come se fosse caduto il mappamondo e si fosse frantumato in tanti pezzi che non si mettono insieme. Hanno tentato di metterlo insieme parlando di scontro di civiltà, una teoria del politologo americano Samuel Huntington, che ha percorso ciò che restava dei pezzi del mondo dopo la guerra fredda, con la stessa fortuna di un’altra tesi quasi contemporanea, quella della “fine della Storia”, riproposta dal filosofo americano Francis Fukuyama. I due errori si spiegano con una congestione di eventi accaduti tutti insieme, di cui la cultura del mondo ha capito ben poco, salvo notare un solo dato importante: la discontinuità.

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Giannelli

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Forza antirussa

Al summit dei leader a Bruxelles sì alla proposta di inasprire le misure L’allarme del premier finlandese “Violato il nostro spazio aereo”.

BERLINO – «Il momento è serio e drammatico, stiamo raggiungendo il punto di non ritorno», ha detto il presidente uscente della Commissione europea, Barroso. «La Russia è in guerra con l’intera Europa», ha incalzato la presidente lituana, Grybauskaite. «Dobbiamo aumentare le sanzioni», ha chiesto il presidente francese François Hollande. Pesano gli scenari e i timori peggiori, sul summit europeo straordinario: i leader dell’Unione europea, incontrando anche il presidente ucraino, Petro Poroshenko, hanno cominciato al loro vertice a prepararsi al peggio. E la scelta operativa più forte è quella della Nato, annunciata dal Financial Times : l’Alleanza costituirà subito una forza mobile di pronto intervento con almeno diecimila uomini, jet da combattimento, aerei da trasporto, carri armati e navi, per garantire la difesa di Baltici e Polonia. (altro…)

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Giustizia“Ho appena finito di leggere il reale contenuto delle tanto sbandierate decisioni epocali prese ieri dal Consiglio dei Ministri in materia di riforma della giustizia e mi son chiesto: “ma fino a che punto è lecito truffare la buona fede degli italiani?”. Poi, però, ho letto i titoli e gli articoli dei soliti giornali di regime e soprattutto le dichiarazioni di alcuni “illuminati” Ministri e mi sono detto: “ma come possono gli italiani valutare l’effettiva bontà delle suddette riforme, se ad essi vengono propinate notizie così false e fuorvianti da rasentare il reato di truffa?”.
Volete alcuni esempi? Eccoli:
1 – “La Repubblica” così titola quel che sarebbe stato approvato ieri dal Consiglio dei Ministri: “La rivoluzione Giustizia, prescrizione congelata, nuovo falso in bilancio e vacanze dimezzate”;
2 – “Il Corriere della Sera” così sintetizza l’umore del Governo: “il Premier Renzi parla di rivoluzione, il Ministro della Giustizia Orlando è molto soddisfatto perché è riuscito a far varare dal Consiglio dei Ministri l’intero pacchetto Giustizia”; (altro…)

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Informazione

POSIZIONAMENTI.

Non è piaciuto il gelato, ma non ha entusiasmato nemmeno il “big bang”. I giornali del dopo consiglio dei ministri di venerdì non ci vanno leggeri né con la pantomima del gelataio dentro al chiostro di Palazzo Chigi, né con le norme “sblocca-Italia” emerse dal confronto tra i ministri. Nel Paese arrivato al punto più basso degli ultimi anni nella propria parabola economica, mentre gli italiani imparano sulla propria pelle il significato della parola “deflazione”, le slide sugli investimenti in cantieri vecchi e nuovi e le proposte sulla giustizia, hanno trovato davanti un muro di gufi scettici. Da Repubblica al Corriere della Sera, alla Stampa, le bocciature sulla capacità dei provvedimenti di produrre un qualche sviluppo sono state nette. Resistono, in alcune ridotte, gli estimatori del presidente del Consiglio. Se Mario Ajello sul Messaggero, annota, in un discorso tutto politico, che Matteo ha imparato a cambiare ritmo, la Gualmini, sulla Stampa, si lancia in una perorazione al di là di ogni qualsivoglia analisi economica auspicando che, probabilmente, l’ottimismo ostentato dal premier “non sia proprio l’unica cosa da fare”. Dopo, effettivamente, non resta che pregare. (altro…)

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UEL’apertura sdoganata in un incontro con Barroso e Katainen. Lo stop ai tagli valido fino a due anni.

LA SVOLTA è arrivata venerdì pomeriggio, quando nell’ufficio di Josè Manuel Barroso, al tredicesimo piano del quartier generale della Commissione europea, sono entrati Jean Claude Juncker, dal primo novembre suo successore alla guida dell’esecutivo comunitario, e l’attuale commissario agli Affari economici, il finlandese Jyrki Katainen. I tre si sono seduti al tavolo delle riunioni vicino all’enorme finestra che domina la capitale belga. Con loro hanno preso posto gli specialisti di conti pubblici che hanno preparato quello che in gergo si chiama option paper, un documento informale con diverse opzioni per mitigare l’austerità. Lo hanno messo sul tavolo e hanno iniziato una discussione durata diverse ore che probabilmente cambierà il futuro delle politiche economiche europee. (altro…)

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CementoI FONDI IMMOBILIARI POTRANNO COSTRUIRE (COI SOLDI DI CDP) SUI TERRENI PUBBLICI NON UTILIZZATI. UN REGALINO PURE PER LE COMPAGNIE PETROLIFERE.

Nel decreto Sblocca Italia, come in altri testi omnibus prima di lui, trovano al solito posto i fondi di magazzino dei vari ministeri, Infrastrutture e Sviluppo economico su tutti. Normette, leggine, in genere schiacciate sugli interessi economici più rilevanti (leggi grandi imprese), infilate dentro queste leggi monstre e praticamente incomprensibili.   Questo decreto di Matteo Renzi, come detto, non fa eccezione. Per capire l’assetto definitivo delle norme bisognerà aspettare la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma il combinato disposto tra le bozze in possesso del Fatto Quotidiano e le dichiarazioni dei ministri sono assai preoccupanti. Della proroga ai concessionari autostradali (inserita alla chetichella, giura Raffaele Bonanni della Cisl) vi abbiamo parlato ieri, ma Maurizio Lupi e i suoi tecnici non si sono fermati qui e stanno provando, in sostanza, a trasformare un bel pezzo di demanio pubblico in un affare per costruttori. (altro…)

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LA STAGNAZIONE economica e l’arrivo della deflazione hanno suggerito a molti giornali (compreso questo) un paragone con gli anni Cinquanta, che precedettero e introdussero il grande boom industriale italiano. Si è rievocato il clima di grande speranza di allora, quando tutto iniziava, contrapponendolo al clima depresso di oggi, che molto sembra finire. E poiché oggi, materialmente parlando, stiamo infinitamente meglio di ieri, con un livello di benessere, di salubrità, di possibilità economiche, di aspettative di vita, perfino di altezza media decisamente superiore rispetto a quello dell’Italia post-contadina da poco uscita dalla guerra e dalla fame, viene da chiedersi come mai l’umore medio sia così lugubre e poco ottimista. (altro…)

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EllekappaOltre ai suoi difetti, che non fa nulla per nascondere, Matteo Renzi ha mostrato finora almeno tre pregi: intelligenza, coraggio e abilità nella comunicazione. Venerdì, nella conferenza stampa sul consiglio dei ministri del Big Bang che doveva rivoluzionare l’Italia, il premier con gelato e congelato ha fatto di tutto per smentirli tutti e tre. Soltanto uno stupido può inscenare quegli spensierati sketch da cabaret o da villaggio vacanze mentre il Paese sprofonda sempre più in una crisi senza fine. Solo un pavido può rinviare a data da destinarsi misure urgenti come quelle – da lui stesso peraltro annunciate – sul disboscamento delle partecipate comunali, la prescrizione, il falso in bilancio, l’autoriciclaggio e la corruzione. (altro…)

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BerlusconiLE CONFESSIONI DEL CAPO DEI CAPI, IN CARCERE, AL CO-DETENUTO LORUSSO ”AI CATANESI DICEVO: SE NON PAGA, BRUCIATEGLI LA STANDA. SALDAVA OGNI 6 MESI”.

Berlusconi? “…si è ritrovato con queste cose là sotto, è venuto, ha mandato là sotto a uno, si è messo d’accordo, ha mandato i soldi a colpo, a colpo, ci siamo accordati con i soldi e a colpo li ho incassati’’. Quanti soldi? “A noialtri ci dava 250 milioni ogni sei mesi”. Parola di Totò Riina, che il 22 agosto dello scorso anno nell’ora d’aria nel carcere di Opera smette di parlare di Berlusconi in termini politici, generici o rancorosi (“È un buffone’’) e racconta al co-detenuto Alberto Lorusso la sua verità sul rapporto tra l’ex presidente del Consiglio e Cosa Nostra fin dagli anni 80, ormai consacrato in una sentenza della Cassazione: il pagamento di un “pizzo” milionario a fronte di un patto per ottenere reciproci e futuri vantaggi.   La conversazione depositata agli atti del processo per la trattativa Stato-mafia, parte dalla sorte giudiziaria di Berlusconi, in bilico in quei giorni di agosto dell’anno scorso, e il discorso cade subito sulle somme versate dall’imprenditore milanese ai boss palermitani e sulle analoghe richieste provenienti dai catanesi.  (altro…)

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Pietro-GrassoRenzi e Berlusconi cancellano il voto di scambio politico mafioso. Secondo la cassazione, in base alla nuova formulazione del 416ter, voluta da Renzi e Berlusconi e da noi ferocemente avversata, accordarsi per il voto di scambio con un mafioso non è più reato se non viene usato il metodo mafioso nel procacciamento dei voti. Quindi se gli elettori non vengono spinti alle urne con i kalashinkov o con le lupare non esiste il reato ed il politico che si è accordato con i mafiosi può andare assolto. Questo è il senso di una pronuncia della Cassazione pubblicata ieri pomeriggio. Ecco la lotta alla mafia secondo Renzi e Berlusconi. Quanti hanno salutato la nuova formulazione del 416ter osannando il governo (con frasi disgustose quali “la norma è bellissima“) e che ricoprono posti di rilievo negli apparati che lottano la mafia, sono invitati a rassegnare le loro dimissioni avendo ampiamente comprovato la loro manifesta incompetenza e quindi inadeguatezza a ricoprire tali posti. Noi avevamo previsto tutto questo e ci eravamo opposti alla approvazione di questa norma, proponendone un’altra ben diversa ed efficace. (altro…)

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DraghiAd agosto prezzi in calo dello 0,1%, è la prima volta dal 1959 Persi mille posti di lavoro al giorno. Istat: “Sarà stagnazione”.

ROMA  – Lo spettro che si aggirava sul Paese, ieri si è materializzato. L’Italia è caduta in deflazione. Come non accadeva da esattamente 55 anni. Era infatti il settembre del 1959 quando fu registrato un segno negativo dell’1,1% sull’andamento tendenziale dei prezzi. Ma quella era la vigilia del boom economico. Mentre oggi la tenaglia della crisi stringe anche sulla recessione accompagnata da una disoccupazione che arriva al 12,6% con quasi mille posti di lavoro bruciati ogni giorno a luglio.
Ma non basta: il tasso di disoccupazione della fascia compresa tra i 15 e i 24 anni, resta il più duro da digerire e risolvere in breve tempo, visto che la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro in questa forbice di età sfiora ormai il 43%. (altro…)

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RenziIo un’idea dei motivi per cui non si sono spesi questi 80 euro me la sono fatta.

Un’idea non scientifica e non statistica, s’intende: i miei panel infatti sono un paio di supermercati, tre o quattro alimentari, qualche bar e chiosco tra Roma e Milano. E le risposte non erano mai a domanda diretta (”scusi, ha speso gli 80 euro? E se no, perché?”) ma semmai l’epilogo quasi casuale di conversazioni partite per altri motivi (”lei che è alto, mi prende il sale iodato sull’ultimo scaffale?”) o sulla base del più grande collante sociale interclassista rimasto in questo Paese (”che culo il girone della Juve, sarà l’anno di Kovacic, Manolas è una pippa”).

Ecco: a conclusione della mia imprecisissima ricerca, la risposta (relativa ovviamente a chi gli 80 euro li ha presi) è: col cazzo che ci credono. Cioè, la maggior parte degli astanti da me sondaggiati non crede affatto che dopo averglieli dati con una mano, quei pur benvenutissimi soldi, il governo (o qualcun altro) non se li riprenda con l’altra. (altro…)

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Lupi

AVEVA PROMESSO 43 MILIARDI DI CANTIERI, RESTANO QUALCHE DECINA DI MILIONI, LE SEMPLIFICAZIONI “ALLA PASSERA” E UN REGALO AI SIGNORI DELLE AUTOSTRADE.

Poca crema e poco limone, diciamo quasi niente, in compenso tantissima, molta panna montata. Questo “Sblocca Italia”, venduto da Matteo Renzi come lo strumento che avrebbe scosso la sonnacchiosa economia italiana, s’iscrive di diritto nella lunga lista dei vari “Semplifica Italia”, “Cresci Italia 1” e “2.0” partoriti dalla fantasia di Corrado Passera e Mario Monti, i cui fasti furono rinverditi dal “Decreto del Fare” di Enrico Letta. Ora Renzi e i suoi ministri si mettono in colonna dietro quei grandi cultori del tutto fumo e niente arrosto. Con un di più: Renzi non segue la buona regola di tenere basse le aspettative e dunque la delusione è più cocente quando ci si trova di fronte all’ennesimo testo di semplificazioni più o meno lambiccato.  (altro…)

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UNA spietata inchiesta dell’ Espresso in edicola rende nota la fine tragicomica di tutti o quasi i leader del movimento dei Forconi, che solo diciotto mesi fa infiammò i talk-show e le prime pagine e già pare un reperto dei secoli passati. Uno è in galera per spaccio di droga. Uno ha indetto un referendum on-line sull’uscita dall’euro raccogliendo tre voti in tutto (due pro, uno contro). Uno si è barricato in una chiesa chiedendo asilo politico al Vaticano. Parecchi si sono candidati al paesello prendendo lo zero virgola niente. L’impressione, più che di pericolosità sociale, è di una mesta mattia, di un protagonismo perdente che rende questi ex ossessi quasi teneri, come ogni looser che si rispetti, tal quali i venetissimi col “tanko” che si sono guadagnati più galera di quanta ne spetti ai veri delinquenti. (altro…)

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Renzi

LECCA CREMA E LIMONE A PALAZZO CHIGI PER RISPONDERE ALLA COPERTINA DELL’ECONOMIST. POI MILLE RIFORME, POCHI DECRETI E QUASI ZERO SOLDI.

Si capisce che non è il momento migliore per Matteo Renzi, da centravanti di sfondamento deve improvvisarsi mediano, difendere invece che attaccare. E gli costa fatica. “Il carretto passava e quell’uomo gridava gelati, al 21 del mese i nostri soldi erano già finiti”. Lucio Battisti, I giardini di marzo, offre la sintesi della giornata politica.   CREMA&LIMONE. Cortile interno di Palazzo Chigi: Matteo Renzi scende al termine del Consiglio dei ministri e c’è un gelataio della catena Grom con apposito carretto. Un cono crema e limone per rispondere all’Economist che ha ritratto il premier sulla barca di carta dell’economia europea mentre fissa il vuoto e tiene un gelato in mano.   “Il gelato artigianale è buono, non ci offendiamo per le critiche, perché facciamo un lavoro serio”, il premier lecca e offre ai giornalisti di condividere (non succede), abbronzato dopo le vacanze a Forte dei Marmi, ma ancora un po’ appesantito nonostante il tennis pomeridiano. (altro…)

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CON una decisione saggia e rigorosa il Tribunale per i minorenni di Roma ha concesso l’adozione di una bambina da parte di una donna convivente con la madre biologica. Le ragioni di questa decisione sono indicate nitidamente nella sentenza, dove si sottolinea che «la legge italiana consente al convivente del genitore di un minore di adottare quest’ultimo a prescindere dall’orientamento sessuale dei conviventi. Una diversa interpretazione della norma sarebbe non solo contraria al dato letterale, alla ratio legis e ai principi costituzionali, ma anche ai diritti fondamentali garantiti dalla convenzione europea dei diritti dell’uomo». Si può ben dire che si tratta di una decisione storica, nella quale tuttavia non si può cogliere alcuna forzatura o “supplenza”
giudiziaria.

LE PAROLE appena ricordate mettono in evidenza come la via scelta dal Tribunale fosse l’unica percorribile, se si vuol rispettare quella soggezione del giudice alla legge di cui la Costituzione parla all’articolo 101. Da tempo, infatti, la legge italiana e sentenze nazionali e internazionali hanno indicato con chiarezza quali siano i criteri da seguire perché, in una materia così delicata, possano essere garantiti i diritti fondamentali delle persone, in primo
luogo quelli dei minori. (altro…)

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IL TEMPISMO, sul piano della comunicazione, è perfetto. Nel giorno in cui l’Istat certifica il ritorno dopo 50 anni alla deflazione e con un mercato del lavoro sempre più in sofferenza il governo vara un decreto dal titolo molto promettente: sblocca-Italia.

Interviene in ritardo rispetto allo scadenziario che lo prevedeva per metà luglio, ma proprio per questo permette al governo di reagire ai dati sui consumi degli italiani dopo l’introduzione del bonus di 80 euro, dati che confermano l’impressione che lo sgravio non abbia avuto gli effetti sperati di stimolo della domanda. Se si va al di là dei titoli e dei relativi cinguettii telematici, affiorano però non pochi dubbi sull’efficacia delle misure varate ieri e, a dispetto delle rivoluzioni annunciate, in molte di loro si respira l’odore stantio del déjà vu. (altro…)

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