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Archive for the ‘Libri’ Category

libri

La Settimana Lunga del Libro, 5 giorni con gli stand a Milano e 5 a Torino con gli scrittori nei palazzi e nei musei del centro: il più formidabile Festival letterario mai esistito in Italia.

Un testo fondamentale per capire cosa sia successo e cosa potrebbe ancora succedere al Salone del Libro nel Paese-Che-Non-Legge è il saggio di Spencer Johnson Chi ha spostato il mio formaggio? Vi si narrano le gesta di due gnomi, Tentenna e Ridolino, alle prese con una novità sconvolgente: dal deposito in cui si recano ogni giorno per nutrirsi è scomparso improvvisamente il formaggio. Che fare? Ridolino suggerisce di prendere esempio dai topi, che sono già corsi a cercarlo altrove. Ma Tentenna si ribella: «Perché dovremmo cambiare? Noi meritiamo il formaggio. Siamo gnomi, esseri speciali, e abbiamo lavorato a lungo per avere questo formaggio».  (altro…)

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VIVA l’innovazione, il libro elettronico, il print on demand (si stampano solo le copie acquistate e si evitano le valanghe di resi), il fecondo rapporto tra nuove tecnologie e cultura. Ma mette un brivido sentire (intervistato su Radiorai) non so quale boss di Amazon sentenziare che in un futuro prossimo «a decidere quali libri stampare e quali no saranno le community dei lettori, non gli editori». In apparenza è un allargamento “democratico” delle decisioni, un colpo all’elitarismo intellettuale. In sostanza, è il definitivo asservimento della cultura ai gusti di (presunte) maggioranze, e fa venire in mente l’aforisma di Marcello Marchesi sulla società di massa: «mangiate merda, miliardi di mosche non possono avere torto». (altro…)

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Giornata del libro

La Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, proclamata come ogni anno per il 23 aprile, è divenuta ormai un appuntamento fisso fondamentale nel calendario delle manifestazioni culturali italiane.

La Conferenza generale dell’UNESCO rende tributo mondiale a libri e autori in questa data, incoraggiando tutti, ed in particolare i giovani, a scoprire il piacere della lettura e mostrare un rinnovato rispetto per il contributo insostituibile di quelle persone che hanno promosso il progresso sociale e culturale dell’umanità. L’idea di questa celebrazione è nata in Catalogna, dove il 23 aprile, giorno di San Giorgio, una rosa viene tradizionalmente data come un dono per ogni libro venduto. Il successo Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore dipende principalmente del sostegno ricevuto da tutte le parti interessate (autori, editori, insegnanti, bibliotecari, istituzioni pubbliche e private, ONG umanitarie e mass media), che sono mobilitate in ogni paese dalle Commissioni Nazionali UNESCO, Club UNESCO, Centri e Associazioni, delle Scuole Associate e Biblioteche, e da tutti coloro che si sentono motivati a lavorare insieme per questa celebrazione. (altro…)

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Giornata mondiale del libro

UN’IDEA DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI PER LA GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO: AVVICINARE ALLA LETTURA CHI NON NE HA L’ABITUDINE.

Per dirla con Daniel Pennac, il verbo leggere “non sopporta l’imperativo, avversione che condivide con alcuni altri verbi: il verbo ‘amare’… il verbo ‘sognare’… Naturalmente si può sempre provare. Dai, forza: ‘Amami!’ ‘Sogna!’ ‘Leggi diamine, ti ordino di leggere!’. Risultato? Niente”. Ma una passione diventa reale solo se condivisa, nel nostro caso solo se virale. Il suo Come un romanzo è il titolo chiave insieme ad altri ventitrè – prodotti in edizione speciale e distribuiti gratuitamente in 240mila copie – dell’iniziativa # ioleggoperché : chi ama la lettura si farà messaggero per chi non ne ha ancora scoperto il piacere e l’utilità. Il 23 aprile è la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore. (altro…)

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sette-minuti-di-stefano-massiniChe cosa sono, sette minuti di intervallo in meno, in una fabbrica tessile che è appena passata di proprietà e mentre tante altre aziende concorrenti chiudono, licenziano, diminuiscono i salari?

Niente, non sono niente. Infatti quando la sessantenne delegata sindacale Blanche torna con questa notizia dalla trattativa, sembra scontato che tutte le lavoratrici approvino, piene di sollievo. Temevano peggio, molto peggio.

Ma perché, perché bisogna regalare – tutte insieme – seicento ore di lavoro al padrone? E soprattutto: la resa di fronte a questa richiesta non aprirà la strada poi a molte altre, fino alla riduzione dei salari o dei turni, o addirittura fino ai liberi licenziamenti? Così, a fronte dell’entusiasmo delle colleghe per non aver perso il lavoro, Blanche si chiede: «E se il lavoro lo perdessimo proprio per aver votato sì?» . (altro…)

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Libri
Lettera aperta di Roberto Saviano all’autrice dell’“Amica geniale” “La tua partecipazione romperebbe gli equilibri di un gioco scontato”.
CARA Elena Ferrante, ti scrivo non conoscendoti di persona, ma come lettore, e credo sia il tipo di conoscenza che prediligi. Non mi ha mai incuriosito scovare chi si celasse dietro il tuo nome, perché sin da ragazzo ho sempre avuto le tue pagine a disposizione, e quello mi bastava e mi basta ancora per credere di conoscerti, di sapere chi sei. Una persona vicina e famigliare.
USO il tu non perché esser venuti fuori entrambi da terra napoletana mi faccia sentire in confidenza immediata con te, ma perché queste parole vogliono esser dirette, come se fossero pronunciate nel mezzo di un pranzo. Insomma, per non farla troppo lunga, ti scrivo perché vorrei invitarti a partecipare al premio Strega ben sapendo che non ci sarai, che non presenzierai, che non farai nulla per accompagnare il tuo L’amica geniale. Come autore mi sento fortunato e condivido la tua indifferenza alle logiche dei premi letterari, ma come lettore credo che la tua presenza allo Strega sarebbe un modo per fare finalmente quanto tanti auspicano da anni: mettere fine alle logiche di spartizione, fare in modo che anche altri editori possano aspirare al podio.

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Giorgio Fontana

Voglio fare i complimenti a Giorgio Fontana per la vittoria al Campiello, col suo bellissimo libro “Morte di un uomo felice”. 

Un libro così maturo scritto da un ragazzo così giovane, fa ben sperare sul futuro della letteratura! Leggetelo, perché è un pezzo della nostra storia, perché racconta (anche da dentro) di un bel personaggio, Giacomo Colnaghi, che lavora per lo Stato come magistrato, sapendo dei rischi del lavoro (erano gli anni del terrorismo), ma da uomo “felice“. Sereno, nella sua coscienza di persona.

Da unoenessuno.blogspot.it

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SaramagoLa rivolta senza armi di chi ha solo la dignità. Ecco il libro incompiuto del Nobel.

«DI tutte le cose che poteva fare José Saramago morire è quella più inaspettata. Se conoscevi José proprio non lo mettevi in conto. Sì, certo, muoiono anche gli scrittori. Ma lui non ti dava proprio alcuna possibilità di pensare a un corpo stanco di vita, di respirare, di mangiare, di amare. Si era consumato negli ultimi anni, tra la carne e le ossa sembrava esserci sempre meno spessore, la sua pelle era sottile mantello che ricopriva il teschio. Ma diceva: “Potessi decidere, io non me ne andrei mai”».
Scrissi queste parole quando seppi che José invece era andato via e per un po’ mi rassegnai all’idea di una distanza che potevo ridurre solo rileggendo i suoi libri. Ora mi accorgo di non aver concesso vera fiducia alla sua ostinata volontà di tornare. Eccolo di nuovo qui di carne e sangue nelle pagine di questo nuovo libro. «c’era la luna piena, di quelle che trasformano il mondo in fantasma, quando tutte le cose, le animate e le inanimate, stanno sussurrando misteriose rivelazioni, ma ciascuna dicendo la sua, e tutte discordanti, perciò non riusciamo a capire e patiamo quest’angoscia di essere sul punto di conoscerle e di non conoscerle » così José scriveva nella Storia dell’assedio di Lisbona e queste nuove pagine sono crittogramma del brusio continuo delle rivelazioni misteriose che riceviamo. (altro…)

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È Stato la mafia: Tutto quello che non vogliono farci sapere sulla trattativa e sulla resa ai boss delle stragi 
Nei corso del 2013 il vicedirettore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio ha portato nei teatri italiani il suo spettacolo “E’ stato la mafia”: un monologo lungo 3 ore nel quale si racconta di uno dei tabù della nostra storia repubblicana. La trattativa stato mafia, portata avanti da uomini delle istituzioni e dai vertici di cosa nostra dopo le bombe (e con le bombe) del 1992-93.

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TelevisioneQUELL’ANTICA POLEMICA TRA TOLSTOJ E DON MATTEO.

CAPITA di rado d’essere in accordo con un ministro e dunque leviamo il calice: bravo Franceschini. In un colpo solo ha fatto due scoperte. La prima è che con la cultura si mangia. L’altra è che la televisione italiana «danneggia la
lettura». Anzi, diciamola tutta, la televisione è ormai uno dei più efficaci ed entusiastici fattori di analfabetizzazione degli italiani. Dalla mattina presto a notte fonda, su tutte le reti, pubbliche e private, con una lena degna di migliori cause. Insieme però alla politica, che della televisione in Italia è serva e padrona. (altro…)

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Marquez

“Ci vediamo ad agosto”, l’opera inedita La famiglia valuta l’idea di pubblicarlo.

IL ROMANZO c’è. Gabriel García Márquez lo ha coccolato a lungo negli ultimi anni della sua vita dopo aver annunciato, nel 2005, che non avrebbe più scritto. Ne esistono anche varie versioni e anni fa — sussurravano i familiari e i suoi amici più cari —che aveva almeno due finali diversi e che “Gabito” non riusciva a scegliere il suo preferito tanto che avrebbe voluto pubblicarlo nelle due variati. Ieri il Times di Londra ha scritto che ora, dopo la sua morte, i familiari stanno considerando l’idea di affidare il romanzo, in gran parte inedito, alla moltitudine dei suoi lettori.
L’ultimo sforzo letterario dell’autore dei “Cent’anni” ha un bel titolo: “Nos vemos en agosto” (Ci vediamo ad agosto) e una storia principale che lo stesso Márquez rese nota alcuni anni fa. Narra le vicende di una donna, Ana Magdalena Bach, che ogni anno, sempre il 16 di agosto, si reca sull’isola dov’è sepolta sua madre e le racconta le novità della sua vita nei dodici mesi appena trascorsi. (altro…)

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Marquez

Ricordo di Márquez attraverso la scoperta dei luoghi autentici che lo hanno ispirato. Macondo esiste, è dove si danza con Gabo .

SI MUORE tutti, ma qualcuno muore di più. Ci ho messo poco a capire, giovedì sera, che la scomparsa di García Márquez non era solo una notizia, ma un piccolo slittamento dell’anima che in molti non dimenticheranno. L’ho capito dai messaggi che arrivavano, dalle sue frasi che iniziavano a piovere e rimbalzare ovunque. Era anche abbastanza tardi, la sera, in quelle ore in cui inizia a non starci più niente, nella tua giornata, e se si ottura il lavandino lasci perdere e rimandi a domani. Eppure in così tanti ci siamo fermati, un attimo, e abbiamo saltato un battito del cuore. Che poi, diciamocelo, avevamo avuto anni per abituarci all’idea: Gabo se n’è scivolato nell’ombra lentamente, con una certa timidezza, e in fondo nel modo più gentile possibile. (altro…)

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MarquezIL PREMIO NOBEL AVEVA 87 ANNI.

Gabriel García Márquez, lo scrittore colombiano premio Nobel, padre del realismo magico, è morto nella sua casa di Città del Messico Romanziere e reporter, attivista politico e amico di Fidel Castro, ha incantato milioni di lettori con il suo capolavoro “Cent’anni di solitudine”.

GABRIEL García Márquez, Gabo per tutti quelli che lo hanno sfiorato nel corso della sua bellissima vita, conclusasi ieri a 87 anni nella sua casa di Città del Messico, amava dire che tutti hanno una vita pubblica, una vita privata e una vita segreta. Nel caso di uno scrittore che ha inventato un mondo, vita privata e vita pubblica si sono intrecciate in un’unica, sola leggenda.
Gabriel García Márquez,Gabo per tutti quelli che lo hanno sfiorato nel corso della sua bellissima vita, conclusasi ieri a 87 anni, amava dire che tutti hanno una vita pubblica, una vita privata e una vita segreta. (altro…)

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Premio_Strega_2014Lo scorso 11 aprile, il Comitato direttivo del Premio Strega 2014presieduto da Tullio De Mauro ha votato e definito la rosa dei dodici titoli in gara per l’edizione di quest’anno. «Ancora una volta – ha dichiarato De Mauro – abbiamo constatato una qualità alta e l’emergere di temi legati sia alla ricostruzione storica sia ai dilemmi della nostra coscienza di fronte al mondo contemporaneo. Abbiamo anche alcune novità, un graphic novel e forme letterarie sperimentali».

Parole che promettono una gara all’ultima pagina, che non può far altro che alimentare la curiosità dei lettori per le opere in concorso.

Ma vediamo subito assieme quali dei 27 autori candidatisi è riuscito ad entrare nella rosa dei dodici in gara:

1. Non dirmi che hai paura (Feltrinelli) di Giuseppe Catozzella
Presentato da Giovanna Botteri e Roberto Saviano.

2. Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori) di Antonella Cilento
Presentato da Nadia Fusini e Giuseppe Montesano. (altro…)

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LibreriaAccadde come in uno di quei racconti rarefatti di Paul Auster. Un piccolo bancario sconosciuto s’infila in una piccola libreria milanese – Il mio libro – in un giorno di pioggia. Chiude l’ombrello. Lustra gli occhiali appannati. E assiste alla presentazione di un volumetto di culto – David Golder , il capolavoro francese, colpo di sciabola di Irène Némirovsky-. Poi, soddisfatto, con un gesto lento, l’uomo passa alla cassa e compra il libro. In due copie. Sorride, un po’ imbarazzato, alla libraia: «Questo lo acquisto a condizione che domani lo regali a un cliente, a chi vuoi tu. Io ho deciso di regalarlo alla prima persona che sarebbe entrata in libreria e così è stato…». La «prima persona entrata» pochi istanti dopo è una sciura di una certa età. Una di quelle simpaticamente volenterose, che vagano un po’ spesate tra la jungla degli scaffali aggrappandosi allo sguardo del commesso. (altro…)

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Il profetaOggi, in piena “età dell’indiscrezione” (copyright di Maurizio Bettini) e del gossip trionfante, i media ci raccontano in tempo reale vita, morte e miracoli di scrittori proiettati nella dimensione di personaggi pubblici. Ma non più, per le loro e forse anche per le nostre carenze intellettuali, elevati al rango di maîtres-à-penser. Rappresentati, semmai, come pittoreschi guru culturali. Pronti – in interviste, comparse televisive, incontri in librerie o su palcoscenici di festival – a spiattellare luci e ombre (più ombre che luci) del loro vissuto personale. Disponibili a darsi in pasto alla curiosità di presunti lettori, pur di autopromuoversi e incentivare le vendite del loro ultimo libro: uno spettacolo stucchevole, affidato alla regia di scaltri agenti letterari e potenti uffici stampa del mondo editoriale.

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Il libroIL LIBRO.

«C’era la dittatura. Oggi c’è la democrazia». Così, quando gli altri argomenti mostrano la corda, un padre spiega e giustifica al figlio tredicenne le pagine più dure della lotta antifascista e della Resistenza, dagli attentati dinamitardi contro Mussolini all’attacco partigiano di via Rasella che diede l’innesco all’atroce rappresaglia delle Fosse Ardeatine. La violenza politica accende il dubbio nella mente del ragazzo: il sangue è un prezzo equo? E chi lo stabilisce? Ma «c’era la dittatura, oggi c’è la democrazia»: la libertà è il solo fine che veramente giustifica i mezzi. (altro…)

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Apprendisti

Sarà in libreria a giorni il nuovo saggio di Romano Benini sulle diverse concause della disoccupazione record italiana.

Benini è un esperto di lavoro che insegna alla Sapienza e cura il sito Work Magazine, con diversi libri all’attivo.

Tra le tesi di quest’ultimo studio, c’è quella – dati alla mano – sugli effetti della mancata formazione: in questo Paese lo Stato ha tagliato gli investimenti sulle conoscenze sul know how dei giovani. Benini nota anche come ci sia una correlazione proporzionale abbastanza stretta, in tutta Europa, fra impegno/disimpegno nel settore e conseguente occupazione/disoccupazione. (altro…)

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I governi dell'evasione

In un libro i regali di Berlusconi a chi non paga le tasse.

ROMA— Prodi e Visco costruiscono. Berlusconi e Tremonti smontano. Il centrosinistra cerca, con tenacia, di mettere in campo misure contro l’evasione. Il centrodestra, arriva, e passa un colpo di spugna. La storia degli ultimi vent’anni del contrasto all’Italia dei furbi, che non paga le tasse e le carica sui contribuenti onesti, si può riassumere così.
Fino ad oggi è stata una sensazione, un oggetto di contesa politica, ma ora si trasforma in una dettagliata indagine supportata da cifre e inconfutabili basi scientifiche. La tela di Penelope della lotta all’evasione italiana è raccontata
in un puntuale libro di Stefano Livadiotti, giornalista dell’Espresso, che esce oggi con un titolo eloquente: “Ladri. Gli evasori e i politici che li proteggono”, edito da Bompiani. (altro…)

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Non dirmi che hai pauraIl romanzo di Giuseppe Catozzella ripercorre la vicenda dell’atleta somala dalle strade di Mogadiscio all’ultimo viaggio della speranza

NATA PER CORRERE

STORIA DI SAMIA L’OLIMPIONICA FINITA SU UN BARCONE DI MIGRANTI.

ESISTE ancora possibilità di romanzo nel nostro tempo? Domanda solita perenne identica che si pronuncia ormai da un secolo. La risposta chiave che annulla la sua ridondanza venne da Goffredo Parise: «Il fatto romanzesco come categoria il romanzo come tecnica – lo ripeto ancor una volta – penso non sia interessante. Quello che è interessante è scrivere un libro che si sente necessario di scrivere». (altro…)

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