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Archive for marzo 2016

Marino

Nuovo affondo di Marino contro Renzi: “Vicino alle lobby” Orfini: “Il suo è un romanzo fantasy”.

ROMA – «Se avessi seguito i consigli del Pd mi avrebbero messo in cella di isolamento». Il marziano è tornato. Dopo settimane di silenzio e diversi viaggi negli States, dove ha di nuovo trovato lavoro, Ignazio Marino scatena la sua contraerei di carta contro i compagni d’un tempo.
Bersaglio principale del libro presentato ieri alla Stampa Estera: Matteo Renzi, «un premier non eletto da nessuno che ha cacciato un sindaco eletto dai centinaia di migliaia di cittadini. Una lesione della democrazia considerata con preoccupazione da tutte le cancellerie straniere». Contro il Pd romano commissariato da Orfini, «un insetto che da solo può distruggere un campo di grano ». Contro i “guastatori” infiltrati in giunta per abbatterlo.

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MafiaCosa Nostra ha da tempo cambiato strategia, mimetizzandosi nelle associazioni contro il pizzo vanificando così la rivoluzione contro le cosche.

RETROSCENA – Avvolti nelle bandiere dell’Antimafia fanno quello che sanno fare meglio. Si nascondono. Con una mafia che non spara più e con un’antimafia sociale spompata e ormai incapace di riconoscere i propri nemici, loro si sentono al riparo. Promuovono attività antiracket, firmano inutili protocolli di legalità, sottoscrivono codici etici, tengono banco a conferenze e dibattiti sul pizzo, battono cassa nelle prefetture per avere risarcimenti come vittime del crimine. Poi prendono ordini dal capo di Cosa Nostra del loro territorio.

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In Libia abbiamo due o forse tre governi, in lotta tra loro e che (chiaramente) nemmeno si riconoscono l’uno con l’altro.
Ieri un presunto governo di unità nazionale di Fayez al Sarraj si sarebbe insediato, non si capisce con quanto potere e per quanto tempo.
Aspettiamo che un governo si instauri e che chieda un intervento militare all’Onu, per arrivare qui in Libia ad una situazione analoga a quella iraqena o afgana, dove Karzai era definito il sindaco di Kabul (per quanto presidiava il territorio).
La differenza è che la Libia è qui vicina e un altro intervento militare aiuterrebe la propaganda dell’Isis, nel reclutare altri giovani contro i crociati invasori occidentali. (altro…)

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salviniForse un giorno leggeremo su Wikipedia che Matteo Salvini ha creato una nuova corrente filosofica. Il Salvinismo consiste nell’interpretare il Superomismo nietzschiano ebbri di vin brulé, le guance arrossate dal freddo, e lo sguardo determinato in una sola, poderosa, tonante domanda: grappa ce n’è?
Ma mi sbaglio e mi scuso: questo è solo il Salvinismo dei giorni di Pasqua, quando Matteo  abbracciava alcuni pescatori, prima di inerpicarsi in vetta e lanciare   giocherellone! – un concorso fotografico di cime innevate (testo: “Dai, chi pubblica la foto che prende più like vince una cena con la #Boldrini”). (altro…)

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ellekappa
Da eccesatira.blogspot.it

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al-serraj

Il premier designato del governo di unità nazionale – che non è riconosciuto né da Tobruk né da Tripoli – è giunto “dal mare”, attraccando alla base navale di Abusetta (Abu Sittah), che sarà il quartier generale temporaneo. Una forzatura voluta dalle Nazioni Unite: ora “è urgente un pacifico e ordinato passaggio dei poteri”, ha detto l’inviato speciale dell’Onu, Martin Kobler. Ma le premesse sembrano non esserci: più volte negli ultimi giorni le autorità islamiste tripoline hanno respinto l’insediamento, minacciando una “lunga guerra”.

Come prevedibile e come minacciato da giorni l’arrivo a Tripoli del premier designato Fayez Al Sarraj ha attivato una bomba ad orologeria. Al Sarraj, l’uomo voluto dalle Nazioni Unite, per interloquire con i governi occidentali ma perlopiù sconosciuto ai libici, è di fatto “circondato”.

Ci sono le milizie ostili che annunciano “un’azione congiunta”, infiltrazioni di Daesh, ma soprattutto il congresso libico di Tripoli (Gnc), che ha fatto “appello a tutti i rivoluzionari a schierarsi contro questo gruppo di intrusi, che infiammerà la situazione a Tripoli e ci imporrà la tutela internazionale”, e che bolla come “illegale” l’ingresso del consiglio presidenziale. (altro…)

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ItaliaIndagini superficiali o confusione nelle procure? Intanto nelle carceri è emergenza radicalizzazione.

Arrestati con l’accusa di terrorismo uno su 4 è scarcerato.

HANNO SCARCERATO PERSINO “HITLER”. Così infatti gli amici chiamavano il curdo iracheno Ibrahim Jamal: pericoloso jihadista per i carabinieri del Ros, vittima di un incredibile errore giudiziario secondo il pubblico ministero di Trento. Dopo che a novembre nome e soprannome di Jamal avevano fatto il giro del mondo per definire l’uomo di punta del gruppo del mullah Krekar, predicatore che dalla Norvegia reclutava mujaheddin per Al Ansar al Islam, i magistrati hanno annullato l’arresto di “Hitler” e quello di altri 7, su 17 catturati nell’operazione che aveva sgominato «una pericolosa associazione terroristica» a Merano.

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stop trivelle

Referendum – I rappresentanti delle Regioni difendono il Sì, ma la maggior parte dei presidenti tace.

Referendum, trivelle, 17 aprile. Alla sequenza, va aggiunta un’altra parola: “Regioni”. Tra 18 giorni ci sarà la prima consultazione referendaria nella storia della Repubblica indetta dai consigli regionali: in 10 (ma ne sarebbero bastati 5) a luglio hanno approvato sei quesiti contro le norme dello Sblocca Italia che toglievano loro potere. Otto sono governate da giunte Pd e per ognuna è stato identificato un delegato regionale come soggetto politico che partecipa a tribune e dibattiti: la maggior parte sostiene il “Sì”, cioè l’abrogazione della norma. Diverso, invece, come mostra la casistica qui di seguito (salvo eccezioni) il comportamento dei governatori. (altro…)

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BASTA guardarsi intorno, in famiglia, per le strade, negli ambulatori medici, nei parchi: la popolazione anziana è numerosa e visibile dappertutto, persino fuori dalle scuole, dove il numero dei nonni spesso compete con quello dei genitori che aspettano l’uscita dei bambini. Il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione è in atto dappertutto, segnala il rapporto Aging World: 2015, condotto dai ricercatori del Census Bureau statunitense. Ma è particolarmente visibile nelle società più sviluppate, dove l’aumento delle speranze di vita si combina con una bassa fecondità.

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Documento

Questo timore lo abbiamo da quando abbiamo appreso che al Mef, il 25 febbraio scorso, sembrerebbe si sia svolta una riunione, riservata a pochi, durante la quale il ministro Padoan pare abbia preso in considerazione l’idea di mettere in pratica metodi di stima utili a ottenere una stima definitiva delle 4 banche identica alla stima preliminare che ha comportato l’azzeramento delle azioni e delle obbligazioni subordinate. (altro…)

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Etruria

Svelati gli omissis sulla vendita del primo pacchetto di sofferenze di Etruria a opera del commissario di Via Nazionale: fu pagato appena il 14,7% del valore, una miseria. Il guaio è che ora quella è la cifra di riferimento imposta dalla Ue a tutti i nostri istituti

CREDITI SVENDUTI AI VIP

C’è una amara sorpresa negli omissis finalmente svelati che erano contenuti nella lettera del 22 novembre scorso con cui la Commissione europea, a firma di Margrethe Vestager, scriveva al ministro degli Affari esteri Paolo Gentiloni per autorizzare al governo italiano la proposta risoluzione di Banca Etruria, Banca delle Marche, Carife e Cassa di risparmio di Chieti. La sorpresa, emersa solo quando il testo integrale della missiva è stato depositato al Tar del Lazio in uno dei ricorsi contro la risoluzione, è nel criterio utilizzato dalla Commissione per stabilire il valore dei crediti in sofferenza delle quattro banche e quindi l’impianto stesso della risoluzione in modo da non incorrere in una procedura per aiuti di Stato non autorizzati. (altro…)

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Per il settimanale americano «Fortune» c’è un solo italiano nella lista delle personalità che stanno cambiando il pianeta. Come è ovvio il suo nome comincia per M, ma inopinatamente si tratta di un Mimmo. Mimmo Lucano, detto U Curdu. Quando ne divenne sindaco, Riace era un paesino esausto della Locride abitato da quattrocento anziani a cui avevano tolto tutto, persino i Bronzi. Ma un giorno sbarcò un veliero di curdi e il sindaco ebbe l’idea balzana di ospitarli nelle case abbandonate del centro. Dopo 15 anni di cura-Mimmo, oggi Riace si ritrova duemila residenti, un quarto dei quali sono stranieri che hanno riaperto le botteghe artigiane di tessuti e ceramiche. Un modello di integrazione studiato in tutto il mondo.  (altro…)

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LA frase “non è un terrorista, è un idiota” (attribuita a un funzionario del governo egiziano a proposito del dirottatore “per amore”) merita approfondito dibattito. Non è una frase qualunque, è il titolo del più grande simposio di psicanalisi mai visto al mondo, è l’epigrafe da incidere sulle Porte del Male, è una battuta di Mel Brooks ma è anche Shakespeare, è il comico e il tragico che si abbracciano e si completano come lo yin e lo yang. Perché la domanda è: quanta idiozia c’è nel terrorismo? E viceversa, quanto terribile può essere l’idiozia? Si capisce che ci sono vicende (questa è una) nel quale l’idiota trionfa. Ma nei tanti casi in cui si attribuisce al terrorista un diabolico magistero, non si tratterà invece di un miserabile imbecille che fa strage solamente per vendicare e/o occultare la propria miserabile imbecillità? (altro…)

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renzi-al-sisiChe altro deve ancora accadere, a due mesi dall’assassinio di Giulio Regeni, perché il governo italiano la smetta di pigolare finte proteste e ridicole richieste di verità e si decida finalmente a richiamare il nostro ambasciatore in Egitto, cioè a rompere le relazioni diplomatiche con la feroce dittatura di al-Sisi? Qui non è in gioco soltanto la sacrosanta sete di verità e giustizia della famiglia davanti al cadavere martoriato e sfigurato del figlio (“l’abbiamo riconosciuto solo dalla punta del naso”). (altro…)

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MarinoIl libro

L’ex sindaco racconta gli anni in Campidoglio: un atto d’accusa contro Renzi, ritenuto il mandante di un golpe.

Marino ne ha per tutti. Al vicesegretario dem Lorenzo Guerini rimprovera di avergli proposto la nomina a vicesindaco dell’ex presidente del Consiglio comunale Mirko Coratti. Marino rifiuta e pochi giorni dopo Coratti viene travolto dall’inchiesta di Mafia capitale e arrestato. Non sarà l’unico esponente del Pd a subire questa sorte. Gli arresti sono la prova, secondo l’autore, del boicottaggio che un pezzo del partito romano gli ha riservato fin dalle primarie vinte contro David Sassoli e Paolo Gentiloni.

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Incertezza sulla voltura che assegnerà alla stessa persona imposta tv e bolletta elettrica. Il decreto: sarà automatica. Viale Mazzini: no, va richiesta.

Stessa sanzione di chi dichiara una falsa residenza Ecco le regole. Mancano le norme per gli anziani.

 Il Canone sarà una voce della bolletta elettrica. Dunque lo pagherà il componente della famiglia (supponiamo il padre) che ha intestata l’utenza della luce e risiede dove gli arriva la bolletta elettrica. L’imposta tv si paga una sola volta e non sarà versata per le seconde case sfitte dove la corrente è allacciata.

Se pago solo il consumo elettrico e non verso il Canone, rischio il distacco della luce?
Assolutamente no.

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DavigoTra dieci giorni il giudice verrà nominato alla guida dell’Anm. Intesa dopo gli scontri al vertice del sindacato: resterà in carica un anno.

ROMA – Davigo presidente dell’Anm. Il famoso “dottor Sottile” del pool Mani pulite di Milano al vertice del sindacato dei giudici, la famosa Associazione nazionale dei magistrati, nota per le battaglie contro Berlusconi, ma anche per le più recenti polemiche con Renzi per via dei tagli all’età pensionabile e in quanto major sponsor della nuova legge sulla responsabilità civile delle toghe. Lui, Davigo, diventerà ufficialmente il capo dell’Anm solo sabato 9 aprile, il giorno in cui è stato convocato il nuovo “parlamentino” composto dai 36 componenti eletti tra il 6 e l’8 marzo. Ma nelle febbrili trattative tra le correnti il suo nome ormai non viene più messo il discussione.

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La gente continua a morire per mano dei terroristi dell’Isis non solo in Europa, a Parigi o a Bruxelles (ma anche ad Ankara, a Beirut, in Nigeria).
Le bombe esplodono in Iraq in uno stadio nella provincia di Babil , uccidendo islamici e non islamici, in Pakistan a Lahore in un parco dove i cristiani festeggiavano la Pasqua.
Bombe che creano terrore, che marcano il territorio, danno il segnale di statevene a casa.
Tanto più l’esercito di terra è in crisi, grazie all’azione congiunta di russi e americano, tanto più l’esercito invisibile dentro le nostre città, le periferie, è in grado di colpire quando vuole.

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renzi-nevada

L’associazione replica a distanza alle dichiarazioni del premier dal Nevada: “Il capo del governo è dalla parte delle lobby fossili, non inganni gli italiani. È insopportabile che si faccia vanto persino dei primati italiani in fatto di rinnovabili, quando ci sono migliaia e migliaia di lavoratori che in quel settore hanno perso il posto per causa delle sue politiche sbagliate e vecchie”.

Sorpresa, Matteo Renzi torna fan delle rinnovabili (a parole), maGreenpeace non ci sta. Il presidente del Consiglio è volato Stillwater (in Nevada) “per visitare la centrale di energie rinnovabili più innovativa del mondo. Che è italiana, anche se spesso il nostro Paese sembra fare tutto per nascondere le proprie eccellenze”, ha spiegato in un post su Facebook. Il riferimento è alla mobilitazione trasversale per il sì al referendum sulle trivelle. E fra le ragioni del sì e del no in queste settimane si è discusso anche di rinnovabili, come fonte di energia alternativa a quelle tradizionali costituite da idrocarburi. (altro…)

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Regeni

L’ultimatum dei genitori di Regeni: il governo agisca Gli investigatori: i 5 uccisi erano sicari, non rapinatori.

ROMA – In nome di un «martirio», e di «quei valori per cui Giulio è stato torturato» la famiglia Regeni chiede, per la prima volta, un impegno chiaro e preciso al governo italiano. Lo fanno davanti alla stampa italiana ed europea nella sala Nassiriya del Senato. E soprattutto lo fanno con parole precise: «Se il 5 aprile gli investigatori egiziani continueranno a fare melina o, peggio, proseguiranno con i depistaggi che fin qui hanno solo infangato la memoria e la storia di nostro figlio oltre alla dignità del nostro Paese – dicono Paola e Claudio Regeni, con accanto il presidente della Commissione diritti umani Luigi Manconi e il portavoce di Amnesty International, Riccardo Noury chiediamo che il governo faccia quello che attendiamo dal 25».

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