Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for aprile 2017

Gli attacchi all’Unione Europea, le tasse, la patrimoniale: nel confronto tv in vista del 30 aprile, l’ex premier ha proposto toni e soluzioni cari agli avversari del Pd. E alla fine non rifiuta la grande coalizione con Forza Italia.

No alla patrimoniale, assalto all’arma bianca contro le istituzioni dell’Unione Europea, perfino una nuova legge sulla legittima difesa e, perché no, un’alleanza con Silvio Berlusconi, se serve. Avviso agli spettatori di Sky: Matteo Renzi non è candidato alla guida del centrodestra. Era lì, al confronto tv, proprio perché è ancora candidato alla segreteria del Pd, principale partito di centrosinistra, fondato da comunisti e cristiano-sociali, ex sogno di Romano Prodi. Fondamentale per capire che non fossero le primarie del centrodestra da una parte il fatto che le primarie del centrodestra non esistono in natura e dall’altra che a un certo punto Renzi ha indicato Obama come figura ideale da stampare su un poster da tenere in camera. Perché per il resto la metamorfosi appare quasi completa. (altro…)

Read Full Post »

Read Full Post »

Il capo dello Stato costretto a un nuovo appello alle Camere per una riforma che “armonizzi” il sistema di voto come chiesto fin dall’inizio di dicembre. Tra le forze politiche, come al solito, la colpa è di nessuno. E dopo svariati rinvii e sedute quasi inutili in commissione a Montecitorio, la novità è un nuovo termine di tempo: “A fine maggio la discussione in assemblea”.

Ha osservato, ascoltato, confidato e poi aspettato, aspettato, aspettato, aspettato. Ma dopo quasi 5 mesi la fiducia del presidente della Repubblica si è trasformata nella consapevolezza di non essere ascoltato dal Parlamento. Sono passati 136 giorni da quando il capo dello Stato, dopo aver dato il mandato al nuovo presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ha sottolineato la necessità di un nuovo sistema elettorale. Ne sono passati anche di più dalla serata del referendum costituzionale, nel corso della quale tutti i partiti giuravano che serviva una nuova legge fingendo di voler andare alle elezioni politiche il prima possibile. (altro…)

Read Full Post »

E’ tempo di sognare: facciamolo con Renzi. In questo video, durante il quale ha dato il 197esimo bacio della morte a qualcuno o qualcosa, il nostro eroe dà il meglio di sé. Era il 2015 e RenziRegna era all’apice del successo, quindi delle cazzate. Notate anzitutto la postura, la mimica, le faccette da “boro” nei film di Verdone. Si alza, petto (pancia) in fuori, e ha la faccia di chi si sente figo (ahahahahah). Poi si guarda attorno, continua a pensare “So’ fico” e strofina le mani assumendo la posizione della foca monaca triste. Bei momenti. (altro…)

Read Full Post »

Quello di Macron potrebbe sembrare un mezzo miracolo.
Il giovane ministro dell’Economia di un governo in perdita di consenso e legato ad un partito in perdita di voti, è riuscito in pochi mesi a crearsi un movimento, a staccarsi dall’ombra di Hollande (di cui era consigliere) e del PS francese e a presentarsi agli elettori come il volto nuovo della politica.
Macron il rottamatore francese, quello che in Italia tutti guardano con interesse in Italia, con la solita domanda stupida, chi è il Macron italiano (ovvero il vincente) italiano?

(altro…)

Read Full Post »

Le critiche di Reporter senza frontiere a Beppe Grillo? Per me sono sbagliate. A mio avviso, non c’è un italiano che pensa che oggi il problema della libertà di stampa sia lui. Beppe Grillo è uno che scrive ogni tanto che ci sono notizie che infamanti sul M5S. E scrive peraltro su un blog, senza prendere un euro di finanziamento pubblico“. Così a Otto e Mezzo (La7) il deputato del M5S, Alessandro Di Battista, si pronuncia sul rapporto di Reporter senza Frontiere secondo cui Grillo è uno dei “responsabili politici che non esitano a comunicare pubblicamente l’identità dei giornalisti che danno fastidio”. (altro…)

Read Full Post »

Il Mattino del 20 aprile, dopo aver evidenziato in prima pagina “Il Csm: ‘Caso Consip a Napoli fatti gravi’, titola a foglio intero: “Consip, Legnini bacchetta i pm napoletani”. A sua volta, Repubblica, a piena pagina interna, titola: “Su Consip il pg della Cassazione mette sotto esame Napoli e Roma: adesso entra in scena anche il pg della Cassazione Pasquale Ciccolo per verificare se le indagini sono ben coordinate”. Nei giorni precedenti la stampa aveva dato notizie della iniziativa del ministro di Giustizia di richiedere informazioni al pg di Napoli sul caso Consip per “sapere quali sono, se ci sono, elementi di disfunzione nel rapporto con la polizia giudiziaria”. (altro…)

Read Full Post »

Read Full Post »

Il retroscena.

Accelera la costruzione di un nuovo soggetto che sfiderà i dem alle elezioni. “Non deve essere né una riedizione della Ditta ex Ds né un listino di sinistra” L’obiettivo di coinvolgere Prodi e Letta. I bersaniani offrono la guida all’ex sindaco di Milano.

ROMA – Laura Boldrini, com’era naturale. Ma anche Pietro Grasso, meno scontato. «La finestra di una coalizione con il Pd si chiude, mi pare. Prepariamoci a fare il centrosinistra da soli», dice Giuliano Pisapia in un incontro a porte chiuse a Roma. La lista a sinistra del Pd accelera e vede bene i presidenti delle Camere nel proprio recinto. Per dimostrare che è largo, aperto, non solo rosso, comprende movimentisti come Pippo Civati, uomini della vecchia ditta come Bersani e D’Alema ma anche figure istituzionali. Quindi, non estremista, credibile, alternativa di governo.

(altro…)

Read Full Post »

3 anni per fare peggio di prima. Salutati come salvatori dopo la gestione pubblica e quella dei capitani coraggiosi sono riusciti a perdere un miliardo.

C’è un ennesimo errore capitale che i protagonisti dell’orribile vicenda Alitalia non dovrebbero aggiungere alla catena di castronerie compiute in questi anni. Che è davvero lunga: dai leasing degli aerei ottenuti a prezzi da amatori al carburante pagato almeno 20 dollari in più alla tonnellata. Vista però l’ingordigia con cui si sono tuffati sugli sbagli, c’è purtroppo da temere che ci ricaschino. L’errore che non dovrebbero compiere azionisti (Etihad, Unicredit e Banca Intesa) e manager è quello di considerare il referendum come la pietra tombale sull’Alitalia, senza tentare nuove e possibili soluzioni, magari con il coinvolgimento del governo che fino ad ora anche su questa vicenda non ha fatto una bella figura. L’obiettivo comune dovrebbe essere quello di salvare un’azienda che resta uno dei pochi assett del Paese e dà lavoro a 12 mila persone. (altro…)

Read Full Post »

I Cinquestelle hanno chiesto che, durante la prova scritta di matematica, ai maturandi dello Scientifico sia consentito di consultare un manuale di formule senza essere costretti — cito la petizione di uno studente — «a sottostare alla forza bruta della memoria», cioè a studiarle. Il governo ha replicato che la conoscenza mnemonica fa parte del programma, prendendosi in via del tutto eccezionale il mio applauso biecamente conservatore.

(altro…)

Read Full Post »

A PARIGI, Le Pen è quasi inesistente: non arriva al 5 per cento dei voti. Come Trump a New York. La forbice (culturale ed emotiva prima ancora che politica) tra città e campagna è sempre stata un dato rilevante della storia moderna, ma con la globalizzazione sta diventando impressionante e anche preoccupante: Manhattan e il Wyoming non sono lo stesso popolo e lo stesso paese, Parigi e i Vosgi non sono lo stesso popolo e lo stesso paese.
Se dipendesse dalle loro capitali e dalle loro metropoli, non una delle nazioni di Occidente sarebbe non dico governata, ma minimamente influenzata dalla destra sovranista e dai “nuovi” populismi antieuropeisti e antimondialisti.

(altro…)

Read Full Post »

Che avrà fatto di male Emmanuel Macron? Noi non lo sappiamo, e forse neppure lui. Ma qualche peccato mortale sulla coscienza deve averlo, per meritarsi gli endorsement di tutti i peggiori menagramo sulla piazza mondiale. Chi pensa che il leader di En Marche! abbia l’Eliseo in tasca non può sottovalutare l’effetto mortifero che potrebbe sortire l’appoggio entusiastico di Juncker e Hollande, due tra i catafalchi più nefasti della scena europea. Un doppio bacio della morte aggravato dallo sciame di mosche cocchiere italiote, da Renzi in giù, a cui non pare vero di saltare sul carro del (presunto) vincitore dopo aver perso tutte le elezioni del 2016, in proprio o in conto terzi: le Comunali, la Brexit, le Presidenziali Usa e il referendum. (altro…)

Read Full Post »

CHI È ipocrita sulla questione dei salvataggi in mare dei migranti? Le Ong e chi le sostiene finanziariamente (ma anche la marina italiana e Frontex) perché effettuano i salvataggi pur sapendo che c’è chi lucra sui migranti sia nei luoghi di partenza che nei luoghi di arrivo, o chi fa finta di non vedere e non sapere che premono alle porte dell’Europa persone così disperate da correre rischi inenarrabili, compresa la morte, pur di sfuggire alle condizioni di vita che sono loro toccate in sorte? Basta vedere i minori non accompagnati, le donne incinte, gli anziani che sbarcano dalle navi dopo mesi di cammino e spesso sofferenze indicibili per capire che nulla li può fermare, salvo un cambiamento radicale nelle loro condizioni di partenza. Non è che non conoscano i rischi che corrono, non solo in mare, ma lungo tutto il percorso che li ha portati su quei barconi. (altro…)

Read Full Post »

Saviano parla per sentito dire. Affronta il tema dei migranti come se fosse una sceneggiatura per una serie di successo, non per quello che è, ossia un problema serio che costa migliaia di vite umane ogni anno. Ci sono alcuni dati che non possono essere ignorati se vogliamo parlare con cognizione di causa della questione.

1) Definire taxi le imbarcazioni delle ONG non è un mio copyright. Prima di me, e a ragione, lo ha detto l’agenzia dell’UE Frontex nel suo rapporto “Risk analysis 2017“. Saviano questo lo ignora e parla a vanvera. (altro…)

Read Full Post »

Read Full Post »

Inail condannata a corrispondere un vitalizio a un lavoratore costretto a utilizzare il cellulare più di tre ore al giorno senza protezioni.

“Per la prima volta una sentenza riconosce un nesso tra l’uso scorretto del cellulare e lo sviluppo di un tumore al cervello”. Lo annunciano gli avvocati Renato Ambrosio e Stefano Bertone, dello studio legale torinese Ambrosio e Commodo. Il Tribunale di Ivrea ha infatti condannato l’Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale al dipendente di una azienda cui è stato diagnosticato il tumore dopo che per 15 anni ha usato il cellulare per più di tre ore al giorno senza protezioni.   La sentenza, resa nota oggi dagli avvocati, è dello scorso 30 marzo. (altro…)

Read Full Post »

Read Full Post »

I numeri delle presidenziali – Il ballottaggio tra l’ex banchiere che ha corso con un movimento personale e la leader populista è lo specchio del nuovo mondo. Il primo ha archiviato i socialisti facendo il pieno nei grandi centri (Parigi, Lione, Strasburgo), la seconda ha emarginato gli ex gollisti trionfando nelle zone più distanti dai palazzi del potere (Provenza, Corsica, Calais) e nonostante il 5 per cento nella capitale.

Hanno perso i partiti tradizionali. Hanno vinto i presunti ribelli, figli unici di un sistema a cui in qualche modo si oppongono. La Francia al tempo degli attentati terroristici, della presidenza Trump e della Brexit, esce dal primo turno delle elezioni presidenziali frastornata, ma tutto sommato in piedi e consapevole di essere entrata in una nuova fase della storia. (altro…)

Read Full Post »

Verso il ballottaggio del 7 maggio pesano le incognite dell’islamismo radicale Il duello per l’Eliseo non riguarda solo la Francia ma tutta l’Unione europea.

Da Fillon a Hamon, tutti contro Le Pen Un “fronte repubblicano” per l’Europa.

PARIGI – SI PRECISANO i contorni dell’ottavo presidente della Quinta Repubblica. E indicano Emmanuel Macron. Né il populismo, né il terrorismo sono riusciti a cancellare la figura del giovane garante di una lineare continuità democratica. Alla sua avversaria, a Marine Le Pen, è andata male, anche se ha preso oltre 7 milioni di voti, un bel pezzo di Francia. Il personaggio Macron appare un “uomo nuovo” rispetto al vecchio establishment, il quale è stato relegato in seconda fila.

(altro…)

Read Full Post »

Older Posts »