Pur di non perdere altro tempo, l’autista innesta la retromarcia e si rimette in fondo all’ingorgo: arriverà in ritardo e il malato si salverà solo per il rotto della cuffia. Ma i due giustizieri issano su Facebook lo scalpo fotografico dell’ambulanza in ritirata, commentando euforici: «Vergogna, vergogna!».
Sembra un selfie dell’Italia 2017. Un malato grave, a bordo di un’ambulanza che cerca di destreggiarsi nel traffico, rischia di crepare per eccesso di zelo da parte di chi, sentendosi dalla parte giusta della strada, si irrigidisce nel rispetto presunto delle regole. Senza capire che la sua testa prevenuta è un cimitero di astrazioni, mentre dentro l’ambulanza c’è quel che rimane della vita. Anche della sua.
Da il corriere.it
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