Palazzo Chigi vuole impedire lo sciopero dei giornalisti, chiede di aspettare sul contratto e promette soldi.
Soltanto l’estate potrà arrendersi e congedarsi fra una settimana. Perché il governo preferisce sedare l’Italia, il clima (mediatico) e l’attività dell’esecutivo per non intaccare, neanche con un refolo, l’ordalia nazionale chiamata referendum costituzionale.
Così pure il frenetico ecosistema dell’informazione è obbligato a indugiare: gli strateghi di Palazzo Chigi – la struttura per l’Editoria guidata dal sottosegretario Luca Lotti – hanno intenzione di impedire uno sciopero dei giornalisti che attendono il rinnovo del contratto fra il sindacato (Fnsi) e gli editori (Fieg), un argomento centrale per la riunione dei comitati di redazione di mercoledì prossimo, il ventuno settembre. Quando l’estate finisce, per l’appunto.