La sintesi di una giornata (inutile?). Il Triplomentico, con i coglioni girati come neanche Oddo dopo il 5-0 di Zeman, fa il gesto maschio al rivale per ostentare sicurezza e sicumera, sicuro intimamente di esser figo nonostante i capelli, la faccia, il mento e più in generale nonostante tutto. Emiliano, dopo un discorso oltremodo pavido, si sforza di salutarlo pubblicamente, convinto che – così facendo – toglierà all’avversario ogni alibi se ci sarà il paventato strappo.
Infine, ma oserei dire soprattutto, troneggia un particolarmente leggendario e guizzante Fabris Orfini, che col capino dolentemente pennuto rivolge un comicissimo sguardo truce all’infedele, tipo “Se continui così non ti do più le mie Amica Chips”. Magari in cuor suo è convinto di poter incutere timore a qualcuno, ma Orfini che fa il duro è come Alessio Bernabei che fa i Led Zeppelin. Si vola.
(È torcida inesausta dal 4 dicembre: non dimenticatelo mai. Tutto è Luce, quindi tutto è Suso).
Da facebook.com/andreascanzi
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