Con sprezzo dell’inevitabile sbadiglio collettivo, i quotidiani continuano a dare spazio ai voti in Senato sulla nuova struttura costituzionale del medesimo, più che altro per dare modo a Renzi di dire ogni giorno “non ci fermeranno!”.
Non so quanti di voi seguono la vicenda, ma forse può essere utile sintetizzare a che cosa ha portato, finora, la decantatissima riforma costituzionale che Boschi aspettava da settant’anni.
1. In un articolo la nuova Costituzione dice che i senatori saranno eletti dai consiglieri regionali, in un altro dice che saranno eletti dai cittadini. Si rimanda poi a una legge ordinaria per dirimere il pasticcio.
2. Questo eccellente risultato viene sbandierato come un successo storico sia dai renziani sia dai bersaniani. La notizia che il loro ormai annoso litigio abbia partorito invece una mediazione ubriaca viene accuratamente taciuta perché non conviene a nessuno.
3. In compenso, per essere sicuro di poter dire che ce l’ha fatta, Renzi ha messo in moto il famoso taxi di Denis Verdini, quello che trasporta parlamentari berlusconiani sotto l’ombrello del Partito della nazione. Secondo alcuni, questo è un allargamento stabile della maggioranza al clan del banchiere, secondo altri il suddetto taxi verrà rapidamente sfanculato a voto sul Senato ottenuto, e al massimo i verdiniani saranno contentati con qualche poltrona di sottopotere, Asl, municipalizzate etc.
In ogni caso, tutto molto bello, come diceva Bruno Pizzul.
Da gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it
Rispondi