Critiche da tutto il mondo dopo l’allarme tumori Il ministro Lorenzin: i nostri prodotti sicuri.
ROMA – Barack Obama sull’Air Force One ha pranzato con hamburger e bacon. Il ministro dell’Agricoltura tedesco Christian Schmidt ha paragonato i wurstel alla luce del Sole: «Fanno bene se assunti con moderazione». Per il suo collega australiano Barnaby Joyce «Associare salsicce e sigarette è una farsa». Un cliente del mercato trionfale a Roma ha comprato la carne e poi sorriso: «Se fa male come le sigarette, tanto vale fumare». E un lettore del New
York Times , reduce da un cancro, ha commentato sul sito: «Tanto tumori e salsicce resteranno sempre un mistero». La frase riecheggia la battuta del preveggente Bismarck, secondo cui non bisognerebbe mai vedere come si fanno le leggi e le salsicce.
Ma se l’annuncio di lunedì dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) — secondo cui la carne processata è cancerogena e la carne rossa è probabilmente cancerogena — è stata accolta con un velo di scetticismo e leggerezza da parte del pubblico, di certo ha mandato allevatori e produttori su tutte le furie. «I falsi allarmi lanciati sulla carne mettono a rischio 180mila posti di lavoro in un settore chiave del made in Italy a tavola che vale da solo 32 miliardi di euro» ha tuonato Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti.
Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha cercato un baricentro all’interno della polemica facendo sapere che lei mangiava poca carne prima della gravidanza, ma ora ne ha bisogno per allattare i suoi due gemelli. «Bisogna assumere poco di tutto» ha aggiunto in una conferenza all’Expo. «Abbiamo sempre saputo che mangiare troppa carne rossa fa male alla salute». La dieta mediterranea, ha ricordato il ministro, «è patrimonio dell’umanità e andrebbe rispettata. Ma negli anni abbiamo dimenticato la nostra tradizione e tendiamo a mangiare sempre più cibi processati». La stessa Organizzazione mondiale della sanità (di cui la Iarc fa parte) si deve essere accorta che il suo messaggio — basato su statistiche per addetti ai lavori e privo di indicazioni sui comportamenti da seguire — ha fatto centro solo in parte fra la popolazione. E ieri il vicedirettore Oleg Chestnov si è affrettato a precisare: «Sappiamo che alcuni alimenti possono portare a problemi di salute se assunti in maniera eccessiva. Ma questi prodotti non vanno eliminati dalla dieta, semmai limitati». Sospirando: «La vita non è facile».
Articolo intero su La Repubblica del 28/10/2015.
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