L’euro è irreversibile.
Dall’Euro non si esce.
Dall’Europa non si esce.
La Grecia nel 2015 aveva osato sfidare l’Europa e gli economisti (quelli col sedere al caldo) e tutti ripetevano le stesse cose: prima pagate tutti i debiti poi forse negoziamo. Non sono riusciti a pagare i debiti e stanno ancora peggio di prima.
Ma le regole, i dogmi, a cui tutti si sono inginocchiati sono rimasti lì, scolpiti sulla sabbia.
Prima le regole: non quelle dei diritti civili, nei confronti dei cittadini interni, nei confronti dei profughi e dei migranti.
Mentre da una parte si combatteva la guerra nei confronti dei ribelli (le tigri di carta come Renzi), dall’altra si alzavano muri, non si rispettavano gli accordi sulle quote di migranti da accogliere, pure la Germania ha continuato a fare i suoi comodi sulle esportazioni.
Così i cittadini dei paesi europei, che da questa Europa del dumping salariale, hanno ricevuto poco o nulla, alle urne hanno disubbidito agli ordini.
“Voi istituzioni non mi ascoltate più? E io voto contro”.
E ora che si vota in Germania e in Francia, ora che si teme l’arrivo della mareggiata come in America, le regole sulla sabbia iniziano a cancellarsi.
L’Euro a due velocità, l’Europa con serie A e B.
Abbasso l’Europa, viva l’Europa dei confini e degli omini forti.
Da unoenessuno.blogspot.it
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