Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘Carlo Tecce’

renzi-fazio

“Scissione nel Pd gestita dall’ex premier, non scappi e mi sfidi alle primarie”.

Matteo Renzi arriva dopo la pubblicità, stavolta le differenze si notano: l’ultimo più ostinato venditore di promesse politiche a Che tempo che fa appare sottotono e confuso. Oscillante fra un desiderio di vendetta nei confronti di Massimo D’Alema e il timore che l’inchiesta con il papà Tiziano indagato possa danneggiare la campagna elettorale per le primarie. In poche parole: Renzi è dimesso. (altro…)

Read Full Post »

top-secretDopo le Politiche 2013 la dirigente della Farnesina che si occupa del tema scrive a esecutivo e Colle: “Procedure incostituzionali: non garantite libertà e segretezza”.

Con la lotta fra il Sì e No che si decide in volata, il verdetto sul referendum costituzionale italiano potrebbe essere decretato all’estero, per la precisione, dai 4 milioni e 23 mila italiani residenti fuori dai confini e iscritti all’apposita anagrafe. Il governo ha intuito subito l’importanza degli italiani all’estero: ministri e politici – l’apripista fu Maria Elena Boschi – omaggiano i connazionali e promettono finanziamenti. (altro…)

Read Full Post »

confalonieriStrategie, Prima l’incontro tra il premier e “Fidel”, poi gli inviti del braccio destro di B. a un nuovo Patto del Nazareno: intanto le tv sostengono la legge Boschi.

Come vanno d’amore e d’accordo Mediaset e Matteo Renzi. Più che un nostalgico del patto che fu siglato al Nazareno, il presidente Fedele Confalonieri è un dirigente pragmatico che s’adopera per tutelare gli affari. Nient’altro. “Mediaset è un’azienda di governo e con un governo renziano, solido e amico, non può temere agguati politici”, affermano a Cologno Monzese. Impresso nei pensieri dei dirigenti che non rifiutano il dialogo con l’esterno, il postulato è valido anche per il referendum. (altro…)

Read Full Post »

letta

Alla Scuola di Politiche. Durissima accusa dell’ex direttore del “Corriere della Sera” rilanciata con evidenza su Twitter dall’ex presidente del Consiglio.

Con la sintesi che impone lo strumento di Twitter, Enrico Letta ha condensato in poche battute l’acuminato pensiero di Ferruccio de Bortoli: “Su vicende bancarie, Etruria, Siena, si sente odore di massoneria”. L’ex presidente del Consiglio ha rilanciato dal punto di vista tecnologico e condiviso dal punto di vista intellettuale il ragionamento del giornalista che per dodici anni ha diretto il Corriere della Sera. Per salvare la denuncia dal vortice dei cinguettii domenicali, l’allievo di Andreatta ha fissato la citazione del giornalista in cima al suo profilo ufficiale di Twitter. Non è un dettaglio. (altro…)

Read Full Post »

Palazzo Chigi vuole impedire lo sciopero dei giornalisti, chiede di aspettare sul contratto e promette soldi.

Soltanto l’estate potrà arrendersi e congedarsi fra una settimana. Perché il governo preferisce sedare l’Italia, il clima (mediatico) e l’attività dell’esecutivo per non intaccare, neanche con un refolo, l’ordalia nazionale chiamata referendum costituzionale.

Così pure il frenetico ecosistema dell’informazione è obbligato a indugiare: gli strateghi di Palazzo Chigi – la struttura per l’Editoria guidata dal sottosegretario Luca Lotti – hanno intenzione di impedire uno sciopero dei giornalisti che attendono il rinnovo del contratto fra il sindacato (Fnsi) e gli editori (Fieg), un argomento centrale per la riunione dei comitati di redazione di mercoledì prossimo, il ventuno settembre. Quando l’estate finisce, per l’appunto.

 

(altro…)

Read Full Post »

RaiVia libera – del Cda ai nuovi direttori: il voto finisce 6 a 3, contrario il centrodestra e Freccero. Che chiede all’Anac di valutare se si è rispettato il piano anticorruzione.

Con un passaggio più agevole del previsto, all’alba di una nottata di tensione (e pure con tratti comici in commissione di Vigilanza), l’amministratore delegato Antonio Campo Dall’Orto ha ottenuto l’approvazione in Cda Rai del pacchetto di nomine per i telegiornali: fuori Marcello Masi, Bianca Berlinguer e Flavio Mucciante, dentro Ida Colucci (Tg2), Luca Mazzà (Tg3), Andrea Montanari (Radio Rai). Il tabellino indica il risultato di sei a tre. (altro…)

Read Full Post »

Giannini
L’ex conduttore di Ballarò “rottamato”: “Renzi ha parlato e chi doveva capire ha capito. Come con B.”.

Luca Mazzà – ex vicedirettore di Rai3 – è scappato da Ballarò per sanzionare l’overdose di antirenzismo. Oggi Mazzà sarà nominato direttore del Tg3, mentre Ballarò non esiste più.

Massimo Giannini, cos’è accaduto?

Io faccio il giornalista, e metto in fila i fatti. Da un anno a questa parte il presidente del Consiglio e i suoi fedelissimi, nel partito e in Parlamento, hanno preso di mira il Tg3 e Ballarò. Un attacco continuo, spesso pretestuoso, quasi sistematico, soprattutto negli ultimi mesi. Ora la stagione televisiva è finita, e la Rai, dopo aver “rottamato” me, “rimuove” Bianca Berlinguer. In assenza di altre spiegazioni, un cittadino che paga il canone cosa deve pensare? (altro…)

Read Full Post »

RaiSi parte coi 650mila euro l’anno del dg Campo Dall’Orto, i 392mila di Marano (Rai pubblicità) e i 360mila di Leone: tutti i contratti sopra 200mila euro.

Oggi è domenica, un giorno di festa d’estate, ma il palazzo di Viale Mazzini è aperto per una conferenza stampa col direttore generale Antonio Campo Dall’Orto e il presidente Monica Maggioni. Oggi è domenica, di solito pure i corridoi del servizio pubblico tacciono, ma per affrontare una settimana di polemiche e proteste, l’azienda vara l’operazione “casa di vetro” (titolo un po’ abusato, però azzeccato). Perché domani, incastonato fra seriose tabelle, sarà caricato sul portale “Rai.it” l’atteso e temuto “piano per la trasparenza e la comunicazione aziendale”, un obbligo introdotto dalla riforma della televisione: bilanci, appalti e, soprattutto, gli stipendi dei dirigenti che superano i 200.00 euro e dei consulenti che sforano gli 80.000 euro. (altro…)

Read Full Post »

Bilancio

Il primo giorno di Antonio Campo Dall’Orto in Rai fu una mattina di solleone, di infradito svestite di soppiatto, di battigia rimpianta per i dirigenti del servizio pubblico, convocati nel leggendario salone degli arazzi per un cordiale saluto fra amici.

Quel giorno di caldo e tedio, il 7 agosto di un anno fa, l’amministratore delegato – con lo zainetto in spalla e la raccomandazione renziana dentro – ha promesso il lavoro di squadra. Così l’ha stravolta, la squadra. E tanti di quei dirigenti sono scomparsi: licenziati, dimessi, degradati. Eppure s’erano precipitati nella capitale per omaggiare il nuovo temporaneo reggente contando sull’eternità delle poltrone. Classico episodio di un calcolo sbagliato. (altro…)

Read Full Post »

RaiI consiglieri di maggioranza dem bocciano la proposta dei colleghi Diaconale, Mazzuca e Freccero che chiedono un intervento della Vigilanza.

Come volevasi dimostrare. Il referendum costituzionale di ottobre provoca già scompiglio in Viale Mazzini e traccia un confine invalicabile fra i consiglieri di maggioranza e di opposizione. Come preconizza un giornalista graduato del servizio pubblico che resiste alle intemperie politiche: “Il governo vuole una campagna elettorale permanente che si disputa, soprattutto, sui canali Rai. Allora preparatevi a un estenuante e non elegante duello”. Il prologo è recente: ieri mattina, settimo piano, Cda riunito. (altro…)

Read Full Post »

Partiti

Grazie a una norma del Garante della privacy Soro si può bypassare una legge del 1981, incassare e non svelare i nomi dei sostenitori. E addio all’impianto Letta.

Ormai da un paio di anni, con la sicumera di chi ha profuso un immane sacrificio, la politica racconta che una legge (la numero 13/2014) ha eliminato i rimborsi pubblici ai partiti. Forse per distrazione, ancora la politica omette di precisare che, piuttosto, la stessa legge ha abolito la trasparenza sui donatori privati dei partiti: semplici cittadini o famelici imprenditori che scelgono di finanziare le campagne elettorali. Non è un effetto collaterale. Ma un disegno, per niente astratto, che in questi giorni si manifesta appieno. (altro…)

Read Full Post »

rolex

Preferisce restare anonimo per evitare ripercussioni, ma il Fatto Quotidiano conosce la sua identità: “Il parapiglia è nato tra uomini del cerimoniale e scorta del premier. Il gruppo non è arrivato alle mani, ma ci è mancato poco: spintoni, insulti, testate simulate. Nessuna richiesta ufficiali di restituire l’orologio”. E il governo tace su dove siano finiti i cronografi.

Palazzo Chigi nasconde la verità sui Rolex donati dai sovrani sauditi. Quelli che hanno provocato una rissa fra la delegazione italiana a Ryad durante il viaggio di Matteo Renzi in Arabia Saudita di novembre, tra la notte di domenica 8 e l’alba di lunedì 9. Ora c’è un testimone che racconta una versione molto dettagliata di una figuraccia internazionale non ancora chiarita dal governo. (altro…)

Read Full Post »

fulmine

La falsa malattia   I sospetti sulle ragioni del finto scoop: una strategia per delegittimare il Pontefice, ormai è chiara anche per la Santa Sede.

Ora che la notizia smentita e bugiarda sul pontefice malato s’è dissolta nel nulla, restano i sospetti. Che sia un complotto o una manovra per delegittimare papa Francesco insinuando un falso cancro benigno al cervello, non lo negano in Vaticano. E neppure negano che episodi simili possano capitare ancora.   PER LO STORICO Alberto Melloni, scrittore e studioso del Concilio Vaticano II, gli ispiratori di queste torbide operazioni risiedono in Vaticano, scalpicciano proprio attorno a Jorge Mario Bergoglio: “La faccenda del Quotidiano Nazionale è molto buffa. Io non credo che ci sia un colpevole specifico da scovare, mi sembrano pure un po’ cialtroni. Il guaio è la corte di Bergoglio: è cambiata poco. È la stessa corte di Ratzinger, abituata a compiere nefandezze e delazioni”. (altro…)

Read Full Post »

Lo MoroLa senatrice dissenziente Lo Moro: “Siamo in 31”. Oggi direzione al Nazareno.

Oggi Matteo Renzi torna al Nazareno, sede dem. Luogo di soluzioni, mai intermedie.Ilsegretario vuole disarmare la minoranza interna con una direzione nazionale sulla riforma costituzionale che sta per sbarcare in aula a palazzo Madama: un discorso tagliente, forse un voto (pare non previsto, ma non è da escludere). Pier Luigi Bersani ripete che la questione elettività dei futuri senatori (l’ormai famoso articolo 2 del testo Boschi) è dirimente.   Anche se va notato, e lo notato i circa trenta senatori della minoranza, che la maggioranza non li sta neanche consultando. (altro…)

Read Full Post »

lottiPer l’ok alla riforma, l’esecutivo promette posti: presidenze delle Commissioni di palazzo Madama, ministeri e Consulta.

Il sottosegretario Luca Lotti è l’uomo del pallottoliere, figura essenziale per i governi forgiati con maggioranze precarie: somma, sottrae, calcola. E siccome il calcolo sulla riforma del Senato non rassicura, nonostante l’imprudenza di Matteo Renzi che pronostica un agevole transito a palazzo Madama, l’uomo del pallottoliere inaugura la stagione venatoria. La caccia forsennata ai senatori contrari. Anche il voto non ha colore: “Noi ci rivolgiamo a tutti”, arringa Lotti. Come a dire: cari dissenzienti dem, vi possiamo trascurare.   L’EMPOLESE Luca è molto più pragmatico (e cauto) del fiorentino Matteo. Non interviene,e neanche proferisce verbo, se per le trattative è sprovvisto di mercanzia da offrire agli indecisi, ai senatori di Ncd che simulano o preparano una rivolta, agli oppositori che ancora traccheggiano, ai forzisti che vagano confusi.Fu Lotti a risolvere la questione sarda: convinse l’aspirante governatrice Francesca Barracciu, indagata per peculato, a ritirare la candidatura con la garanzia di una rapida ricompensa. (altro…)

Read Full Post »

antonio-campo-dallortoPranzo con la Maggioni e oggi incontro con i più alti dirigenti dell’azienda.

Il patto del Nazareno, il patto di Viale Mazzini e, adesso, il patto del quartiere Parioli (con la verdura). A pranzo è più gradevole. E fra crostate, vongole e prosecco esiste un’antologia, un’ampia gamma di patti e di piatti. Così il presidente Monica Maggioni e il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, in un ristorante pariolino di Roma (esclusiva del nostro sito,ndr),hanno assaggiato lo schema che Matteo Renzi e Silvio Berlusconi hanno cucinato per il futuro del servizio pubblico Rai. Con un ingrediente essenziale: la condivisione del potere,o meglio la spartizione.   (altro…)

Read Full Post »

maria-elena-boschiIL NUOVO NAZARENO Fallisce il piano segreto del premier e di Lotti di imporre Simona Ercolani. Passa la direttrice di RaiNews24.

Che dice Gianni Letta?”. Così s’è ridotto il Rottamatore, appeso agli umori di Silvio Berlusconi, costretto a plasmare un patto con l’ex Cavaliere, non più del Nazareno, ma di Viale Mazzini, perarchiviareinposizionedi debolezza la pratica Rai. “Che dice Gianni Letta?”. All’ennesima identica domanda, il ministro Maria E-lena Boschi, che da mesi coltiva il rapporto con sua eminenza Letta e dam e si tenta di carpirne i segreti in nome e per conto delle riforme boschiane,ha risposto:“Dicesì, per Monica Maggioni”. (altro…)

Read Full Post »

ferruccio-bortoliRitorno dal Giappone   Figuraccia di Palazzo Chigi, per la guida del servizio pubblico televisivo: no all’ex direttore del Corsera. M5s e Sel eleggono Freccero.

Questa è la domanda che ossessiona Matteo Renzi e rende cacofonica la narrazione: perché tale Rita Borioni ha i titoli per il Cda Rai e il giornalista Ferruccio de Bortoli no? Soltanto perché l’ex direttore del Corriere della Sera era un candidato di quel manipolo di invasati che compone la minoranza dem? A questa domanda, la maggioranza che comanda al Nazareno non risponde. Perché l’imbarazzo esonda,e conviene il silenzio.   CHI È CONTENTO ESULTA, anche per la Borioni, assistente (segretaria?) prima di Orfini e poi di Andrea Marcucci.E per l’appunto esulta Matteo Orfini, il capo dem che non intuisce di aver ossequiato,mentre Renzi fremeva dal Giappone, a un fallimento totale di partito in Commissione parlamentare di Vigilanza Rai. (altro…)

Read Full Post »

barbara-palombelli-forumPrende quota Barbara Palombelli. Cda, il Nazareno ne valuta 20 per sette posti.

Quanta  fantasia , quante trattative, quante ambizioni attorno al cda Rai. Ma soltanto stamattina, al rientro dal viaggio in Giappone, Matteo Renzi farà la lista dei consiglieri con targa dem.   In Commissione parlamentare di Vigilanza la solenne elezione per sette posti (su nove) in Viale Mazzini è prevista per le 14. Per adesso, al Nazareno valutano una lista di una ventina di nomi, incluse le preferenze della minoranza del partito.   IN ATTESA di conoscere la composizione del cda, pare scontata la nomina di Antonio Campo Dall’Orto a direttore generale con la garanzia, a riforma timbrata anche a Montecitorio, di assumere i poteri di un amministratore delegato.   (altro…)

Read Full Post »

PadoanPadoan annuncia: nuovi vertici scelti con le vecchie regole volute da B.

Il 29 luglio 2015 sarà per sempre un giorno di gloria per Maurizio Gasparri. Ieri la Commissione parlamentare di Vigilanza, una bicamerale che sembrava destinata a una tardiva scomparsa, ha ricevuto una letteraseriosadaunministro che di solito non esagera con gli sberleffi. Ha scritto Pier Carlo Padoan: “Invito a procedere al rinnovo del Cda Rai secondo quanto previsto dalla legge Gasparri”.Esatto: secondo quanto previsto dalla legge Gasparri.   E le contumelie contro il testo – di accurata ingegneria berlusconiana – che incentiva la lottizzazione e non espelle gli impresentabili? Archiviate. E Renzi che si esibisce in spettacolari conferenze per recitare l’ultima preghiera per viale Mazzini succube dei politici? Finzione . (altro…)

Read Full Post »

Older Posts »