Il “ Perekhod”, la transizione, semina caos in Crimea
Il reportage.
VUOL dire “transizione” e bisogna farla in fretta. Perché come dice uno stravolto signore dal cappotto “grigio Soviet”, tornato improvvisamente di moda, «Non basta cambiare bandiera per passare da uno Stato a un altro ». E dopo i giorni della retorica, gli inni, gli eroi, si scende tutti sulla Terra a parlare di cose piccole ma fondamentali: le tasse, la benzina che costerà meno, il passaggio di proprietà dell’auto, i passaporti, l’ora solare che dal 30 marzo slitta due ore avanti per allinearsi a Mosca, i libri di scuola, quel prestito da saldare non si sa più a chi. (altro…)