Solenne promessa: non parlerò del meeting di Rimini, di Comunione e Liberazione,degli applausi a Renzi. Cioè, volendolo fare basterebbe fotocopiare gli articoli degli ultimi anni, forse degli ultimi secoli, visto che l’attività prevalente nel noto festival di misticismo&affari è battere le mani. Lì sono stati applauditi e salutati come salvatori della patria, tutti, ma proprio tutti: Berlusconi e Monti, Formigoni e Renzi, il commissario Basettoni, Odoacre re degli Eruli (V secolo d. C), protomartiri, alpinisti, guidatori di carrozze, economisti, gente che fa il cubo di Rubik in sei secondi.
SI PRESENTASSE Tom Cruise vestito da alpino: applausi.Compa risse Balotelli: ovazione. Dunque niente, farò obiezione di coscienza, almeno fino a quando (speriamo mai, eh!) non verrà ospitato al meeting qualche Califfo dello Stato Islamico: battimani sfrenato, perché dopotutto anche lui è molto religioso. E va bene: è il segnale che a quelli lì, tanto devoti, il mondo va bene così com’è, basta che uno comandi qualcosa, dall’economia planetaria alla municipalizzata, e loro sono contenti, e lo appoggiano convinti. Ma quest’anno il Meeting di Rimini ha presentato – subito nascosto e scopato sotto il tappeto – anche un siparietto satirico di discreto impatto. Protagonista e capo comico,il predicatore domenicano Giorgio Carbone, quello che ha citato una ricerca danese secondo cui le coppie omosessuali hanno più problemi cardiovascolari rispetto alle coppie etero. Molto divertente. Va detto che nel timore – anzi nella certezza – che il pubblico ciellino applaudisse anche lui, l’organizzazione è corsa ai ripari e gli ha vietato ulteriori spettacoli.Peccato.Dunque lasciatemi protestare vibratamente contro questa censura: non si interrompe un’emozione! In altre affollate riunioni di devotissimi, chissà, padre Carbone avrebbe forse illustrato uno studio dell’università di Tubinga (i gay non vincono al lotto) o un dotto trattato di qualche ateneo del Wisconsin (i rapporti prematrimoniali sono dannosi per il menisco). Insomma, a Rimini resta la noia degli applausi scontati e viene vietato il garrulo buonumore del teatro dell’assurdo, e questo è male. Si aggiunga una notazione, per così dire, di natura mediatica: non ci aspettavamo da religiosi così studiosi e colti il ric o r s o a l n o t o trucchetto della “ricerca”. Ma sì, quella cosa che serve a fare titoli ad effetto e a guadagnare clic nelle colonnine a destra dei giornali online. Il trucco è semplice : si cita una ricerca, un’università a caso, un pool di studiosi, un nome roboante, e gli si attribuisce qualcosa di grandiosamente insensato. Chi mangia funghi è portato per la matematica. Gli zoppi che l’hanno grosso. Le bionde tradiscono più spesso.
Articolo intero su Il Fatto Quotidiano del 26/08/2015.
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