Dal Csm critiche ariforma e taglio-ferie ma Legnini frena: deciderà il plenum L’Anm pubblica le slide sulla produttività.
ROMA – Il taglio delle ferie? «Scelta sbagliata, e pure controproducente ». Parola di Csm. Il decreto sulla giustizia civile? «Incostituzionale». Lo dice sempre il nuovo Csm. Anche se il vice presidente Legnini frena, parla di «un testo della commissione» che oggi dovrà essere approvato dal plenum. Accade per caso, ma pure l’Anm, nello stesso giorno, bacchetta Renzi e il Guardasigilli Orlando. Perfino a colpi di slides, in cui ricorre sempre la stessa frase: «Una vera riforma: quando?». E giù gli esempi della prescrizione, della corruzione, del falso in bilancio, dell’autoriciclaggio, tutte riforme inutilmente in attesa di novità e cambiamenti. È sempre una coincidenza, ma pure sull’autoriciclaggio Orlando arriva allo scontro con Padoan per la seconda volta in una settimana.Da via Arenula depositano la loro proposta, ma un emendamento del relatore Sanga la vanifica. Non basta: monta la polemica dei magistrati esperti di reati economici e finanziari contro la regolache non c’è il reato «quando il denaro, i beni o le altre utilità vengono destinate all’utilizzazione o al godimento personale ».
Una proposta alternativa, quella del civatiano Luca Pastorino — «Non sono punibili le condotte per cui il denaro, i beni o le altre utilità vengono destinate alla mera utilizzazione e al godimento personale» — che piace alle toghe, ma non piace a Orlando, è destinata oggi alla bocciatura. Un caos.
Il giorno “nero” di Orlando e Renzi sulla giustizia attraversa più fronti, ma ha un comune denominatore: le toghe avversano le proposte del governo, nell’ordine bocciano le ferie, il decreto sul civile, l’autoriciclaggio. Su quest’ultimo la linea è decisa, «meglio non farlo proprio questo reato, se deve creare un danno anche ai delitti del codice che già ci sono». Il relatore Pd Causi cerca una mediazione, ma il sottosegretario alla Giustizia Costa (Ncd) esce furibondo dalla commissioneFinanze: «Abbiamo lavorato per una norma efficace, effettiva ed equilibrata che garantisse il bilanciamento di tutti gli interessi, e mi fermo qui». Orlando s’imbufalisce contro Padoan per via dell’emendamento sulla non punibilità, anche per autoriciclaggio, per chi fa rientrare i capitali sporchi. Per Orlando, fatta così, è una bestemmia giuridica e politica, un boomerang. Il Pd Sanga, che l’ha proposto, si difende, ma oggi in commissione Finanze alla Camera sarà scontro. Forza Italia si scatena con Capezzone e Gelmini, non vuole il reato, contro cui il Giornale tempesta da 3 giorni. Va ancora peggio sulle ferie e sul civile, due argomenti che l’Anm ha contestato sin dalla metà di agosto. Ora il presidente del sindacato dei giudici Sabelli utilizza ironicamente lo stesso strumento di Renzi, la giustizia a colpi di slides. In modo così esplicito, non era mai accaduto. Numeri e raffronti con l’Europa per dimostrare che i magistrati non sono dei fannulloni. Quindi il premioer sbaglia. Soprattutto sul taglio delle ferie, che la sesta commissione del Csm — per la penna di Morosini, Md, il gup del processo Stato-mafia — sanziona duramente parlando di norma dannosa e controproducente perché durante le ferie i magistrati lavorano ugualmente e mandano avanti i processi.
Da La Repubblica del 09/10/2014.
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