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Archive for the ‘Ambiente’ Category

Nei mesi scorsi vi abbiamo mostrato immagini di pesci, tartarughe, delfini, balene e uccelli marini che vivono in un mare soffocato dalla plastica. Eravamo e siamo ancora oggi convinti che sia necessario ridurre drasticamente il consumo di plastica, soprattutto usa e getta, e per questo abbiamo lanciato una petizione, diretta al Ministro dell’Ambiente, per chiedere all’Italia di schierarsi per proteggere il mare e gli organismi che lo popolano con posizioni rigorose e ambiziose nell’ambito di alcune direttive comunitarie sulla gestione dei rifiuti, inclusa la plastica. (altro…)

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Oggi siamo scesi a dirlo in tutta Italia!

Se stamattina avete visto dei “promoter” ai semafori delle vie più trafficate o congestionate in città, erano i nostri volontari! Oggi infatti hanno ironicamente fatto pubblicità a un nuovo prodotto, un detersivo di nome “Diesel”, testato sui nostri polmoni, che lava più grigio di ogni altro sapone, distribuendo volantini e piccoli ritagli di stoffa, brandelli di tessuti stesi all’aperto per settimane e ingrigiti dallo smog, per evidenziare quanto l’aria che respiriamo nelle nostre città possa scurire anche i capi più bianchi.

 

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Con una buona qualità dell’aria notevoli miglioramenti per la salute.

Le concentrazioni di PM2.5 responsabili di 428 000 morti premature in 41 Paesi europei, 59.630 in Italia.

Il nuovo ‘Air quality in Europe — 2017 report  dell’European environment agency (Eea), un’analisi aggiornata della qualità dell’aria e dei suoi effetti, sulla base di dati ufficiali desunti da oltre 2 500 stazioni di monitoraggio in tutta Europa nel 2015, evidenzia che «La maggior parte delle persone che vive nelle città europee è esposta a una scarsa qualità dell’aria». Le stime più recenti dell’Eea  rivelano che «Il particolato fine  continua a essere la causa della morte prematura di più di 400 000 europei all’anno. In Europa i maggiori responsabili delle emissioni di inquinanti atmosferici sono: il trasporto su strada, l’agricoltura, le centrali elettriche, l’industria e i nuclei domestici». (altro…)

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Viaggio in Ohio, dove il dietrofront ambientale degli Usa è già realtà “Così le energie fossili saranno di nuovo la prima fonte d’America”

Nella “terra nera” delle miniere Usa “Addio rinnovabili”.

RITORNO AL PASSATO.

BELLAIRE (OHIO) – «Cinquant’anni fa questa era la terra del King Coal, il re carbone. Oggi non siamo più dominanti ma siamo pur sempre della famiglia reale». Così riassume la rinascita del capitalismo a carbone Ed Spiker, manager di Westmoreland Resources. Mi rivela in anticipo un sorpasso clamoroso: «L’anno prossimo, secondo i dati ufficiali del governo, il carbone tornerà ad essere la prima fonte di alimentazione delle centrali elettriche americane, il 38% della corrente la produrremo noi, contro il 36% del gas naturale ».

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Greenpeace e Sierra Club: complice delle corporation dei combustibili fossili, a rischio migliaia di vite.

L’amministratore dell’Environmental Protection Agency (Epa), il negazionista climatico Scott Pruitt, ha annunciato  l’abrogazione del Clean Power Plan approvato dall’ex presidente Usa Barack Obama e che il nuovo presidente Donald Trump aveva promesso di rottamare in campagna elettorale. (altro…)

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Roma non ha fornito a Bruxelles informazioni relative a oltre 3.000 stabilimenti. Lo si legge sul sito dell’E-Prtr, il Registro europeo del rilascio e trasferimento degli inquinanti: “Non sono state comunicate entro la data richiesta”, marzo 2017.

L’Italia è l’unico Paese a non aver fornito alla Commissione europea i dati relativi al 2015 sulle emissioni inquinanti di oltre 3.000 stabilimenti nei tempi stabiliti dal Regolamento comunitario. Così, ora che il registro è pubblico, nella mappa delle circa 30mila industrie dei Paesi membri e di Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Serbia e Svizzera, la Penisola è un buco nero senza alcuna informazione. E la situazione non cambierà almeno fino a novembre. (altro…)

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I nostri volontari hanno sfidato i cittadini su verità e falsi miti sull’energia solare, e distribuito la Guida per diventare Energy Citizens

I volontari di Greenpeace sono scesi in piazza in tante città italiane, per coinvolgere i cittadini a partecipare al Quiz Solare: un modo divertente per testare il grado di conoscenza sul mondo dell’energia solare e degli energy citizen, ovvero chi produce in casa almeno parte dell’energia che consuma.

Sono in molti a pensare che produrre energia solare sia difficile e antieconomico.

 

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Per produrre fazzoletti, si spazzano via alberi secolari. Ti sembra giusto?

Alberi che hanno svettato per decenni, o addirittura per secoli, vengono abbattuti per produrre fazzoletti o asciugatutto che verranno usati per qualche secondo e poi gettati via: questa è la drammatica verità dietro fazzoletti, carta igienica, asciugatutto e tovaglioli prodotti da Essity, il principale produttore di questi articoli in Europa, secondo nel settore a livello mondiale. (altro…)

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Domenica 19 novembre ( e quella successiva in caso di maltempo) verranno messi a dimora decine di migliaia di alberi. Ad oggi una cinquantina di gruppi, di altrettante città, stanno organizzandosi per questa iniziativa. Un progetto di partecipazione ambientale aperto a tutti, che è nato due anni fa e che si allarga sempre di più. Un progetto che è sempre stato nel cuore di Gianroberto.

Il 19 novembre, in una sola giornata, migliaia di cittadini di Roma, Milano,Torino, Reggio Emilia, Brescia, Carrara, Fabriano, Carbonia, Pomezia (Roma), Sedriano (Mi), Rubiera (Re), Dorgali (Nu), Lacchiarella (Mi), Melzo (Mi), Rocca Imperiale (Cs), solo per citare alcuni Comuni, si ‘armeranno’ pacificamente di zappe, badili e palette per fare un altro piccolo passo verso un Mondo migliore e più pulito. (altro…)

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Ripresi i negoziati europei, si decide entro ottobre del rinnovo per altri 10 anni.

Secondo le anticipazioni del ministro dell’ecologia francese,  Francois Hulot, il governo Macron  voterà all’Ue contro il rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato, il più diffuso degli erbicidi, sospettato di provocare tumori e di cui è certificata la dannosità sulla salute umana e ambientale. La Commissione Europea dovrebbe prendere una decisione definitiva entro i primi giorni di ottobre e i negoziati sono ripresi il 30 agosto a Bruxelles. Quindi, presto si deciderà sulla vendita e l’utilizzo del pericoloso erbicida per i prossimi 10 anni. (altro…)

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Un nuovo decreto permetterà lo sfruttamento minerario di un’area di Foresta Amazzonica grande quanto la Danimarca

 A luglio vi avevamo raccontato di come l’esecutivo di Michel Temer – diventato Presidente ad interim del Brasile in seguito all’impeachment di Dilma Rousseff – avesse approvato la Misura provvisoria 759, che spiana la strada all’accaparramento delle terre nella Foresta Amazzonica, rendendo più facile ed economico per i grandi proprietari terrieri ottenere la proprietà di vaste aree forestali occupate abusivamente.

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ROMA – Piantare dieci miliardi di alberi, per compensare l’aumento di emissioni di anidride carbonica (CO2) dovuto alle politiche di Donald Trump a favore delle fonti fossili. E’ l’obiettivo della campagna internazionale “Trump Forest” (La foresta di Trump), lanciata da tre attivisti ambientalisti neozelandesi: Daniel Price, Adrien Taylor e Jeff Willis. (altro…)

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Se non si riducono subito i gas serra, ci vorranno 500 trilioni di euro per catturare la CO2.

«La riduzione delle emissioni di gas serra non è sufficiente a limitare il riscaldamento globale a un livello che non metta a rischio il futuro dei giovani». E’ quanto emerge dal nuovo studio “Young people’s burden: requirement of negative CO2 emissions”, pubblicato su Earth System Dynamics , il giornale dell’European Geosciences Union (Egu), da un folto team internazionale di scienziati. (altro…)

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Cobat: «Approvano leggi di cui non sono in grado di controllarne l’applicazione».

Muroni (Legambiente): «Non solo norme repressive, bisogna anche favorire e difendere le imprese sane e l’economia circolare».

Il volume Ecomafia 2017 di Legambiente, edito da Edizioni Ambiente con il sostegno di Cobat e Novamont, è stato presentato oggi a Roma alla Camera e Deputati per spiegare «le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia». Le cifre presentate si mostrano impressionanti: nel 2016 i reati ambientali accertati delle forze dell’ordine e dalla Capitaneria di porto sono stati 25.889, comunque meno dei 27.745 del 2015: una flessione del 7%. (altro…)

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Bottiglie giganti e oggetti di plastica grandi quanto una barca. Nel giorno del negoziato tra Parlamento, Consiglio e Commissione Ue a Bruxelles per la revisione delle Direttive comunitarie sui rifiuti, Greenpeace è in azione lungo la costa di Camogli, in provincia di Genova con la nave Rainbow Warrior per chiedere una graduale eliminazione della plastica usa e getta, compresi gli imballaggi. (altro…)

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La rete italiana è un colabrodo: la città peggiore è Potenza davanti a Palermo e Campobasso, la migliore è Milano. Secondo Utilitalia servirebbero investimenti da almeno 5 miliardi all’anno per la manutenzione.

Molte Regioni d’Italia sono in emergenza siccità, ma il paradosso è che la rete degli acquedotti è un colabrodo quasi ovunque. Vieneperso circa il 40 per cento di acqua e le perdite maggiori si hanno al Sud. Il 68,8 per cento a Potenza, il 54,6 a Palermo. I dati sono dell’Istat, vecchi di poche settimane fa, mentre un rapporto di Utilitalia si concentra sugli investimenti: ci vorrebbero 5 miliardi all’anno per la manutenzione della rete. (altro…)

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La risposta dell’Unione europea all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

L’Ue ha svolto un ruolo guida nel processo che ha portato all’adozione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e dei suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) nel settembre 2015 ed è ora determinata a prendere l’iniziativa per la sua attuazione.

Le conclusioni adottate oggi dal Consiglio ribadiscono il forte impegno dell’Ue e dei suoi Stati membri a dare piena attuazione all’Agenda 2030 e conseguire i 17 OSS. Le conclusioni precisano la risposta dell’Ue all’Agenda 2030 e l’approccio alle modalità di attuazione a livello dell’UE. Riguardano le prossime tappe, i mezzi e le risorse necessari, il modo in cui gli attori multilaterali possono essere coinvolti e le misure per il monitoraggio e la valutazione futuri. (altro…)

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Piccoli passi avanti su impiego efficiente delle risorse, stop a sussidi fossili e finanza verde.

L’Accordo di Parigi sul clima rimane orfano degli Usa. Galletti: «Noi siamo pronti a fare anche di più», ma la emissioni climalteranti sono tornate a crescere in Ue e (soprattutto) Italia.

Strette di mano e sorrisi stiracchiati hanno chiuso il sipario a Bologna su un G7 Ambiente più che tiepido, azzoppato in partenza dalla defezione – anche fisica, visto l’addio anticipato dal vertice dello statunitense Scott Pruitt – degli Usa dall’Accordo di Parigi sul clima. Evidente e comprensibile l’imbarazzo degli altri leader nel commentare l’evolversi della partita climatica, con il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti a spiegare durante la dichiarazione finale che «l’Accordo di Parigi rimane l’unico strumento possibile per combattere i cambiamenti climatici, ogni opzione diversa per noi è esclusa», dall’altra rassicurando sul fatto che gli Stati Uniti vogliono «continuare la propria politica di riduzione della CO2, anche al di fuori dall’Accordo di Parigi». (altro…)

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Ronchi: «Per applicare l’Accordo di Parigi i Paesi dovrebbero ridurre le loro emissioni al 2030, mediamente, almeno di un ulteriore 20% rispetto agli impegni già presi».

Attuare l’Accordo di Parigi significa tagliare le emissioni di gas serra in modo consistente e in tempi rapidi, in modo che l’aumento della temperatura media globale sia mantenuto “ben al disotto dei 2°C”. (altro…)

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L’ospite più atteso al vertice dei ministri dell’ambiente era proprio lo statunitense Scott Pruitt, dopo le dichiarazioni del presidente Donald Trump che dieci giorni fa aveva detto di voler rigettare l’accordo di Parigi sul clima, ritenuto dannoso per l’economia del Paese. E Pruitt in effetti è arrivato, ha posato per la “foto di gruppo”, ha anche fatto la sfoglia insieme al ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti ringraziandolo poi per l’ospitalità con un tweet («il prosciutto e la pasta erano deliziosi»), ma è rimasto fermo sulle sue posizioni. E poi è ripartito a vertice ancora in corso, lasciando i suoi referenti a completare l’opera.

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