Lo showman diffidente su chi li organizza. L’amarezza di “Amiche per l’Abruzzo”.
ROMA – Fiorello al computer, si inquadra nella videocamera e via Facebook sporca la foto degli artisti allineati sul palco della solidarietà. Una cannonata, mentre ancora la terra trema tra Lazio e Marche, contro i grandi concerti organizzati per beneficenza. «Sono stato invitato ad almeno quattro manifestazioni per raccogliere fondi. Occhio, il gioco deve valere la candela. E poi bisogna stare attenti a chi organizza: io mi fiderei di più se lo spettacolo venisse organizzato da una onlus affidabile, la storia insegna. Preferisco la mia beneficenza privata».
Roberto De Luca, l’organizzatore di “Amiche per l’Abruzzo”, non ci sta: «Lo stimo ma il suo filmato mi dispiace e mi infastidisce. Se non avessimo organizzato quel concerto non avremmo raccolto e distribuito 3 milioni di euro attraverso il Ministero della Pubblica Istruzione. Più chiaro di così. Non si fida? Allora faccia i nomi e i cognomi degli organizzatori. Se poi mi si dice perché in quell’occasione abbiamo pagato i facchini che hanno scaricato i camion io rispondo: la beneficenza la fa chi la vuol fare, non posso certo obbligarli io».
Anche Laura Pausini, tra le organizzatrici di quell’evento, interviene via Facebook dal Sudamerica: «Tutti i soldi di “Amiche per l’Abruzzo” sono stati donati e usati. Abbiamo costruito la succursale della scuola De Amicis. Col resto dei soldi abbiamo dato alloggi agli universitari e costruito aule dell’università».
Una piccola sassata alla foto di gruppo arriva anche da Fedez, J. Ax e Fabio Rovazzi, autore del tormentone estivo Andiamo a comandare, che in un post su Facebook scrive: «Concerti a scopo benefico e altri progetti: io credo che nel 21esimo secolo esistano metodi molto più efficaci ed immediati ». Spiega J. Ax: «Io, Fedez e Rovazzi oltre a fare donazioni personali abbiamo già devoluto i profitti anticipando le previsioni dei guadagni dei prossimi tre mesi per i nostri singoli Andiamo a comandare e Vorrei ma non posto.
Ci piaceva fare qualcosa che sarebbe servita a mandare i soldi subito. Per ora ci ha seguito solo Alessandra Amoroso con la sua
Vivere a colori. I grandi eventi vanno bene, dopodiché io prenderei la valigetta con i soldi e la farei scortare dai miei amici motociclisti direttamente al preside della scuola, perché a quanto pare non ci si può fidare di nessuno ».
Articolo intero su La Repubblica del 30/08/2016.
Rispondi