In una telefonata con Tutino il governatore rassicura il medico: “Ora me la vedo io…”.
PALERMO. Un cerchio magico attorno al governatore Rosario Crocetta che voleva dettare legge nel mondo della sanità di Sicilia. Gestire nomine dei manager, incarichi, promozioni. Come poi ha fatto. E fare il bello e il cattivo tempo anche in uno dei più importanti ospedali dell’Isola, Villa Sofia. Il cerchio magico era composto dai due pupilli di Crocetta: Giacomo Sampieri, indagato per truffa e nominato commissario straordinario di Villa Sofia nel 2013, e il medico personale del governatore Matteo Tutino, adesso ai domiciliari accusato anche lui di aver truffato il sistema sanitario. Ed è proprio il rapporto anomalo, intimo, velenoso con loro che sta travolgendo come uno tsunami Crocetta.
I due si facevano forti del rapporto diretto con lui e a un certo punto hanno visto Lucia Borsellino come un ostacolo. Quando alla fine di marzo 2014 ricevono il primo avviso di garanzia, Sampieri viene invitato dalla stessa Lucia a dimettersi: « Sono pronto a fare un esposto alla magistratura per illecito, per reato penale, me ne sto fottendo, pure se si chiama Lucia Borsellino », dice intercettato un inferocito Sampieri a Tutino che risponde: «Bravo» . I due chiamano Crocetta per evitare lo strappo, e il governatore risponde: « Ora me la vedo io con Lucia », aggiungendo subito dopo un dettaglio personale parlando con Tutino: «Ho chiarito tutto, più tardi mi devi togliere i punti eh! ». Ma Sampieri si dimetterà e al suo posto la Borsellino invia come commissario il dirigente Ignazio Tozzo, che lei non voleva più in assessorato dopo un’altra vicenda che la stava per far dimettere, quella della clinica Humanitas. Un dipendente del pronto soccorso proprio all’indomani delle dimissioni di Sampieri va a parlare con Tutino: « Mio fratello ha parlato con Tozzo, ma tutto viene da quella buttana della Borsellino e il presidente non la vuole fare muovere da lì…la Borsellino ha chiesto che Tozzo vada via dall’assessorato », dice questo dipendente a Tutino.
Il governatore cerca di far nominare Sampieri, rimasto senza incarico, a direttore del 118. Ma anche qui incontra l’opposizione di Lucia e del consiglio di sorveglianza del servizio di emergenza. La Borsellino blocca anche il progetto di Tutino e Sampieri di avviare un accordo con privati per la banca dei tessuti: « Gli ho mandato pure un sms a Lucia vediamo sta pratica a chi la devono dare, così ragioniamo… lunedì vediamo e sentirò e subito ti relaziono », dice Tutino a Crocetta.
Inizia a incrinarsi qualcosa davvero, mentre fino a pochi mesi prima i due si sentivano forti, fortissimi, grazie al filo diretto con Crocetta. Sostiene Tutino parlando con Sampieri: « …è che, e anche ho capito dal presidente, cioè nessuno ti muoverà perché separarci significa…sarebbe come una separazione ». È Sampieri che vuole sbloccare il concorso per primario di chirurgia plastica e lo annuncia per tempo allo stesso Tutino, rassicurandolo: « Hai visto già Mazzola e Sajeva — dice il commissario a Tutino intercettato — si sono tolti di mezzo loro stessi. Iacono si toglierà di mezzo… abbiamo i prossimi quattro anni per cambiare il mondo ». E prosegue ancora Sampieri: « Io ti voglio dare il dipartimento, Matteo ». Tutino diventa primario e gestisce perfino acquisti di computer, stampanti e tablet senza nemmeno dirlo a Sampieri, che è il direttore generale e dovrebbe essere lui a decidere gli acquisti. « Gioia mia — dice Sampieri a Tutino — il progetto prevede che qualcuno lo autorizzi e qualcuno deve essere il direttore generale… Matteo io su tutta questa cosa acquisti, tu sei tu e va benissimo, ma hanno fatto una procedura di acquisizione di tablet e di altro, che motivo c’era visto che ci sono quelli che costano, meno? ».
Articolo intero su La Repubblica del 19/07/2015
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