In che cosa consista il progetto a sostegno del sistema creditizio non l’hanno capito nemmeno gli istituti. Che hanno subito dichiarato di non averne bisogno. In realtà è evidente che un intervento è necessario, ma sulla capacità negoziale dell’Italia sorge più di un dubbio. Il timore è che la montagna partorisca un altro topolino.
“Siamo pronti a fare tutto il necessario, se servirà, per garantire la sicurezza dei risparmiatori e dei cittadini”. Parole solenni, che fanno tornare alla memoria il “whatever it takes” con cui il presidente della Bce Mario Draghi salvò l’euro nel luglio di quattro anni fa. A pronunciarle con fare solenne, però, non è Draghi, bensì il premier Matteo Renzi parlando delle banche italiane alla Cnn. E la frase fa subito tutto un altro effetto. E’ tre giorni che da Palazzo Chigi e dal ministero del Tesoro filtrano indiscrezioni su un piano pubblico d’intervento a sostegno dellebanche in deroga alle direttive Ue sugli aiuti di Stato. (altro…)