Ormai l’abbiamo capito: Matteo Renzi è giovane, brillante, ambizioso, vincente (anche per mancanza di concorrenza) e dunque piace a tutti, soprattutto ai giornali. Ma non è soltanto un argomento da sondaggio o una fonte di ispirazione per le imitazioni di Maurizio Crozza. Il sindaco di Firenze non deve più solo piacere, deve convincere. Perché, come minimo, è destinato a guidare il Pd, cioè il primo partito italiano. E se non farà troppi errori, ha ottime possibilità di essere il prossimo presidente del Consiglio. Eppure , finora, non è sembrato abbastanza consapevole di ciò che questo comporta. Continua ad affinare slogan e giochi di parole (cambiare verso al Pd per cambiare verso all’Italia per cambiare verso all’Europa) invece che programmi: a un Paese privato di futuro dalla recessione e dall’insipienza delle sue élite offre una speranza effimera, fondata sulla persuasione retorica invece che su idee forti e su una chiara lista di priorità. (altro…)
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CARO MATTEO RENZI, COSÌ NON VA (Stefano Feltri).
Posted in Attualità, tagged attualità, CARO MATTEO RENZI, così non va, pd, politica, renzi, stefano feltri on 29/10/2013| 1 Comment »
Corteo 19 Ottobre: Mentana, Mimun, De Bortoli, così non va (Simone Perotti).
Posted in Attualità, tagged antagonisti, attualità, cortei, Corteo 19 Ottobre: Mentana Mimun De Bortoli, così non va, disinformazione, informazione, manifestazioni, movimenti, no mous, NO TAV, politica, roma, simone perotti, telegiornale on 20/10/2013| 4 Comments »
Care redazioni dei giornali, così non va. Della manifestazione di ieri non ci abbiamo capito niente.
A Roma non c’ero, ma ho visto i video non montati che ha realizzato il team della Gabanelli, in cui si constata che gli scontri di ieri a Roma sono stati generati da una ventina di incappucciati che, nei pressi del Ministero dell’economia, ha volutamente assediato, per meno di mezzora, un piccolo nucleo di agenti della Guardia di finanza. Qualche petardo, qualche fumogeno da stadio, qualche contatto, un cassonetto incendiato. Non molto altro. Certo, un episodio deprecabile, grave se vogliamo, come è grave sempre ogni atto di violenza. (altro…)