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Posts Tagged ‘cinque stelle’

Beppe GrilloLE REGOLE.

L’esperienza insegna: i prossimi parlamentari europei a Cinque Stelle dovranno sottoscrivere un impegno formale al versamento di 250 mila euro (da devolvere poi in beneficenza) se una volta sfiduciati dagli attivisti del territorio, rifiutassero poi le dimissioni. Un po’ clausola anti-tradimento, un po’ guinzaglio corto per chi sarà eletto a Strasburgo, che di fatto rappresenta l’unica, vera tagliola che Beppe Grillo ha deciso di imporre nella nuova cernita di “cittadini” da inviare nel cuore dell’Europa.
Per il resto, le regole che ieri il leader stellato ha postato on li-ne sul suo blog consentono un’ampia platea di candidabili, con apertura al doppio turno e inserimento in lista in ordine alfabetico. Regole insindacabili , sulla cui applicazione vigilerà Grillo con uno staff di “iscritti al Movimento”, ma di certo ne faranno parte alcuni deputati e senatori molto vicini al leader (tra gli altri Roberta Lombardi, Vito Crimi, Roberto Fico, Luigi Di Maio, Riccardo Nuti e Alessio Villarosa) oltre allo staff della comunicazione.

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ParlamentoDEPUTATI E SENATORI GRILLINI OCCUPANO IL PARLAMENTO RESTANO ANCHE 10 PD. L’EX COMICO AI PARTITI: “SAGOME DI CARTONE”.

La telecamera è appoggiata sul banco. La deputata Mirella Liuzzi la accende, comincia a raccontare la prima occupazione d’aula dei Cinque Stelle e per far capire agli attivisti collegati la gravità del momento, spiega: “Se ci scappa la pipì, usciamo e non possiamo più entrare”.
I 109 si sono asserragliati alle 20.18, un’ora dopo che la presidente Laura Boldrini ha dichiarato chiusa la seduta. In mezzo, una serie infinita di interventi: parlano i deputati Pdl, i leghisti, il Pd. Sono rimasti in pochi, a tener compagnia ai Cinque Stelle. Viene il dubbio che sia una tecnica per far saltare lo show del Movimento contro il mancato avvio delle commissioni permanenti. A un certo punto, mentre i grillini cominciano a parlare degli “impresentabili” che siedono ai banchi vicini, il deputato di Scelta Civica Angelo Cera si arrabbia: “Presidente Boldrini, ma le pare onesto che si parli di persone assenti?”. Il coro si alza dalla sua sinistra: “Ma se sono loro che se ne sono andati!”. I deputati Pd Scalfarotto e Morani si lamentano, dicono ai deputati del Movimento che la devono smettere di “ergersi a tribuni del popolo”, che anche loro sono giovani e incensurati, che hanno la loro stessa “passione civica”. Niente da fare, però. Alla fine escono anche loro. (altro…)

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BersaniDELUSO, MA NON MOLLA. “NON ABBANDONO LA NAVE”: E PROPONE UN GOVERNO CON L’APPOGGIO DEI GRILLINI.

Io non sono uno che abbandona la nave, eh. Posso starci da capitano o da mozzo”. Ha il volto grigio come il suo vestito, Pier Luigi Bersani. Scuro come la cravatta che ha sostituito quella rossa. Gioca con gli occhiali, mantiene lo sguardo basso, curvo sulle gambe accavallate. All’Acquario, dove da lunedì è approntata la sala stampa del Pd per i giornalisti di tutto il mondo, ci arriva alle 17 di ieri. Dopo più di 24 ore di attesa collettiva. È rimasto chiuso in casa per tutta la durata dello spoglio.

DALLE dimissioni al governissimo, a un pronto arruolamento di Renzi per un voto il più vicino possibile, si sono fatte le ipotesi più disparate. Il segretario alla fine ha capito di avere un’unica carta da giocare per salvare il salvabile: guidare un governo, con l’appoggio di Grillo. Il “populista”, il “fascista”. Ma ora è cambiato tutto: il Pd ha sfiorato la catastrofe. “È chiaro che chi non riesce a garantire la governabilità del suo Paese non può dire di avere vinto le elezioni. (altro…)

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