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Archive for luglio 2017

Lavori in corso – La sottosegretaria annuncia 9,5 miliardi. Ma dal 2014 sono stati rendicontati 450 milioni di interventi.

Le foto sorridenti di Maria Elena Boschi, le immagini delle scuole nuove di zecca (spicca, guarda caso, quella di Sesto Fiorentino, casa Renzi praticamente) e una cifra iperbolica: 9,5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica. Uno dei cavalli di battaglia del vecchio governo Renzi, e pure del nuovo Gentiloni a quanto pare. Ma la realtà dei 42mila istituti scolastici del nostro Paese è molto diversa. I soldi fin qui spesi sono pochi e per lo più prestiti della Banca europea o vecchi fondi Pon che arrivano da Bruxelles. Con le solite difficoltà sulla tabella di marcia, dovute a problemi di vario genere, dai ritardi nei bandi all’apertura dei cantieri. Così a fronte degli oltre 5mila interventi già conclusi dichiarati dal governo, molto è ancora da fare: negli ultimi tre anni è stato speso appena un terzo delle risorse previste. (altro…)

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Se non si riducono subito i gas serra, ci vorranno 500 trilioni di euro per catturare la CO2.

«La riduzione delle emissioni di gas serra non è sufficiente a limitare il riscaldamento globale a un livello che non metta a rischio il futuro dei giovani». E’ quanto emerge dal nuovo studio “Young people’s burden: requirement of negative CO2 emissions”, pubblicato su Earth System Dynamics , il giornale dell’European Geosciences Union (Egu), da un folto team internazionale di scienziati. (altro…)

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Il caso.

Sono 373 mila gli italiani emigrati, per necessità o per pagare meno tasse L’Inps manda loro assegni molto più generosi dei contributi che hanno versato.

ROMA – I pensionati italiani all’estero? Sono 373 mila e incassano quasi un miliardo all’anno dall’Inps, sottraendo – seppur legittimamente – imposte e consumi alla madrepatria. Per fare un paragone, parliamo di una città grande quasi come Firenze. Sparsa per i continenti, ma per metà in Europa. Dove gettonatissimo è ancora il Portogallo, il paradiso fiscale delle pantere grigie: dieci anni a tasse zero, in cambio della residenza non abituale. E dunque, a patto di vivere almeno 183 giorni all’anno in loco, tra le meraviglie di Porto e Lisbona e con un costo della vita assai abbordabile, i pensionati italiani si ritrovano un assegno che lievita anche di un terzo. Altrettanto ambite, sebbene fiscalmente meno generosi, Bulgaria, Romania, le isole Canarie. E l’America Latina, con un rinnovato interesse per il Costarica.

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Continua la battaglia contro i vitalizi del Movimento Cinque Stelle, sempre attraverso la voce del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, che ieri s’è beccato una minaccia di querela da Ilona Staller, ex deputata: “Un governo serio investe nel futuro, liberando risorse preziose dagli sprechi e dai privilegi del passato. L’esatto opposto di quanto hanno fatto i governi a maggioranza Pd, da Letta a Gentiloni, passando per i tre lunghi anni di Renzi”. E dunque Di Maio chiede un intervento subito. Siccome il Pd non può farsi scavalcare su questo tema, il segretario Matteo Renzi ha chiesto a Matteo Richetti di rimediare subito e di agire sì, ma non di rimessa rispetto ai Cinque Stelle. Il Pd ha annunciato la presentazione di una proposta “definitiva”, a breve scadenza. (altro…)

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Aula bunker Rebibbia – Dopo 240 udienze oggi la giudice Ianniello metterà la parola fine al processo di 1° grado: la Procura ha chiesto pene per 515 anni.

Come ha detto il loquace imputato Salvatore Buzzi, in una delle 240 udienze del processo all’organizzazione definita Mafia Capitale dalla Procura di Roma, “non devi guardare se il gatto è bianco o nero, l’importante è che prenda il topo”. Applicando queste parole a quello che accadrà oggi nell’aula bunker del carcere romano di Rebibbia, il gatto diventa la Procura di Roma guidata da Giuseppe Pignatone e il topo sono i protagonisti del “Mondo di mezzo” alla sbarra. Per prendere il topo il gatto avrà dovuto provare che dal “nero” Massimo Carminati al “rosso” Buzzi, dai politici agli imprenditori coinvolti, questa sia una storia di mafia e non di semplice criminalità e corruzione romana. (altro…)

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L’ITALIA appare come il secondo Paese più razzista d’Europa. È anche il Paese più islamofobo. Del resto, secondo i dati Istat, il 40% della popolazione ritiene che le religioni “altre” da quella maggioritaria siano un pericolo e che andrebbero contenute, tanto più nel caso della religione musulmana. Del sessismo pervasivo fino alla violenza abbiamo, ahimè, documentazione quasi quotidiana. Un po’ più del 50% degli 11-17enni è oggetto di qualche episodio offensivo, non rispettoso e/o violento da parte di coetanei almeno una volta al mese.

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C’è un equivoco di fondo nel parlato politico.
A proposito delle prime indagini sulla morte di Paolo Borsellino si parla delle troppe “incertezze e degli errori” (parole del presidente Mattarella): parafrasi per non dire chiaramente, di fronte al paese del depistaggio da parte di un pezzo dello stato che hanno indirizzato le indagini verso una direzione precisa. Responsabili della strage erano solo ed esclusivamente i mafiosi, non i Graviano, quelli che avevano detto di aver il paese in mano grazie a quello delle televisioni. L’amico del paesano Dell’Utri. (altro…)

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Faccia a faccia – L’ex parlamentare riferisce all’immobiliarista sulle trattative per la gara.

È il 19 gennaio 2016 quando gli investigatori registrano un’importante conversazione tra l’imprenditore Alfredo Romeo e l’ex parlamentare di An Italo Bocchino. È un dialogo già noto, che però il Fatto, avendone ascoltato con attenzione l’audio, oggi può riportare in una nuova interessante lettura. Per comprendere il senso di questo importante scambio di battute, bisogna ricordare qual era, in quel momento, il quadro della situazione per il mega appalto Fm4. (altro…)

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Alfredo Mercatante, avvocato di grido in Calabria e insegnante di ruolo in Lombardia, non è solo l’ennesimo furbetto che lavora a tempo pieno nel privato e intanto percepisce uno stipendio pubblico, sottratto a un altro più disponibile di lui. È anche un ex sindaco di sinistra, presidente e sostenitore di associazioni antimafia. È insomma un italiano completo. Furbo e moralista, intransigente sui massimi sistemi e accomodante su quelli minimi quando coincidono con i suoi comodi. Uno di quei cavalieri dell’ideale che si sentono a tal punto dalla parte giusta da non rendersi neanche conto di fare la cosa sbagliata.

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TRA le tante corbellerie che diventano “virali”, il breve video della ragazza saudita che cammina in minigonna, sola e pensosa, in mezzo ai vecchi muri del suo antico Paese, merita invece miliardi di clic. Perché descrive in pochi secondi, con la composta evidenza di un capolavoro involontario, esattamente il punto in cui siamo, e proprio quello: o vince lei, e può continuare a camminare, o perdiamo tutti. Non sono le piccole leggi saudite, in ballo, e nemmeno il solo corso dell’Islam; è il cammino dell’umanità, il suo sortire (oppure no) dal patriarcato, il suo concedere (oppure no) proprietà di se stessa alla metà abbondante degli umani. Le femmine.

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Anche nel 25° anniversario delle stragi, come nei 24 precedenti, le commemorazioni per l’assassinio di Paolo Borsellino e della sua scorta hanno seguito un copione diverso, anzi opposto, a quelle di 57 giorni prima per Giovanni Falcone e i suoi angeli custodi. Per Falcone scendono e pontificano regolarmente a Palermo i vertici dello Stato, che invece per Borsellino si limitano a qualche fervorino di circostanza da Roma. Perché questa plateale disparità di trattamento nel ricordo di due giudici che, da quando sono morti ammazzati, viaggiano sempre in coppia come Stanlio e Ollio? Il motivo appartiene all’inconscio, al non-detto dello Stato. (altro…)

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Il capo di FI: “Nessuna probabilità di un governo col Pd, uniti vinciamo”. E l’alleato leghista: “Buona notizia”.

ROMA – Il governo con Renzi non si farà mai. Forza Italia pensa solo ad un’alleanza con la Lega per vincere insieme e uniti le prossime elezioni. Silvio Berlusconi affida le sue aperture e le sue chiusure ad un’intervista al Mattino che fa esultare il centrodestra. «Non c’è nessuna probabilità di un governo Berlusconi-Renzi. Non ritengo possibile e neppure desiderabile una collaborazione con il Pd. Né ora né tanto meno dopo le elezioni», dice infatti l’ex premier.

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Il 22 giugno la ministra dell’Istruzione aveva annunciato: “Testo gratuiti, a settembre, nelle aree colpite dal sisma, per un totale di 140 comuni coinvolti. Ora però si scopre che non è così: il ministero ha fissato una serie di criteri stringenti per limitare le richieste.

È polemica nei comuni del cratere per i paletti messi dal ministero dell’Istruzione sulla donazione dei libri alle famiglie degli studenti degli istituti secondari di primo e secondo grado. A creare qualche malumore è la circolare inviata in questi giorni alle scuole da viale Trastevere nella quale si definiscono alcuni criteri per beneficiare dell’esenzione. (altro…)

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Parlano alla stessa maniera, nonostante le scaramucce.
Si dicono “non farò mai l’alleanza con Renzi” (Berlusconi nell’intervista a Il Mattino).
“Berlusconi non ha mai votato la fiducia al mio governo” (Renzi a Bersaglio Mobile).

Eppure in Parlamento spesso i partiti del nazareno hanno votato d’amore e d’accordo: sui (voucher) voucher, su Minzolini, su Consip e Lotti. (altro…)

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Trump ci è sembrato subito molto diverso da ogni altro suo predecessore, buono o cattivo, quando è diventato presidente degli Stati Uniti… Abbiamo commesso l’errore di confrontarlo con la tradizione, a volte fittizia, spesso convinta e condivisa, secondo cui la vera misura della potenza sono alleanze e amicizia. Abbiamo pensato che valesse ancora la persuasione che ci sono dei limiti nel tenere a bada l’avversario (anche attraverso un certo rispetto) per non rischiare il conflitto.

La clamorosa novità di Trump è stata di respingere subito e in modo aggressivo tutto ciò che gli veniva offerto dal mondo di prima. Ha sùbito fatto sapere che rifiutava la vestizione da leader benevolo del mondo, e che non sarebbe mai stato un presidente buono, protettivo e preoccupato di giustizia, anche al di fuori dei confini del suo Paese, pronto a difendere dovunque i diritti umani e civili dei tanti che, per questo, avevano fiducia nell’America. (altro…)

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Conferenza stampa del MoVimento 5 Stelle in diretta streaming dalla Camera dei deputati.

Da facebook.com/LuigiDiMaio

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“Il 32 per centodegli italiani giudica peggiorata la propria situazione economica e il 24% si sente più vulnerabile di un anno fa. La forbice economica si allarga e avere un lavoro non protegge più dai rischi di povertà”: è quanto emerge da un’analisi effettuata da Fondazione Di Vittorio e Tecnè aggiornata al secondo trimestre 2017. “Il 62% degli intervistati – si legge nello studio – dichiara che la situazione economica personale non è cambiata rispetto ai 12 mesi precedenti. Il 32% dichiara, invece, un peggioramento a fronte del 6% che giudica migliorate le proprie condizioni”. (altro…)

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Messina, 30 primi cittadini annunciano presìdi. Ed è scontro sull’hotspot a Civitavecchia.

PALERMO – Dalla Sicilia a Civitavecchia, i sindaci del Centro-Sud fanno le barricate contro l’istituzione di nuovi centri di accoglienza per i migranti. Nel piccolo Comune di Castell’Umberto, in provincia di Messina, è Vincenzo Lionetta Civa, esponente di una lista civica di centrodestra, a capeggiare ormai da tre giorni la protesta di trenta primi cittadini. A Civitavecchia è il grillino Antonio Cozzolino a dire “no” a un centro temporaneo per l’identificazione. Entrambi tengono a precisare: «Non siamo razzisti». Cozzolino se la prende con il leader della Lega Matteo Salvini, che ha annunciato per oggi l’arrivo a Civitavecchia: «Il problema non è l’immigrato, ma una politica dell’immigrazione fondata sull’emergenza e l’approssimazione».

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Il retroscena.

Il segretario dem tra emergenza migranti e rivolta dei centristi. Così la sua legge più di sinistra si arena.

LA LEGGE sullo Ius soli è un atto di civiltà. Ma la civiltà può aspettare, in questo Medio Evo Occidentale dominato dalla paura e dai muri, morali e materiali. È quello che sta per succedere in Italia, com’è ormai chiaro a tutti: nonostante le promesse solenni, le nuove norme che riconoscono il diritto di cittadinanza a chi è nato sul nostro territorio non vedranno la luce. Almeno non in questa legislatura. Mancano le condizioni etiche.

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