UN VIDEO DI “GAZEBO” INCASTRA LA QUESTURA DI ROMA SUGLI INCIDENTI AL CORTEO AST.
Caricate, caricate” urla il funzionario di Polizia agli agenti antisommossa. L’ordine è inequivocabile come le immagini che seguono. Gli agenti sfilano i manganelli e iniziano a colpire gli operai. A dare un volto a chi, di fatto, ha ordinato la carica è il video girato da Diego Bianchi, alias Zoro, mandato in onda a Gazebo, programma di RaiTre. Il corteo dei lavoratori della Ast-Tyssenkrupp, dall’ambasciata tedesca, pacificamente, si sta dirigendo verso il ministero dello Sviluppo economico dove era in programma l’incontro con il governo quando, in Piazza Indipendenza, viene caricato dalla polizia. Il sangue riga il viso dei lavoratori colpiti. Gianni Venturi cade a terra. La carica non si arresta. Maurizio Landini, mentre con le mani cerca di afferrare i manganelli urla: “Smettetela, basta, siamo come voi ma che cazzo state facendo. Siamo gente come voi che lavora”.
Il funzionario, che aveva ordinato la carica con il telefono in mano si rivolge a Landini: “Aspetta, fammi chiamare, fammi chiamare, porca troia”. Gli operai urlano: “Vergogna, vergogna, menate gli operai, stiamo qua perché vogliamo lavorare”. Landini che, nel parapiglia ha perduto gli occhiali, li calma: “Smettetela, non capite che cercano la provocazione?”. RIAPPARE il funzionario con il giubbetto di pelle marrone. Landini lo affronta: “Sei tu quello che ha dato l’ordine, perché l’hai fatto?”. E lui con tono duro reagisce: “Non sei tu che mi dai gli ordini, non dovevamo farvi uscire da qui”. Ma invece di spiegare quale fosse l’ordine ricevuto usa il linguaggio dei manganelli: “Caricate, caricate!”. Inizia la trattativa per poter continuare il corteo verso il ministero dello Sviluppo economico. Il segretario nazionale della Fiom prende il megafono: “La prima cosa è che andremo al ministero, la seconda è che chiediamo un incontro con il ministro e il capo della Polizia perché quello che è successo qui è inaccettabile. Siamo lavoratori come loro e non vogliamo avere scontri né essere menati”. Abbiamo cercato invano di contattare il questore, il capo di gabinetto e il capo della Polizia. Una pagina buia della democrazia sulla quale è calato il silenzio istituzionale. “Capisco che il Prefetto di Roma sia impegnato ad annullare matrimoni ma potrebbe trovare un minuto per spiegare le nuove immagini sulla carica della polizia” commenta il presidente del Pd Matteo Orfini di fronte al video che “riapre la discussione sulla gestione della piazza”. Intanto ieri Matteo Renzi a Brescia intervenendo all’assemblea annuale degli industriali ha trovato il tempo per visitare altre aziende ma, contrariamente a quanto si era impegnato a fare, non per ricevere i delegati Fiom che gli avevano inoltrato la richiesta il 27 ottobre. I delegati della Iveco, Beretta, Cobo e Brandt Italia che ha licenziato 440 operai, autorizzati dalla Questura, si sono recati all’ingresso delle Officine Meccaniche Rezzatesi del presidente degli Industriali Marco Bonometti dove si trovava Renzi, ma dopo qualche ora di attesa hanno visto sfilare il corteo delle auto blu dirette all’aeroporto. “È la seconda volta che Renzi viene a Brescia a incontrare gli industriali e non trova il tempo per ascoltare le nostre ragioni, è una vergogna” commenta Francesco Bertoli, segretario Fiom di Brescia.
Da Il Fatto Quotidiano del 04/11/2014.
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