Le donne turche ridono a migliaia, moltiplicando la risata sul web, per fare dispetto al ministro bigotto che aveva invitato le brave musulmane a “non ridere forte perché è contro la morale pubblica”. Le donne polacche addentano mele (e pare di sentire l’allegro crocchio dei denti che incidono la polpa) per ripicca contro Putin e i suoi embargo alimentari: i veti russi da quelle parti danno ai nervi da qualche secolo. Ovunque, laddove si vieta o si limita o si sopisce, scatta l’impulso della libertà. Viene da chiedersi se da noi, e in altre società che hanno già consumato il percorso della libertà ben oltre il traguardo, dove di vietato c’è ormai pochissimo, e ci si sente oppressi, semmai, dal casino informe (vedi le movide, o i parcheggi sulla spiaggia, o le risse nei talk show), non sarebbe il caso di organizzare campagne web di segno opposto.
Nelle quali, per esempio, avanguardie di popolo si immortalino (da soli o in gruppo) silenziose e composte per protestare contro le gazzarre di parlamento e di studio tivù; frasi gentili e perfino precetti di buona educazione (“non si urla al ristorante”) divengano virali e molto di tendenza, in segno di resistenza contro il burino arrembante e il trucido invadente; e dal web trapeli, per prendere le distanze da un portamento sociale di totale svacco e basso cabotaggio, un imprevisto richiamo alle regole e alla compostezza.
Da La Repubblica del 02/08/2014.
Rioibò!?
Michele Antonietta il ritorno
e quindi ???
Siamo ormai al sottovuoto spinto…
Trollini = troll grillini. Come i frollini, ma più insipidi.