ULTIMA settimana di questo strazio. L’unica buona notizia è che domenica finisce tutto. Vincerà il No, con buon margine: così Renzi impara a giocare a “uno contro tutti”. Ma il No di sinistra — che rispetto profondamente, il No di Rodotà e Zagrebelsky, il No dell’Anpi, il No di tanti miei amici — sarà poco più di niente: affogherà dentro il No di destra, quello di Brunetta, Berlusconi e Salvini, e soprattutto dentro il No grillino. Il No alla riforma Boschi, un secondo dopo l’esito del referendum, diventerà ciò che è davvero: un No a Matteo Renzi, al suo partito e al suo governo, andati in presuntuosa solitudine a schiantarsi.
L’esito, paradossale, è che nel nome della “difesa della Costituzione” avranno vinto, insieme ai pochi e tenaci custodi della sacralità della Carta che saranno immediatamente rispediti a occuparsi dei loro libri, figure politiche alle quali, della Carta, non è mai importato un fico secco: la vecchia destra, convinta da sempre che la Costituzione antifascista sia roba da comunisti; la nuova destra populista, che nelle regole vede solo un noioso impiccio, una inutile mediazione tra Capo e Popolo; e i Cinquestelle, che sono, in massima misura, la vera forza post-repubblicana e post-democratica, il Mondo Nuovo, la palingenesi, il partito unico. Ai vecchi papiri sostituiranno, non appena ne avranno l’occasione, le loro nuove misure del mondo. E se avete qualcosa da ridire, è perché siete della Casta.
Da La Repubblica del 29/11/2016
[…] via L’AMACA del 29/11/2016 (Michele Serra) — Triskel182 […]
In Italia c’è tanta stupidità ma tanta intelligenza. C’è anche gente che riconosce la validità di una rivoluzione cubana senza essere per forza comunista. Questa è intelligenza, riflessione. Non la esportiamo. Qualcuno ha scritto che l’Italia è un laboratorio mondiale: io credo che traccerà un via per tutti. Non sono pessimista: voto Sì.
La dissociazione cognitiva di Michele Serra è preoccupante.
Ci sta dicendo che prevalendo il NO, ad averla vinta saranno in massima parte coloro a cui della Costituzione non importa nulla.
Ma non ci dice cosa succederebbe se, per dannata ipotesi, prevalesse il si: forse che gli attuali scassinatori della Costituzione ne sono più attenti custodi? Probabilmente è ciò che ci vuole lasciare intendere ma non ne ha il coraggio di affermarlo fino in fondo!
Come non capirlo? Anche lui al mattino deve riuscire a guardarsi allo specchio!
E sa benissimo che nel ristretto novero dei nuovi padri costituenti c’è un tizio, tal Denis Verdini da Fivizzano (MS), a processo a Roma per corruzione (processo P3), in associazione segreta che avrebbe avuto, secondo gli inquirenti, “come obiettivo” il compimento “di una serie indeterminata di reati di corruzione, abuso d’ ufficio e di illecito finanziamento” e di “condizionare il funzionamento di organi costituzionali e di rilevanza costituzionale, nonché gli apparati della Pubblica amministrazione dello Stato e di enti locali”.
Insomma non proprio il ritratto di un martire della Costituzione…
Caro Serra, per difendere il tuo piccolo mondo antico, si può scendere così in basso, e fare da ‘facilitatore’ a tanta pittoresca masnada?
È un servo di regime come tanti altri, purtroppo.