Il filmato ottenuto dal domenicale britannico, ripreso con un cellulare due mesi fa nei pressi di Deir El-Zor nel Sudest della Siria, sarebbe l’estratto di un video più lungo di un minuto e 17 secondi. I ribelli dell’Esercito siriano libero (Esl) ne sarebbero entrati segretamente in possesso e lo avrebbero inviato via Viber al loro affiliato Abu Rashid nella capitale bulgara Sofia. Abu Rashid l’avrebbe a sua volta girato alla polizia bulgara anti-terrorismo.
Un attivista d’Istanbul vicino all’Esl, che avrebbe visionato il filmato per intero, ha poi recitato l’audio al Mail on Sunday : Guarda verso la telecamera e dice: «Sono Mohammed Emwazi e tornerò presto in Gran Bretagna con il Califfo ». E aggiunge qualcosa in più sul tagliare teste, «Uccideremo i kafir (gli infedeli,
ndr ) ». Poi la camera mostra due uomini dal volto che sembrano guardie del corpo. Scotland Yard sta ora ispezionando il video per confermarne l’autenticità, ma secondo uno dei maggiori esperti britannici nella mappatura facciale – a cui il settimanale ha chiesto di confrontare il video con precedenti immagini di Jihadi John – non ci sarebbero dubbi.
Il filmato sarebbe dunque il primo in cui appare il tagliagole da quando lo scorso febbraio è stato identificato come il ventisettenne londinese Mohammed Emwazi. L’uomo – su cui pende una taglia da 8 milioni di euro – era stato filmato l’ultima volta a fine gennaio durante la decapitazione dell’ostaggio giapponese Kenji Goto. L’ultima di una serie di sanguinose esecuzioni di ostaggi occidentali in cinque mesi.
Il video contraddirrebbe inoltre le voci discordanti circolate lo scorso mese su Emwazi: una lo dava tra i combattenti dell’Is in Libia, un’altra in fuga all’interno della Siria dai suoi stessi compagni che non avevano più bisogno di lui o che lo consideravano un bersaglio mobile. Le forze speciali britanniche Sas sarebbero infatti state spedite in Medio Oriente con la missione di prenderlo. Vivo o morto.
Articolo intero su La Repubblica del 24/08/2015.
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