In Italia i colletti bianchi sono solo lo 0,4 per cento dei detenuti, a fronte di una media europea dieci volte superiore, anche se da noi le tangenti sono molto più comuni che nel resto della UE. Ma se ci concentriamo solo sulle mazzette, i dati sono ancora più incredibili: in tutto il Paese, i condannati che si trovano in carcere per corruzione sono meno di dieci”. La fotografia del professor Alberto Vannucci, che dirige il Master in Analisi e prevenzione della corruzione all’università di Pisa, racconta una realtà dove lo scandalo del Mose non dovrebbe creare alcuno scalpore: “È lo stupore che mi stupisce. Mose, Expo 2015, G8 alla Maddalena, mondiali di nuoto e così via avevano tutti un epilogo scontato, come ogni grande opera realizzata con quei criteri. Non potrebbe essere altrimenti”. (altro…)
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“La corruzione in Italia non è più un reato” (Beatrice Borromeo).
Posted in Attualità, tagged Alberto Vannucci, attualità, Beatrice Borromeo, La corruzione in Italia non è più un reato, politica on 07/06/2014| 10 Comments »
LA SVOLTA AUTORITARIA.
Posted in Attualità, tagged Alberto Vannucci, Alessandro Pace, attualità, Costanza Firrao, Elisabetta Rubini, Gaetano Azzariti, Gustavo Zagrebelsky, LA SVOLTA AUTORITARIA, Lorenza Carlassare, Nadia Urbinati, politica, Roberta De Monticelli, Salvatore Settis, Sandra Bonsanti, senato, Simona Peverelli, stefano rodotà on 28/03/2014| 2 Comments »
Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al presidente del Consiglio poteri padronali.
Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare. La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto. (altro…)