Doppio no del Senato sull’utilizzo di intercettazioni in inchieste a carico dell’ex senatore pd Antonino Papania e del presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama Antonio Azzollini (Ncd). Su Papania c’è stato un ripensamento dei dem: in giunta per le Immunità avevano detto «sì» al tribunale di Palermo sull’utilizzo delle intercettazioni in un processo per corruzione; in Aula hanno stoppato tutto e rinviato il «dossier» in giunta. «È grave la scelta del Pd — attacca Maurizio Buccarella (M5S) — soprattutto il giorno dopo la decisione di commissariare il partito romano per fatti di corruzione e mafia». Papania, già definito «impresentabile» dalla commissione di garanzia del Pd alle ultime Politiche, è coinvolto tra Trapani e Palermo in una serie di inchieste, anche sul voto di scambio.
La vicenda per la quale i magistrati palermitani hanno chiesto di utilizzare conversazioni telefoniche e sms «casuali» riguarda assunzioni in cambio di appalti. L’Aula di Palazzo Madama ha anche confermato il «no» all’utilizzo delle intercettazioni di Azzollini, avanzata dalla Procura di Trani per una vicenda che vede il senatore di Ncd, all’epoca sindaco di Molfetta, indagato anche per associazione a delinquere. L’Aula, con 180 sì (arrivati da Pd, Ncd, FI e Lega), 36 no e un astenuto, conferma così la proposta della giunta per le Immunità. L’argomento sul quale si è insistito per respingere la richiesta è la non «occasionalità», cioè la non casualità delle intercettazioni. Il fronte pro Azzollini sostiene che ci sia incertezza sulla data di iscrizione nel registro indagati per associazione a delinquere. E che, perciò, prima di intercettarlo si sarebbe dovuta chiedere l’autorizzazione. Il fronte «contro», invece, riprende la tesi sostenuta nella prima relazione di Felice Casson (Pd): il certificato della cancelleria del tribunale confermerebbe che la data d’iscrizione è successiva alle intercettazioni . Dopo aver «azzerato» il Pd romano per lo scandalo «mafia Capitale», commenta Niki Vendola (Sel), ora «Renzi che farà? Azzererà il Pd di Palazzo Madama?».
Da Il Corriere della Sera dell 05/12/2014.
L’ha ribloggato su Redvince's Webloge ha commentato:
Ci vorrebbe qualcuno che fermi questa casta di impuniti e impunibili, la corruzione ci sta travolgendo, gli unici che non se ne rendono conto sono loro.