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Posts Tagged ‘Basilicata’

I siti di stoccaggio

DAL CENTRO ITREC DI ROTONDELLA È USCITO UN CAMION COL SIMBOLO CHE AVVERTIVA DEL PERICOLO RADIOATTIVO DIRETTO A GIOIA DEL COLLE.

Ritorna l’incubo nucleare in Basilicata. Nella notte tra domenica e lunedì, intorno alle 3 del mattino, dal centro Itrec di Rotondella è uscito un tir con le insegne che evidenziano il trasporto di materiale radioattivo, superscortato da 300 agenti tra carabinieri, poliziotti e fiamme gialle. Un convoglio lunghissimo che ha bloccato per ore la statale 106 formato anche da mezzi dei vigili del fuoco. La destinazione, secondo voci e testimonianze raccolte sul posto, sarebbe stata quella dell’aeroporto di Gioia del Colle, in Puglia. Di cosa si tratti è difficile saperlo. Ma nella regione che da anni ospita depositi di materiale nucleare, l’attenzione e la vigilanza su questi temi è altissima. Nel novembre del 2003 tutta la Basilicata si mobilitò per giorni contro l’ipotesi di trasformare le miniere di salgemma di Scanzano Jonico in una sorta di “tomba” naturale per 800mila metri cubi di scorie radioattive. Blocchi stradali e proteste che si conclusero con una manifestazione da Policoro a Scanzano con oltre centomila persone. Cosa trasportava quel tir superblindato, e perché la destinazione era l’aeroporto militare di Gioia del Colle? (altro…)

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Il termine oggi più popolare in Italia è “fracking” e in questi giorni sono state fatte numerose congetture sul fracking e il terremoto in Emilia Romagna. Il fisico Maria Rita D’Orsogna mi ha inviato una lunga e documentata lettera.

“Ho cercato in tutti i modi di capire se ci fosse fracking in Italia. I termini in inglese da cercare sono “hydraulic fracturing“, “stimulated fracture“, “shale gas“. Non ho trovato molto da parte delle ditte petrolifere, in inglese o in italiano, né da parte del governo Italiano sull’ultilizzo di questa tecnica in Italia. Nulla esclude che il tracking si possa fare in futuro. So che Stefano Saglia, sottosegretario alle attività produttive nel governo Berlusconi ne é stato un forte proponitore, che si parla di possibili riserve di shale gas nella Pianura Padana, ma non credo che il fracking vero proprio sia in atto in Italia. Se lo é, è sicuramente ben nascosto da tutti i siti internet che io abbia potuto indagare. Questo porta alla domanda: “Il governo Italiano vuole dirci qualcosa su questo tema?“. La Francia ha un divieto integrale sul fracking, cosi pure la Bulgaria. La Germania ne sta discutendo. Anche in Inghliterra, dove la pratica è stata inizialmente applaudita come rivoluzionaria, ci stanno ripensando. Negli USA, gli Stati del Vermont e di New York hanno moratorie più o meno lunghe. E noi? (altro…)

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