Retroscena – Il Corriere della Sera lo incorona.
Ogni giorno, da un paio di anni, si compie lo stesso miracolo: lo spirito di Matteo Renzi, veicolato dal portavoce Filippo Sensi, si insinua nei retroscena politici e ispira le penne dei cronisti. Il miracolo colpisce, soprattutto, Maria Teresa Meli.
Secondo il Corriere della Sera, l’Europa non deve temere le conseguenze dell’uscita dalla Gran Bretagna, perché adesso il comando europeo passa nelle mani dell’Italia, cioè di Renzi. Scrive la Meli: “Sei mesi per salvare l’Europa. È questo il ‘timing’ di Matteo Renzi. È questo l’obiettivo che, secondo il premier italiano, devono raggiungere assolutamente i tre leader dei maggiori Paesi fondatori della Ue, che si incontreranno domani a Berlino.
Già, perché l’Europa è a rischio. (…) Per la prima volta l’Italia è chiamata nel ‘direttorio’, segno che la Merkel si è resa conto che in un frangente come questo l’asse franco-tedesco non è sufficiente. Renzi ne è perfettamente cosciente: ‘È un riconoscimento del nostro ruolo e per questo anche le nostre responsabilità crescono’, spiega ai collaboratori”. Anche la Stampa e la Repubblica esaltano l’importanza politica dell’Italia, ma nessuno si spinge in avanti come la Meli, che esclude il francese Hollande dai negoziati e affida al mitico Renzi le strategie per rifare l’Europa unita: “Quello che Renzi solleciterà all’Europa (e alla Merkel) è quindi un ‘allentamento dei vincoli che frenano gli investimenti’. Oltre ovviamente alla questione del migration compact, che verrà affrontata nel prossimo Consiglio europeo.
Articolo intero su Il Fatto Quotidiano del 27/06/2016.
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