
ATENE – «Oggi è una giornata storica. Il futuro è iniziato e grazie al voto dei greci presto manderemo in archivio la parola austerità». Cinque anni fa Alexis Tsipras militava in un partito che raccattava a stento il 4,9% dei consensi. Oggi la sinistra di Syriza è in testa a tutti i sondaggi con 3-6 punti di vantaggio su Nea Demokratia il centrodestra del premier Antonis Samaras. E il 40enne che vuole rivoltare l’Europa come un calzino ha lanciato ieri sera in un bagno di folla al teatro Keramikos il programma elettorale e le parole d’ordine che potrebbero cambiare davvero la storia della Grecia e del Vecchio continente.
«L’Europa deve mettersi in testa una cosa. Quello che conta in democrazia è il voto. E il futuro del mio paese lo decideranno i miei concittadini e non i falchi dell’euro », ha esordito. Compito dei greci è scegliere «tra nuovi tagli e la Troika o la speranza».
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