Braccio di ferro nella maggioranza sui criteri del diritto al reintegro Lite Garante-Cgil sullo sciopero. Madia: no contratto statali nel 2015.
ROMA – Nuovo scontro nella maggioranza dopo l’annuncio del sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova di un emendamento governativo sull’articolo 18. Anzi, per dirla con il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Brunetta, «botte da orbi». Contro l’emendamento, che avrebbe dovuto riprendere l’accordo tra governo e minoranza Pd, si è scagliato subito il capogruppo Ndc, Sacconi, minacciando l’abbandono della commissione e l’apertura di «un bel contenzioso nella maggioranza». Poco dopo Bellanova ha precisato che l’emendamento è «solo una riformulazione» di quanto concordato: il reintegro per i licenziamenti discriminatori e per i licenziamenti disciplinari dichiarati nulli dal giudice.
Nessuna novità, ha ribadito anche il presidente della commissione Lavoro, Damiano. Mentre il premier Renzi ha invitato tutti a porre fine ai «piagnistei», tifando invece per un’Italia «leader». Sul fronte del lavoro arriva intanto un’apertura alla minoranza Pd: nella legge di stabilità verranno aggiunti altri 400-500 milioni per gli ammortizzatori sociali. Intanto, sullo sciopero generale Cgil il Garante rileva l’illegittimità per alcuni settori dei trasporti. Protesta la Camusso: «Non c’è nessuna illegittimità». Infine gli statali: «Nel 2015 non sono previste in bilancio risorse per i rinnovi contrattuali», ha detto il ministro della Pa, Madia, nell’incontro con i sindacati.
Da La Repubblica del 18/11/2014.
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