A PROPOSITO del rapporto politica/mafia, e in specie del caso che coinvolge il Pd campano, scrive Roberto Saviano che laddove la politica non sia complice cosciente è “utile idiota”, ovvero inconsapevole vettore di interessi criminali: i voti, così come il denaro, non puzzano… Ne sortisce l’idea, ahimé verosimile, di una politica che ha perduto, tra le altre cose, capacità di analisi, conoscenza del sociale, volontà di comprendere i meccanismi profondi della vita collettiva. Saviano imputa a Renzi e alla sua cerchia scarsa conoscenza del Sud, e la mancanza, al Sud, di referenti capaci e fidati. É, questo restringersi del potere in un piccolo drappello di audaci, molto compiaciuti di esserlo, la vera debolezza del renzismo.
In quella stessa società che all’attivismo frenetico di questo governo può sembrare d’impiccio ( perché la società è lagnosa, questuante, mai contenta) ci sono le risorse indispensabili per un cambiamento non solo di facciata. L’antimafia diffusa è fatta di associazioni, cittadini, attivisti politici, servitori dello Stato la cui voce magari non è sempre ottimista e tonica, come piace al premier. Ma è voce del territorio. Ed è politica allo stato puro. Nessun governo, neppure il migliore del mondo, può farcela da solo. Senza la società, la società non cambia.
Da La Repubblica del 29/04/2016.
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