Nove mesi dopo l’entrata in vigore della legge voluta dal governo Monti, si moltiplicano i casi di persone lasciate a casa “per motivi economici”, anche da aziende in salute, e senza più la possibilità di reintegro dell’articolo 18. Con cortocircuiti burocratici che “cancellano” la mobilità e persino la possibilità di fare stage.
La storia più paradossale è probabilmente quella di Angelo, licenziato grazie alla legge Fornero proprio dal ministero del Lavoro, e in particolare dall’agenzia che cura progetti per la “stabilizzazione” contrattuale. La denuncia più corposa riguarda Vodafone, che ha colto al volo la riforma dell’articolo 18 per non reintegrare un centinaio di dipendenti. E poi ci sono tante piccole storie personali che mettono in luce i “buchi” della legge varata nove mesi fa dal governo Monti (leggi l’articolo di Marco Palombi): il padre di un disabile mandato a casa dall’azienda perché “approfittava” di qualche giorno al mese concesso dala legge per l’assistenza al ragazzo, o la giovane che si è vista bruciare uno stage importante per un cortocircuito burocratico. Ecco alcune delle storie legate alla legge Fornero arrivate alla redazione di ilfattoquotidiano.it. (altro…)