A Colonia e Lipsia caccia allo straniero: 12 feriti La Bild: “Abusi e molestie, ecco cosa è successo”.
Raid anti-immigrati, ronde e attacchi contro i profughi: la reazione degli estremisti di destra arriva puntuale, ed è la risposta violenta alle aggressione di Capodanno alle donne.
I raid di stampo xenofobo sono stati organizzati con appelli lanciati dall’ultradestra su Facebook e su tutti gli altri social forum ultrà. E l’ordine, i camerati di Colonia l’hanno subito eseguito: ronde di skinhead e hooligans hanno pattugliato la città, e qualche balordo ha iniziato anche una caccia all’uomo.
Almeno dodici i feriti tra siriani, nordafricani, senegalesi, nessuno in gravi condizioni. In serata poi, botte contro gli stranieri a Lipsia, la città-locomotiva della Germania Est dove xenofobi e ultrà sono più forti: durante una manifestazione degli anti islamici di Pegida, gruppi di giovani neo-nazisti legati ai supporter di due squadre della città, hanno assaltato alcuni negozi del quartiere Connewitz, frantumando le vetrine. Decine sono stati fermati dalla polizia. Sale la tensione in Germania, e interviene il governo per evitare una spirale di violenza. «Ogni attacco agli stranieri che vivono tra noi è intollerabile e inaccettabile. Bisogna assolutamente evitare di alimentare un sospetto generale sui rifugiati », dice il portavoce di Angela Merkel. Ma subito aggiunge: «Ridurremo il numero degli arrivi, perché già ne abbiamo tanti da integrare».
Intanto si continua a indagare sulla violenze di Capodanno sulle donne a Colonia, in particolare su 19 sospetti, tutti di origine straniera: 10 richiedenti asilo e 9 clandestini. La Bild on line ha poi pubblicato il rapporto shock sugli abusi commessi quella notte dagli extracomunitari. Riporta minuto per minuto molestie e soprusi perpetrati nella piazza della stazione centrale. Sono 13 pagine di descrizioni sconvolgenti, dove si raccolgono le dununce su quanto accaduto. «Ore 0,50 piazza del Duomo – vi si legge – più donne vittime. A tutte hanno cercato di infilare le dita nella vagina, non è riuscito grazie ai collant. A tutte sono stati palpati seni e sedere. Una vittima è stata penetrata con un dito. A molte sono stati rubati cellulari e carte di credito». Ma se domenica il ministro della Giustizia Heiko Maas aveva parlato di «un attacco pianificato», la polizia locale invece ieri ha smentito. «Dalle indagini – ha detto un portavoce – non ci risulta che gruppi di persone siano state coordinate o organizzate per compiere violenze».
La risposta degli estremisti di destra è arrivata ieri: violenze di gruppo a raffica a Colonia prima su alcuni pakistani poi è toccato a un povero 39enne siriano. Poche ore più tardi, ad altri extracomunitari.
Un centinaio di fermi e perquisizioni della polizia negli ambienti dell’ultradestra non sono bastati a fermarli. Il clima è torbido, l’Associazione dei musulmani di Germania ha spento il suo sito sommerso da e-mail razziste ostili.
Articolo intero su La Repubblica del 12/01/2016.
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